IL LAVORO AUTONOMO DEVE DARE MA DEVE ANCHE AVERE QUELLO CHE HA IL LAVORO DIPENDENTE!

Agli organi di informazione – Loro sedi

Oggetto: Tassazione del lavoro autonomo e prestazioni

Nella campagna elettorale è comparsa anche la proposta di un incremento della tassazione sul lavoro autonomo. Senza minimamente sfiorare il tema politico-elettorale il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina richiama l’attenzione di tutti i Partiti politici sulla esigenza che siano considerate entrambe le facce della medaglia.

- Sovente si generalizza considerando tutti i lavoratori autonomi evasori , dimenticando che tantissimi, magari non per virtù civica ma perché non possono sfuggire, evasori non sono.

Si dimentica altresì la parte cospicua di lavoro nero che viene dalla seconda occupazione di lavoratori dipendenti).

- Sovente si generalizza pensando, mentre si considera il lavoro autonomo, al grosso studio professionale, al maxi-negozio, al latifondista agricolo ecc. A situazioni nelle quali l’autonomo di turno può anche ammalarsi o andare via senza che la normale attività, e l’incasso, ne risenta.

- Sovente, se non sempre, si dimentica la realtà di una folta schiera di lavoratori autonomi singoli, e non solo nell’artigianato di servizio ma anche in quello produttivo, per non parlare poi di piccoli commercianti, specie di paese, o di altri settori. Molti di questi lavoratori autonomi sono nella situazione che viene ripetuta in questi giorni a proposito dei lavoratori dipendenti, e cioè di far fatica a tirare l’ultimo del mese.

Ai Partiti politici ma anche a sindacati e cittadini un’occasione di riflessione sulla figura, ad esempio, di un artigiano “single”, tale non negli affetti ma nel lavoro:

L’artigiano “single”:

- Non lavora 36 ore alla settimana ma 72 e anche di più, sabato e domenica magari compresi

- Non ha le ferie pagate e se le fa non incassa

- Non ha la cassa integrazione se gli mancano le commesse

- Non ha il sussidio di disoccupazione se non c’è lavoro

- Se si ammala lui e famiglia per la durata della malattia devono vivere d’aria perché nessuno gli passa, come invece avviene per i dipendenti, lo stipendio

- L’importo che oggi i pensionati autonomi ricevono è ben diverso da quello che entra nei pensionati ex-dipendenti

- In diversi servizi ove si paga secondo il reddito trova persino incivili norme che penalizzano l’autonomo rispetto al dipendente (capita persino negli asili-nido)

Sono questi aspetti vistosi e facilmente riscontrabili.

Tutti di preoccupano di tutelare “i minori”.

Per le imprese si parla di piccole e medie, per le successioni si parla di quelle minori, per le rendite finanziarie si parla di tutela dei piccoli patrimoni, per la casa si parla di piccoli proprietari.

Il CCCVa chiede che fra “i piccoli” tutti i Partiti politici che saranno rappresentati in Parlamento, senza distinzione di schieramento, dichiarino di essere per la tutela dei piccoli autonomi, e come atto di giustizia perequativa di procedere, sia pure con razionale gradualità, ad assicurare anche ad essi lo stesso trattamento che viene assicurato ai lavoratori dipendenti.

Comitato Cittadini Consumatori Valtellina

Comitato Cittadini Consumatori Valtellina
CCCVA