A PROPOSITO DELLA PILLOLA ABORTIVA RU486

16 le vittime accertate - 10 volte più rischiosa

RU486. SONO DIVENTATE 16 LE VITTIME ACCERTATE

Si moltiplicano gli appelli all’Aifa per non registrare in Italia la pillola abortiva - Ancora una vittima accertata della Ru486. Una diciottenne americana è infatti la sedicesima donna ad aver perso la vita a seguito dell’uso della contestata pillola. Eppure l’iter per l’ingresso sul mercato italiano della pillola prosegue senza alcuna interruzione. Nel silenzio mediatico quasi totale la Ru486 ha dimostrato di mettere a rischio la vita delle donne dieci volte in più delle altre tecniche, oltre a promuovere l’aborto casalingo fai-da-te e demolire la legge 194, come già accaduto in Francia.

Si moltiplicano di conseguenza gli appelli all’Agenzia per il Farmaco, cui spetta l’ultima parola sulla registrazione della pillola nel nostro Paese, perchè tenga conto di quanto accaduto e non si faccia travolgere da chi vuole speculare sulla salute della donna.

RU486. LA PILLOLA E’ DIECI VOLTE PIU’ RISCHIOSA DELL’ABORTO CHIRURGICO

Presentato uno studio della Società medico-scientifica “Promed Galileo” - Il 6 Dicembre a Roma, presso la Camera dei Deputati, è stato presentato uno studio scientifico in cui si denunciano tutti i limiti sull’efficacia, la tollerabilità ed i rischi della pillola abortiva Ru486.

La Società medico-scientifica Promed Galileo ha elaborato il documento, utilizzando strategie di ricerca orientate alla sensibilità è stata effettuata la ricerca delle fonti sulle banche dati, oltre alla letteratura "grigia" ed il web.

I ricercatori hanno condotto lo studio affermando che “Il documento intende rappresentare una fonte indipendente di informazioni per le Autorità regolatorie e le istituzioni oltre che per i cittadini poiché la percezione generale della problematica non è stata sufficientemente basata su una corretta valutazione delle evidenze”.

Le conclusioni dell’indagine non lasciano spazio a dubbi: il profilo di sicurezza dell’interruzione di gravidanza con mifepristone/misoprostol è inferiore rispetto a quella con aborto chirurgico, a parità di età gestazionale. Il rischio assoluto è basso per entrambe le metodiche, ma il rischio relativo dell’aborto farmacologico è di almeno 10 a 1.

Trentadue – Movimento per la Vita

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