L'onestà di Severino Citaristi e di tantissimi come lui. Nessuno vuole sollevare il velo di dove in realtà é finito il grosso dei soldi di tangentopoli

di Luca Alessandrini

Da chiarire questa questione
della sua onestà


La scomparsa a Bergamo il 10 febbraio scorso di Severino
Citaristi, classe 1921, ha avuto larga eco con un’apparente
vistosa contraddizione. Tutti a ricordare le oltre 70 (72 per la
precisione) informazioni di garanzia avute, con una serie di
successive condanne per un totale, come disse lui in una
intervista, ad oltre complessivi 16 anni di carcere e 8 miliardi
di lire di ammende. Quasi tutti a definirlo con termini vari, in
sostanza fra l’onesto e il galantuomo. Non a caso mentre stava
ricevendo avvisi da Procure sparse per l’Italia Marco Pannella
in TV dichiarava tranquillamente “Se stasera c’è una cena con
Citaristi ci vado volentieri perché si tratta di un galantuomo”.

C’è da chiarire e dunque chiariamo.

Nato a Villongo il 16 settembre 1921, laurea alla Cattolica,
partigiano,

1944 nella Democrazia Cristiana. Fondatore ed editore della casa
editrice Minerva Italica, fu Sindaco del suo paese, poi
Presidente della Provincia di Bergamo, con lo Scudo Crociato fu
deputato dal 1976 al 1987 e poi senatore dal 1987 al 1994. Dal
1986 al 1993 segretario amministrativo nazionale della DC,
incarico che gli valse i citati 72 avvisi di garanzia.

La sua dichiarazione: "non ho mai corrotto nessuno"

A questo
proposito ci sta la sua dichiarazione, sovente
ripetuta: "Io ho sempre ammesso il finanziamento illecito alla Dc ma la gran parte delle condanne mi ha riconosciuto la
corruzione in concorso con pubblici ufficiali ignoti. Non ne
hanno trovato uno, perché io non ho mai corrotto nessuno"

L'interesse a fare di tutt'erba un fascio

E’ convenuto a tanti, nel dibattito su tangentopoli (“t”
minuscola come

sempre) fare di tutt’erba un fascio:

- I soldi girati? Tutti frutto di tangenti.

- La destinazione di questi soldi? Tutti ai Partiti.

- A tutti i Partiti? Noo, solo ad alcuni.

- I politici? Tutti disonesti (quelli di “alcuni” Partiti).

Un grande minestrone su cui giustizia vorrebbe venisse fatta
chiarezza, cosa che però non interessa (anzi a qualcuno può
interessare il contrario).

I soldi

Sarebbe stato sacrosantamente giusto dividere i due filoni,
quello dei contributi e quello delle tangenti, divisi da un
solco profondo. Corruzione o corruzione-concussione nel caso,
grave, delle tangenti. Sostanzialmente illecito amministrativo
nel caso dei contributi, quelli ai quali si è riferito l’on.
Citaristi. C’era chi infatti metteva mano al portafoglio,
personale o aziendale (in questo caso con responsabilità di
diritto privato), ma non voleva figurare, senza secondi fini. Si
è invece fatto credere che tutto fosse tangenti.

I destinatari

I Partiti? E chi ci crede? L’on. Citaristi, segretario
amministrativo del maggior Partito italiano, spesso e volentieri
era in grave difficoltà per fare gli stipendi, e sì che i
dipendenti in tutta Italia non superavano i 500. Giova in
proposito ricordare una intervista al segretario provinciale del
PCI di Reggio Emilia che aveva risposto all’intervistatore
lamentando i suoi problemi avendo 130 persone cui badare. La
verità é che se si indagasse a fondo salterebbe fuori la verità,
e cioè che ai Partiti é finita una parte minoritaria delle
palanche girate...

Partiti buoni e Partiti cattivi
Chi leggesse la vicenda giudiziaria di tangentopoli con
accuratezza non potrebbe non concludere con un inno al
manicheismo. Delinquenti la DC - per esattezza e la maggioranza
moderata della DC - e il PSI con qualche contorno dei partiti
minori. Angeli soavi tutti gli altri. Ci fermiamo per carità di
patria ma qualsiasi lettore é in grado di tirare da solo le
conclusioni.

Politici? Tutti disonesti?

Tutti disonesti? Ma scherziamo? Disonesti i DC e i PSI più
qualche free-lance. Molto comodo accreditare questo falso
storico...

Lui, segretario amministrativo DC

72 avvisi di garanzia, tutti a lui in quanto segretario
amministrativo DC. Una sorta di tiro al bersaglio. Il
finanziamento illecito c'era in quanto non reso pubblico. Fosse
stato reso pubblico sarebbe stato regolare (altra cosa le
tangenti). E da notare che allora tutti correvano dietro
all'inflazione a due cifre pesanti, dalla scala mobile, alle
tariffe e a tutto il resto. L'unica cosa che doveva essere
lasciata com'era da anni era il finanziamento pubblico dei
Partiti perché sennò tutti si stracciavano le vesti...

Tornando a Citaristi, ovviamente non una lira nelle sue tasche,
come da tutti riconociuto.

Capro espiatorio e parafulmine

Un bel capro espiatorio. Un bel parafulmine, così come i
personaggi di maggior spicco dello schieramento moderato DC.

Scrivere la storia di quel periodo, quella autentica, sarebbe
interessante.

Cordoglio

Stiamo parlando di una persona che é scomparsa. Il cordoglio
alla famiglia.
Luca Alessandrini

P.S. «Un uomo straordinario, che ha patito tanto, che ha
portato la croce anche per gli altri, assumendosi responsabilità
di tutti in un periodo drammatico». E ancora: Citaristi «è stato
veramente un cristiano, un uomo da cui credo che ciascuno debba
imparare sapendo quanto ha sofferto non solo nella vita pubblica
ma anche in quella privata con la perdita, in una sciagura
aerea, di una figlia e del nipote». Così il Presidente della
Camera Casini al suo funerale.


GdS 20 II 2006 - www.gazzettadisondrio.it

Luca Alessandrini
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