DISTRIBUTORI CHIUSI IL 6, 7 E 8 GIUGNO

Posizione unitaria di Faib/Aisa Confesercenti – Fegica Cisl – Figisc Confcommercioin forte polemica con il Governo accusato - forte con i deboli (chi ricava 3 o 4 centesimi al litro in tutto) e debole con i forti (le Compagnie) - di voler favorire la

Gli impianti di distribuzione carburanti, sia di viabilità cittadina che sulla rete autostradale, rimarranno chiusi per tre giorni, a partire dal prossimo 6 giugno.

E’ l’unica risposta possibile -si legge in una nota congiunta diffusa dalle Organizzazioni di categoria Faib/Aisa Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc/Anisa Confcommercio- all’atteggiamento irresponsabile di un Governo che si prepara a trasformare in legge un provvedimento che cancella una intera categoria di lavoratori, sfascia una rete distributiva strategica per il Paese e che assicura da sempre capillarità e servizio alla comunità, inganna i cittadini ed i consumatori mistificando sulle reali ragioni e futuri effetti della sua iniziativa.

Tutto questo, al solo scopo di speculare sulla propaganda alimentata annunciando fasulli ribassi dei prezzi della benzina, per rimontare la palese perdita di credibilità e di consenso tra la gente, i lavoratori, la collettività.

Dietro parole feticcio -liberalizzazione, consumatori, concorrenza- questa classe dirigente pasticciona e poco preparata prova a nascondere i consueti giochi di potere, questa volta finalizzati a favorire gli “amici” e portare in dote alla Grande Distribuzione Organizzata una consistente fetta della torta di un mercato che per i gestori vale 35 millesimi di euro al litro ed uno stipendio per sopravvivere, ma che per loro costituisce l’obiettivo di un fatturato complessivo di oltre 40 miliardi di euro ogni anno.

Il degrado di una politica, priva di idealità e progetto, indifferente alle conseguenze devastanti sulla vita dei cittadini, tesa esclusivamente alla conservazione dei propri individuali privilegi e di reali e tangibili rendite di posizione, appare ai nostri occhi in tutta la sua drammatica evidenza.

In questo quadro, appare assolutamente funzionale al disegno del Governo ed al rafforzamento del controllo sociale, l’atteggiamento che stanno assumendo le compagnie petrolifere, disponibili a spartire mercato e profitti con la GDO e pronte a conculcare persino i diritti contrattuali dei gestori, facilitando l’espulsione della categoria.

Anche per queste ragioni, oltreché per difendere democraticamente lavoro e diritti legittimi, i gestori intendono, attraverso le agitazioni e le chiusure proclamate, gridare forte la propria opposizione e indisponibilità ad arrendersi a questi atteggiamenti protervi e prepotenti. Confidando nel fatto di poter contare sulla comprensione e la solidarietà di una larghissima parte della popolazione che, di volta in volta, appare sempre più costretta a difendersi.

Alessandro Zavalloni (x)

(x) segretario nazionale Fegica

Alessandro Zavalloni (x)
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