TV, CANALE 5 SEMPRE PIÙ TRASH. IL MOIGE SI APPELLA ALL'AGCOM

La stagione televisiva autunno - inverno, almeno su Mediaset, è cominciata nel peggiore dei modi. Nemmeno era finita la programmazione estiva che, in pieno pomeriggio, Canale 5 ha ospitato Raffaella Fico, ex concorrente del Grande Fratello nel suo salotto pomeridiano. Per parlare della permanenza nella casa o di altre cose "interessanti"? Non proprio, diciamo più semplicemente che la 'notizià principale di cui si discuteva era l'offerta della Fico di vendere al primo offerente, per un milione di euro, la propria verginità. Come fosse una merce qualsiasi, che lei prontamente avrebbe investito in una casa a Roma e un buon corso di recitazione. La scelta di Canale 5 di ospitare simili 'disvalorì in pieno pomeriggio, e dunque in fascia protetta, ha scatenato subito forti proteste, tra cui quella del Moige. "Dopo la trattazione delle dichiarazioni dell'ex GF in fascia protetta abbiamo ricevuto moltissime telefonate di protesta da genitori per lo spazio dato a un argomento che oltre che vergognoso (non solo "brutto") è anche profondamente diseducativo - ha dichiarato Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio Tv del Moige - pensiamo quale messaggio può arrivare a delle adolescenti che negli ultimi mesi hanno avuto solo per fare un esempio notizia di loro coetanee che hanno venduto foto osé per una ricarica telefonica, un messaggio devastante che giustifica la mercificazione del proprio corpo. Il codice dice che 'le imprese televisive si impegnano a dedicare nei propri palinsesti una fascia protetta idonea ai minori con un controllo particolare sulla programmazioné - ha spiegato - e questo sarebbe il controllo? Dare spazio a chi, facendo queste dichiarazioni, dà adito agli adolescenti a pensare che la sessualità sia solo merce, e non un valore? Ci auguriamo che l'AG COM intervenga immediatamente in senso sanzionatorio e che soprattutto questo fatto non si ripeta, perché episodi del genere rischiano di vanificare sia la lotta governativa contro la prostituzione sia gli sforzi della società civile contro l'emergenza educativa".

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