Rivendicazioni giuste ma non sciopero in un momento tragico per il Paese

Singolare ponte: Il 6 FESTA (domenica), il 7 si lavora, l'8 FESTA, il 9 non si lavora (se si sciopera)

NOSTRA NOTA
Quando abbiamo sentito al TG la notizia avevamo pensato ad un equivoco visto che in quel momento la TV, tolte le abituali cuffie, andava al massimo volume. Sotto carica il cellulare siamo andati sul Televideo per cercare di saperne di più. Incredibile, era proprio vero: sciopero dei servizi pubblici il 9 dicembre. L'Immacolata, 8 dicembre, è festa ma quest'anno cade di martedì, di fatto dunque, hanno detto, ripristinato il ponte lungo:Il 6 domenica, il 7 si lavora, l'8 festa, il 9 sciopero  Battuta non btillante, certo, ma giustificata dall'enorme inopportunità dell'incrociare le braccia in un Paese che sta passando un momenti tragico. Una inopportunità che resta tale anche quando qualcuno cerca di giusrificarla come una mossa tattica, arma di pressione sul Governo per raggiungere un'intesa revocando così l'astensione dal lavoro. Larghissima del resto la schiera dei contrari, probabilmente anche di molti pubblici dipendenti.
Ci sono in Italia svariati milioni di persone potenzialmente sul lastrico, alcuni senza nessuna entrata, altri con contributi modesti, molti addirittura con davanti lo spettro del fallimento. Ci sono in Italia svariati milioni di persone in Cassa Integrazione con il taglio quindi della somma prima percepita come stipendi. Ci sono, per converso, alcuni milioni di persone che il 27 di marzo, il 27 di aprile, il 27 di maggio, il 27 di giugno, il 27 di luglio (e, qualcuno il 28), il 27 di agosto, il 27 di settembre, il 27 di ottobre hanno avuto il puntuale accredito dello stipendio. Un accredito, al  contrario di milioni di altri, garantito fino al giorno della pensione. Vorremmo poi osservare ai proclamatori dello sciopero che è in corso una pandemia dalle mille e mille conseguenze. Basti pensare, per fare un solo esempio, alla situazione di affetti di diverse patologie e di chi è in attesa di potersi offrire ai ferri del chirurgo.
Incredibile.
Non entriamo nel merito salvo dire che qualche ragione nelle rivendicazioni c'è tanto è vero che diamo ampio spazio pubblicandole anche se poi ci sarebbe da approfondire le specializzazioni. Ma l'enorme inopportunità dimostrata scegliendo e il ricorso allo sciopero e la sua data è tale da auspicare che venga accolto l'invito in TV rivolto dalla dr.ssa Myrta Merlino:
"Il 9 dicembre, giorno dello sciopero, andare a lavorare anziché scendere in piazza sarebbe una cosa molto corretta nei confronti dei riders che non hanno nulla". Giriamo l'invito ai valtellinesi

GdS

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DAL VOLANTINO DEI SINDACATI - SCIOPERO DEI SERVIZI PUBBLICI IL 9 DICEMBRE!

IN EVIDENZA - NEWS - AGENZIE FISCALI - AUTONOMIE LOCALI - IGIENE AMBIENTALE - INIZIATIVE - MEDICI E DIRIGENTI SSN - MINISTERI - PUNTO CONTRATTI - A CHE PUNTO SIAMO - SALUTE E SICUREZZA - SANITA' - TERZO SETTORE

Per sostenere i cittadini e aiutare le imprese servono
enti pubblici più efficaci. E invece sono stati svuotati dal
blocco delle assunzioni e dai pensionamenti ed hanno
dipendenti con un’età media di 51 anni! Per questo
chiediamo un piano straordinario di assunzioni: 500000
sono i lavoratori che verranno a mancare alla pubblica
amministrazione e sono una straordinaria occasione per
l’innovazione dei servizi e per tanti giovani che possono
sperare in un lavoro stabile.
Rinnovare la PA assumendo giovani per dare
migliori servizi ai cittadini
LOTTA AL PRECARIATO
Lavoratrici e lavoratori precari in Italia nella PA
170mila
170mila precari nella pubblica amministrazione sono un
abuso. Per questo la Commissione Europea ha aperto
una procedura d’infrazione contro l’Italia. Ridare dignità
al lavoro è una priorità. Stabilizzare si può e si deve,
chiediamo la proroga dei requisiti per le stabilizzazioni,
il riconoscimento dei periodi di lavoro svolti con tutte
le forme di lavoro flessibile e la stabilizzazione di tutti i
precari COVID. Rischiano la vita in emergenza almeno
diamogli sicurezza nel lavoro!
SICUREZZA
In tutti i luoghi di lavoro il personale deve essere fornito di
adeguati DPI, gli ambienti devono essere sicuri ed occore
impedire che il personale subisca quotidianamente
aggressioni. I carichi di lavoro devono essere sostenibili
fisicamente e psicologamente; basta turni che superano
spesso le 12 ore. Gli operatori sanitari sono aggrediti negli
ospedali. I lavoratori pubblici sono offesi e denigrati. Ma
nella pandemia, senza protezioni e con pesanti carichi
di lavoro, hanno organizzato il lavoro e i servizi. Meritano
protezione e rispetto!
RINNOVI CONTRATTUALI
I Contratti di Sanità, Enti Locali, Amministrazioni centrali
sono scaduti da due anni! La pandemia ha dimostrato
che il lavoro pubblico serve al paese e i servizi pubblici per
cittadini e imprese vanno rafforzati. Per questo chiediamo
al governo più risorse per i contratti di tutti i lavoratori
pubblici. Per dare servizi migliori a cittadini e imprese. Per
organizzare meglio le amministrazioni. Per personale più
qualificato. Le risorse sono riconoscimento di salario ma
per noi del settore pubblico sono necessarie anche per
riformare il sistema di qualificazione professionale, sbaglia
chi denigra la nostra rivendicazione perché mettere in
valore le competenze e riconoscere le professionalità sono
una priorità, soprattutto se la Pubblica amministrazione
vuole vincere la sfida dell’innovazione.

LO SCIOPERO è un diritto e se siamo arrivati a proclamarlo è perché su Assunzioni, Sicurezza e Contratti non ci sono risposte adeguate.
OCCORRE FAR LAVORARE IN SICUREZZA E CON DIGNITÀ CHI, CON IL SUO LAVORO, VUOLE ESSERE AL SERVIZIO DI CITTADINI E MPRESE.

FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e UIL PA
Per garantire i diritti di cittadini e lavoratori.
La Legge di Bilancio deve migliorare il paese e far ripartire l’economia. Una PA più capace e moderna serve al paese.
Rinnovare i contratti pubblici e assumere più giovani e professionisti qualificati migliora la PA e il paese. Curiamoci
di chi ci Cura, non ricordiamoci dei lavoratori pubblici solo nelle emergenze ma riconosciamo il loro lavoro.

 

 

 

Costume