La guerra contro le previsioni del tempo, quelle che non si avverano

Federalberghi scende in campo. Non escluse, in una con i romagnoli, azioni legali

Un tempo alla radio, una volta al giorno, veniva il comunicato da parte dell'Aeronautica militare che spesso ripeteva il solito “nebbie in Val Padana, Canale d'Otranto mosso”. Poi è arrivata la TV che faceva anche vedere come poteva essere il tempo. Spesso come avrebbe potuto essere se le previsioni fossero azzeccate. Poi qualche passo avanti ed ecco per anni imperversare Bernacca che sbagliava un po' meno. Noi però ci eravamo fatti furbi perchè per andare a sciare la domenica invernale o in montagna d'estate facevamo affidamento sulla Svizzera – c'era anche un numero telefonico apposito – alla quale ci legavano principalmente quattro 'camini' (Spluga, Maloia, Valmalenco, Val Poschiavo e, in parte Val Grosina con situazione diversificata in Alta Valle). Le Orobie cambiavano infatti le carte in tavole come del resto le cambiano anche ora e lo vediamo spesso quando questa catena fa barriera alle correnti che salgono, salvo che in Valchiavenna dove invece possono penetrare, ed ecco i metri di neve invernali.

Se altrove le previsioni hanno raggiunto un certo grado di affidabilità – e non al 100 per 100 se è vero che la Ferrari è stata fregata in formula uno da una previsione del tempo sbagliata che ha portaton le auto di Maranello all'onta di restare fuori dalle top 10 – per una zona come la nostra le cose sono diverse. Diverse sì ma la gente non lo sa. Guarda, vede previsioni brutte e decide di stare a casa, o di andare al cinema, o di fare altro ma non di andarsene in Valtellina a prendersi qualche bella lavata. Scoprendo dopo che gli amici che le previsioni non le avevano lette o sentite s'erano fatti una bella domenica o addirittura un bel week-end alla faccia dei menagrami.

La nuvola di Fantozzi
Come una rondine non fa primavera, una nuvola da sola non porta tempesta e di nuvole tra le cime della nostra Valle alpina se ne vedono spesso, sovente passeggere e spazzate via dalla brezza montana che riporta rapidamente il sole. Ci sono poi i brevi temporali alpini, dopo i quali restiamo incantati di fronte alla magia di mirabili paesaggi e all’indimenticabile fragranza di una natura meravigliosa. La stessa che ha cantato il maestro Olmi nelle sue ‘Rupi del Vino’, apprezzate da un pubblico entusiasta. Ma per i meteorologi una nube, sempre più di frequente, è tout-court sinonimo di cattivo tempo permanente. Così parte e si amplifica la cassa di risonanza che, con informazioni spesso imprecise e inesatte, quindi fuorvianti e foriere di infondato allarmismo, influisce sulla scelta della destinazione da parte dei turisti e li tiene lontani dalle nostre località.

Previsioni in tribunale?
«Non vorremmo arrivare agli estremi rimedi degli albergatori della Romagna che, supportati dall’assessore al Turismo della propria Regione (il quale ha convocato operatori turistici e responsabili dei siti meteo per una conciliazione in extremis), sono decisi a intentare causa, ma una riflessione sulle modalità, in particolare sui contenuti e sui tempi con cui vengono divulgate le previsioni meteo (persino con un anticipo di 10 giorni!) si impone anche nella nostra provincia». Nel contesto di una stagione turistica estiva che stenta a decollare a causa della variabilità del tempo e dell’enfasi mediatica che tende puntualmente a esasperare i toni, il presidente di Federalberghi Sondrio Aurelio Paruscio prende una netta posizione per evidenziare una criticità che rischia di peggiorare, più del dovuto e in modo ingiustificato, una situazione già di per sé non ottimale.

Tanti protestano
In effetti il problema è generale. Paruscio ha citato il caso della Romagna ma sono sul piede di guerra anche Veneti e Liguri soprattutto sulle previsioni 'lunghe', a una settimana a 10 giorni anticipi per i quali non c'è modello matematico che tenga visto che la natura, volendo guardare avanti, è spesso imprevedibile.

Problema all'attenzione
«È vero – ammette Paruscio – non stiamo vivendo un’estate stupenda, ma neppure così brutta come si vuole far credere. Il nostro territorio e gli operatori sono pronti ad accogliere nel miglior modo i turisti e a far trascorrere loro una splendida vacanza, ma tutti questi sforzi rischiano di essere vanificati anche da un semplice dettaglio pubblicato del meteorologo di turno che, in una giornata nel complesso serena, annuncia una nuvola o un temporale passeggero in serata». Raccogliendo gli umori e il malcontento dei colleghi albergatori di Valtellina e Valchiavenna, i quali segnalano una situazione penalizzante, il presidente di Federalberghi Paruscio annuncia che non lascerà nulla di intentato per tutelare il nostro turismo. «Stiamo valutando – dichiara – anche l’ipotesi di unirci alle azioni che intendono intraprendere i nostri colleghi della Romagna, e probabilmente di altre regioni, visto che l’insofferenza sta montando anche in Liguria, Toscana e Veneto».

Pericolo di distorsioni
«Le previsioni meteo – afferma la presidente di Valtellina Turismo Giovanna Muscetti –, divulgate con largo anticipo e quindi spesso approssimative e inesatte, incidono sull’orientamento del turista nella scelta della vacanza e chi le previsioni le fa non può non tenere conto delle conseguenze, anche economiche a danno degli operatori turistici, di ciò che viene annunciato».
«L’informazione meteo – conclude Muscetti – deve essere perciò assolutamente precisa, corretta e validata da osservatori meteo e agenzie regionali Arpa e non enfatizzata negativamente, proprio perché oggi viene proposta e fruita in un flusso continuo, con un effetto già di per sé amplificato e virale, dovuto al facile accesso alle informazione online». È noto che la fruizione di internet è in costante aumento e che le applicazioni collegate al meteo stanno dilagando: ormai è abitudine diffusa, prima di una qualsiasi scelta di viaggio (non solo la vacanza lunga, ma anche il solo weekend privilegiato in particolare dal turismo di prossimità), verificare le previsioni meteo relative al luogo prescelto. Internet, pertanto, è diventato un luogo dove le informazioni sono disponibili tante e subito, ma purtroppo esse non sempre sono veritiere.

Concorrenza?
Anzi, alle volte, viene il sospetto che chi cavalca l’onda ansiogena del sensazionalismo, possa avere anche altri fini. Fa pensare, solo per citare qualche esempio segnalatoci da alcuni nostri albergatori, il fatto che tante testate giornalistiche online propongano, accanto alle cartine con le previsioni del tempo, i banner pubblicitari di destinazioni turistiche soprattutto estere ‘baciate dal sol
Sondrio, 24 luglio 2014e’.
 

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