VIA IL PASSAGGIO A LIVELLO SUL LUNGOMALLERO A SONDR. PREVISTI SOTTOPASSO SOLO PEDONALE (PER POCHI), ALLUNGAMENTO DEI PERCORSI. SVANTAGGI PER I CITTADINI, RISCHIO DI SPRECHI. I DATI
Il problema del mantenimento del transito dei veicoli con sottopasso per l'eliminazione del passaggio a livello sul Lungomallero Cadorna, richiesto da 300 cittadini che hanno firmato una petizione in tal senso, secondo il CCCVa (Comitato Cittadini Consumatori Valtellina), richiede un serio approfondimento fondato su dati certi.
Allungamento dei percorsi
Oggi sono molte le auto che arrivano al passaggio a livello direttamente da monte oltre a qualcuna che arriva da Via Mazzini con svolta a sinistra o dal ponte sul Mallero con svolta a destra. Da Via Mazzini all'incrocio di Via Moro il percorso é inferiore ai 200 metri. Interrompendo i flussi con l'eliminazione del passaggio a livello sostituito da un sottopasso soltanto per i pochi pedoni che passano di lì, le molte auto provenienti da nord hanno due possibilità:
a) o Via Mazzini, Via Parolo, Via Moro direzione Mallero
b) o Via Adua, Viale Milano/Stadio, per infilare poi il minisottopasso di Via Ventina e imboccare il settimo ponte.
Il percorso, circa uguale per entrambe le soluzioni, si aggira su poco meno di 600 metri.
Ogni auto deve fare dunque 400 metri in più aggravando i due incroci di Via Parolo o il pericoloso minisottopasso. Pochi? Intanto si tratta sempre di percorsi in più, di emissioni in più. Poi, quello che conta, é il totale. Per un'auto 400 metri, poca roba. Per 10 auto 4 km. Per 100 auto 40 km. Per 1000 400 km, e così via. In un solo giorno.
150.000 km annui, circa, in più per ogni 1000 auto!
Per avere un'idea per ogni 1000 auto giornaliere in transito oggi la scoperta del Comune porterebbe, oltre la congestione citata, ad un incremento delle percorrenze di circa 150.000 km annui. In realtà, salvo forse la domenica, i transiti non sono soltanto 1000 ma molti di più e quindi MOLTI DI PIÙ I KM AGGIUNTIVI INUTILMENTE PERCORSI CON SPRECO DI SOLDI E AUMENTO DELLE EMISSIONI NOCIVE.
Ignoti i vantaggi del sottopasso solo pedonale
Noti sin d'ora gli svantaggi per i cittadini.
La petizione dei cittadini ha raccolto 300 firme ma potevano essere molte di più - dicono alcuni firmatari - se non ci fosse stata l'urgenza di intervenire sul Comune prima che il pasticcio fosse irrecuperabile.
Analizzare i dati (se ci sono)
Il CCCVa in ogni caso ritiene indispensabile che il Comune comunichi i dati relativi ai transiti, sia di veicoli che di pedoni per una valutazione più attenta di un provvedimento che ha natura non solo viabilistica ma anche urbanistica. Sarebbe grave, secondo voci, pur da verificarsi, che fosse stato deciso un intervento di questo genere senza prima documentarsi sul livello di fruizione da parte dei cittadini con adeguate rilevazioni del traffico ed anche, magari a campione, dell'intensità dell'utilizzo pedonale.
Evitare sprechi
In tempi di giusta condanna degli sprechi é doveroso accertare per ogni intervento infrastrutturale che si va a fare che non si tratti, appunto, di uno spreco quantomeno parziale In ogni caso saggezza vuole che si approfondisca. Si fosse fatto così per il settimo ponte probabilmente si sarebbe ovviato preventivamente alla pericolosità delle immissioni laterali (che non possono essere addotte a ragione della limitazione ai soli pedoni del sottopasso ferroviario.
CCCVa