IL NUCLEARE: CI HANNO TIRATO UN BIDONE

Eliminando il nucleare non sono stati eliminati i problemi visto che l'Italia é circondata da centrali. In compenso abbiamo pagato e dobbiamo ancora pagare conti salatissimi. Ed ora andremo nei Balcani, a



I PROBLEMI SONO RIMASTI TALI E QUALI CON UN CONTO SALATO


Con un referendum abbiamo abolito il nucleare in Italia. Non si è deciso che da allora in poi non si sarebbe fatto più niente. No, si è deciso di smobilitare anche quello che c'era. Il tutto con due risultati negativi:

- Primo: non abbiamo risolto i problemi
che venivano agitati allora dai propugnatori della radiazione del nucleare. 

Tutti i pericoli li abbiamo ancora sulla testa visto che a due passi da noi, in Svizzera e in Francia, c'è pieno di centrali nucleari e un qualsiasi guaio in una di quelle coinvolgerebbe anche noi. 

Allora si era detto, a questo proposito, che dopo l'Italia sarebbe avvenuto altrettanto negli altri Paesi. Nonostante che gli anti-nucleare siano al Governo in Francia e Germania le centrali continuano a funzionare senza che nessuno dica niente. Nei vari Paesi Europei tutto continua come prima e meglio di prima. Anche in Svizzera c'era stato un referendum per l'abolizione. Chi era pro-nucleare ha avuto buon gioco, vincendo, a fare l'esempio dell'Italia, cornuta e mazziata, visto che corre gli stessi rischi di prima e in compenso paga profumatamente agli altri Stati l'energia elettrica regolarmente prodotta con l'uranio.

- In secondo luogo abbiamo pagato, nelle nostre bollette, una cifra
enorme, tante e tante migliaia di miliardi all'ENEL, per le spese che ha avuto. Non è finita dato che dovremo pagare ancora per molti anni quasi 3000 miliardi perché l'ENEL deve smantellare le centrali.

Morale: ci hanno tirato un bidone. L'Italia ha votato perché dicevano che bisogna tutelare l'ambiente e la salute delle giovani generazioni. 

Siamo circondati da centrali nucleari e una eventuale nube radioattiva si guarderebbe bene dall'evitare
l'Italia solo perché al Referendum ha detto no. La nube
radioattiva segue solo i venti, non gli ambientalisti.

SIAMO AL
COLMO: ANDREMO NEI BALCANI
Ora siamo al colmo. In Parlamento qualcuno ha cercato di riaprire il discorso ma il Ministro dell'Ambiente Matteoli, con condivisibile realismo, ha subito stoppato la proposta.

Cosa c'è dietro l'angolo, colmo dei colmi?

Abbiamo fame di energia e paghiamo molto cara la dipendenza dagli altri Paesi Europei (Francia, Svizzera, Austria). Nei Balcani ci sono centrali nucleari di tecnologia obsoleta. Si interverrà - è pressoché scontato anche se ci vorrà qualche tempo - ammodernandole e procurandoci così, a minor prezzo, l'energia, sempre però molto più costosa rispetto a quella che avremmo avuto non già costruendo nuove centrali ma almeno quella prodotta dalle esistenti.

IL
SILENZIO E' D'ORO


Gli avversari del nucleare, allora fautori del referendum ed entusiasti della vittoria, in compenso tacciono.
Il silenzio é d'oro.

Quello che fa specie è che nessuno chiede loro conto del bidone che ci hanno tirato, in particolare del perché, chiuso il caso italiano, non hanno esportato negli altri Paesi la loro campagna, e perché non abbiano chiesto e non chiedano conto ai loro colleghi ambientalisti di quei Paesi (in Germania hanno addirittura il Ministro degli Esteri) dove sono finite le preoccupazioni per l'ambiente e per la salute.
S.T.


GdS 12.10.01 

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