Ai proprietari, presenti o futuri, di cani

Giornata Mondiale del Cane il prossimo 26 agosto

INTERNATIONAL DOG DAY, 5 MOTIVI PER CUI UN CANE MIGLIORA LA QUALITA’ DELLA VITA.  Ormai è appurato che la compagnia di un animale domestico apporta numerosi benefici fisici e psicologici alle famiglie che decidono di prendersene cura. Il Direttore Sanitario di Ca’ Zampa Marco Maggi spiega in che modo vivere con un cane rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità della propria vita
Oggi il cane all’interno della famiglia è un catalizzatore di serenità, genera atteggiamenti positivi, sconvolge positivamente la routine familiare, divenendo un compagno ed un amico, un vero e proprio membro della famiglia. Ciò è frutto di una nuova concezione che si ha del cane: non più relegato ad essere un semplice animale da compagnia, bensì, per molti, un componente della famiglia, della società e del territorio. Basti pensare alle città che sono sempre più aree urbane “a dimensione di cane”.
All’interno di un nucleo familiare al cane vengono assegnati ruoli e responsabilità. Ad avvalorare questa tesi è Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Sanitari di Ca’ Zampa – il primo Gruppo in Italia che offre servizi a tutto tondo per il benessere del pet –. Ecco quali sono secondo il dott. Maggi i 5 benefici principali legati alla presenza di un cane all’interno del nucleo familiare.
Educatori per i più piccoli
I cani aiutano i bambini e gli adolescenti a crescere in modo equilibrato e responsabile, migliorandone la capacità di socializzazione e favorendo il senso di appartenenza e aggregazione familiare. “Il cane ha un effetto educativo sui bambini: i piccoli hanno un comportamento affettivo – afferma Maggi – e vedono nel cane un prezioso compagno non solo di giochi, ma anche di crescita”. Il cane è un animale abitudinario: ha bisogno di stabilità per sentirsi felice, tranquillo e completo. Per far comprendere al proprio figlio in cosa consiste il senso di responsabilità, si può partire dallo spiegargli e dimostrargli cosa significa prendersi cura di un cane.
Migliorano il tenore di vita degli anziani
Gli over 65 vivono spesso con gli animali da compagnia; oltre un anziano su due ne possiede almeno uno. Secondo il Rapporto Senior Italia FederAnziani su “Over 65 e Animali da Compagnia”, nel solo triennio 2015-2017, la percentuale di proprietari di animali tra i senior è salita dal 39% al 55%, continuando oggi ad essere un trend in ascesa. Inoltre ben il 68% degli anziani afferma che la compagnia del proprio animale influenza molto il proprio benessere fisico e mentale.
Cani come compagni di palestra
Conciliare lo sport che si è soliti praticare con il bisogno di attività del proprio amico a quattro zampe è possibile. Da un’analisi della letteratura scientifica internazionale condotta dal Centro Studi Senior Italia emerge che i possessori di cani hanno il 57% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha. Praticare sport con il proprio animale domestico può essere di grande stimolo.
Sono animali da compagnia per eccellenza
I cani stimolano il rapporto con il mondo esterno e la natura. Essi aiutano a mitigare, in determinate situazioni, il senso di solitudine sociale o morale. Recenti studi scientifici condotti dal presidente della Fondazione Affinity Animali e Salute forniscono dati illuminanti sui molteplici benefici derivanti dall'avere un animale in casa. Oltre il 75% dei padroni vede il proprio animale come qualcosa di più di un amico e, secondo numerosi studi, la presenza di un animale nella quotidianità di un individuo è strettamente legato a fattori di benessere.
Aiutano nella riabilitazione e nel recupero sociale
I cani sono tra i principali protagonisti della Pet Therapy, terapia dell'animale da affezione spesso utilizzata come supporto a disabili, ciechi, chi soffre di autismo. Uno studio dell’associazione American Humane sui benefici della presenza di un cane all’interno di famiglie con giovani pazienti ricoverati a causa di cancro ha dimostrato che la presenza di un animale può dare supporto ed influenzare positivamente le famiglie ed i giovani pazienti che affrontano questi determinati percorsi di cura. 

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