09 11 30 CCCVa D'INTERESSE GENERALE: 1) RIFORMA SERVIZI PUBBLICI LOCALI A RILEVANZA ECONOMICA

In questi giorni si è parlato molto di "privatizzazione dell'acqua" con riferimento all'art.15 del decreto legge 135/2009 approvato definitivamente dal Parlamento il 19 novembre scorso. In realtà, la nuova norma non contiene la riforma dei servizi pubblici locali, ma modifica solo alcune parti dell'art.23 bis del decreto legge 112/2008 convertito in legge n.133/2008. dove è contemplata la riforma dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, e dove il comma 5 dell'art.23 bis afferma "la proprietà pubblica delle reti", mentre prevede che solo "la loro gestione possa essere affidata a soggetti privati". Nella conferenza stampa convocata dopo il via libera definitivo al decreto legge 135/2009, il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi ha affermato che "l'acqua è, resta e sarà pubblica: non è privatizzabile, e l'art. 15 del decreto rafforza questo principio''. Ha poi preso la parola il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, che ha illustrato il percorso di attuazione della riforma dei servizi pubblici locali, ed ha garantito che entro la fine dell'anno sarà varato il decreto attuativo, che dovrà sciogliere alcuni nodi, come il meccanismo delle gare, a cui potranno partecipare sia le società private che pubbliche, e deciderà se istituire o no una apposita autorità di garanzia per i servizi idrici. Fitto ha infine affermato che ''i rischi sulla tariffa non sono un rischio futuro, ma la fotografia dell'esistente, se è vero che esistono differenze tra regione e regione e spesso si paga di più dove il servizio è più carente".

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