LA COLPA DELLA VERGOGNOSA SCONFITTA CON LA FRANCIA

Non c’è solo una inadeguatezza di Donadoni, salvo un auspicabile riscatto. C’è l’insipienza, o la inconcludenza, della nostra Federazione in Europa. Il da farsi

Rischio eliminazione

Le partite di calcio possono andare bene o male. Non solo di calcio peraltro, visto che la nazionale maschile di pallanuoto, proprio mentre quella femminile conquistava la finale, era praticamente già in semifinale visto che vinceva 9-6 e invece è riuscita a perdere 10-9.

L’incontro con la Francia era particolarmente importante e non tanto perché costituiva in un certo senso la rivincita dei mondiali ma perché nel girone di qualificazione del campionato europeo era quello più impegnativo. La prova viene dal fatto che ora si parla tranquillamente del rischio che i campioni del mondo vengano eliminati dalla fase finale dell’europeo!

I tifosi, comprensibile, se la sono presa con l’allenatore che in un sondaggio di una TV privata veniva abbondantemente giubilato. In effetti Donadoni, immediatamente sostenuto da Federazione e CONI, non ha un bilancio da applausi. La sua inadeguatezza, salvo riscatto, è apparsa chiara. In tutto il mondiale gli azzurri avevano incassato una rete più un’autorete. In tre partite ora l’Italia ha incassato sei goals segnandone solo due. In amichevole la Croazia ci ha messo sotto venendo in casa nostra a strapazzarci. Poi le tristi note dei girone europeo. Con la Lituania – che non è un mostro visto che ha perso in casa con la Scozia – pur giocando bene a tratti abbiamo rimediato uno striminzito pari. Con la Francia siamo stati in campo pochi minuti con una bella reazione sul due a zero, ma appena segnato siamo ripiombati nel nulla o quasi facendo a gara nel portare avanti la palla per poi regolarmente perderla.

E dai: ancora la disastrosa gestione di Carraro

A Donadoni ne hanno dette di tutti i colori – in questo giustamente – per averci messo una vita a decidere a sostituire il peggior Cassano delle ultime stagioni calcistiche con Indaghi, ma dato a lui quel che va dato bisogna tirare in ballo qualcun altro. Tanto per cambiare ancora una volta la disastrosa gestione del calcio italiano da parte di Carraro.

Si guardi il calendario del girone eliminatorio, partite dell’Italia.

Nel 2006 la Lituania in agosto, la Francia il 6 settembre, in Georgia l’11 ottobre.

Nel 2007 il 28 marzo la Scozia, il 2 giugno nelle Isole Far Oer e quattro giorni dopo in Lituania. Incredibile la successione seguente: la Francia l’otto settembre e in Ucraina il 12. Il 13 ottobre la Georgia, il 17 novembre in Scozie per chiudere poi in casa quattro giorni dopo con le Isole Far Oer.

Incredibile ma vero: la vera ragione

Abbiamo lasciata mezza qualificazione con la scoperta di giocare prima che il campionato fosse iniziato mentre gli altri sono ormai del tutto rodati. Se va bene si deciderà la qualificazione nel settembre dell’anno venturo dovendo giocare, quando i nostri devono ancora farsi la gamba, quando gli altri ormai sono in piena attività. Gli altri e cioè la Francia e l’Ucraina di Sheva!

Avere accettato in Europa una cosa del genere è la vera, quantomeno principale, ragione. Una cosa da incapaci o da gente che non conta nulla. Incredibile ma vero.

Il da farsi

Ormai, ahimé, è fatta. L’unica cosa seria che ci sarebbe da fare è l’inizio del campionato prossimo in agosto. Non alla fine ma ancor prima di ferragosto in modo da arrivare al redde rationem con la Francia almeno a parità di condizioni fisiche e di forma dei giocatori.

Infine per i prossimi incontri inoltre qualcuno a fianco di Donadoni ci vorrebbe pure. L’abbiamo visto in panchina scosso, non reattivo, quasi incapace di capire e di vedere cosa fare, col risultato, ad esempio, di non accorgersi che il tempo passava con la squadra di fatto in 10 visto il disastroso comportamento di Cassano.

GdS

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