Il mistero Ferrari. Da un super-predominio alle figuracce in serie. Non basta la scusa delle gomme. Cosa c’è sotto?

E cos'é cambiato? Forse perché non c'é più Giovanni Agnelli?

Avevamo ipoptizzato all'inizio
della Stagione di Formula Uno che il ridotto rendimento della
Ferrari fosse un machiavellico disegno escogitato per sopperire
alla caduta di interesse, di audience e quindi anche di
interesse economico, che lo strapotere della Ferrari lo scorso
anno aveva determinato. L'unica incertezza poteva essere se una
delle due rosse per caso aveva qualche guaio, magari per effetto
di collisioni visto che oltre ad avere due marce in più avevano
anche una sorta di invulnerabilità assoluta che dava il massimo
di affidabilità.

Già Ecclestone e soci avevano cercato di correre ai ripari
variando i regolamenti con clausole penalizzanti per la Ferrari.

Gara dopo gara lo spettacolo si fa sempre più penoso, con
l'unica eccezione di Imola con una grandissima prova anche se la
vittoria é sfuggita di un soffio ma dopo una straordinaria
rimonta di Schumacher.

Non basta neppure la scusa delle gomme. Possibile che alla
Bridgestone siano improvvisamente diventati tutti dei minus-quam
incapaci per mesi e mesi di trovare gli opportuni rimedi?

Cos'é cambiato?

Una cosa si sa per certo: Todt. Era il responsabile tecnico, lo
hanno promosso Direttore Generale. Non si possono fare bene le
due cose insieme. E questa può essere la prima spiegazione.

La seconda riguarda il budget. E' rimasto lo stesso? Non é che
siano stati tirati i cordoni della borsa anche per le condizioni
delicate di mamma-FIAT?

La terza: gli altri sono andati avanti. Non regge. Ogni anno
c'erano i miglioramenti, per tutti. E quelli della Ferrari, anno
dopo anno, erano sempre migliori degli altri.

E' penoso scendere ad una vittoria sola in un'intera Stagione,
quella sui due soli avversari in corsa: Minardi e Jordan.

Cosa c'é sotto? E cos'é cambiato? Forse perché non c'é più
Giovanni Agnelli?
Red



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