Infermieri, 9 lauree

Sono sei valtellinesi e tre di fuori provincia pronti per una professione che offre ottime prospettive di lavoro e di crescita professionale

Sono nove gli infermieri neo laureati, sette ragazze e due maschi, sei valtellinesi e tre provenienti da fuori provincia, del corso di laurea in Infermieristica. A loro era dedicata la festa di laurea che si è svolta martedì scorso presso la sede del corso in Infermieristica dell'Università Bicocca, a Faedo Valtellino, alla presenza delle autorità locali, dei docenti e dei familiari, a compimento di un percorso di studi che apre loro le porte del mondo del lavoro, considerata la crescente domanda di infermieri. Una festa ma anche un importante momento di confronto e di incontro fra chi, a diverso titolo, sostiene il corso, come ha sottolineato in apertura il direttore Carmela Ongaro. A complimentarsi con i neo laureati il nuovo prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello, il sindaco di Faedo Franco Angelini, il presidente della Comunità Montana di Sondrio Tiziano Maffezzini e i direttori generali di Asst Valtellina e Alto Lario, Tommaso Saporito, e di Ats Montagna, Lorella Cecconami. Insieme alle autorità locali non hanno voluto mancare all'importante appuntamento il pro rettore per i rapporti col Servizio sanitario nazionale Erik Sganzerla, il direttore generale dell'Università Bicocca Loredana Luzzi, la presidente del Consiglio di coordinamento didattico Stefania Di Mauro. Nei diversi interventi che si sono susseguiti, i neo laureati sono stati esortati a svolgere il loro lavoro con passione e curiosità, a proseguire gli studi per ricoprire ruoli importanti, a essere portatori delle conoscenze acquisite ma anche di sensibilità e umanità. Tutti i relatori, nei diversi ruoli, hanno evidenziato la rilevanza sociale di una professione da svolgere con grande senso di responsabilità: un messaggio che accompagnerà i nuovi infermieri al loro ingresso nel mondo del lavoro.

≪Avrete soddisfazioni se svolgerete il lavoro con passione e amore, perché il medico cura ma chi si prende cura del paziente è l'infermiere - ha detto il direttore generale dell'Asst Valtellina e Alto Lario Tommaso Saporito -. Il mondo del lavoro vi aspetta, se rimarrete in Valtellina sarà una nuova buona scelta: la nostra porta è aperta≫. Stefania Di Mauro, presidente del Consiglio di coordinamento didattico, ha sottolineato come il corso di laurea rappresenti una storia di successo, favorita dal radicamento sul territorio che ne ha sostenuto la crescita. ≪Questa è una sede in cui crediamo e per la quale investiamo - ha aggiunto il direttore generale dell'Università Bicocca Loredana Luzzi -: una scommessa importante per una realtà destinata ad evolversi per le nuove prospettive che si aprono per la professione≫. Davide Ausili, che si occupa di ricerca nelle scienze infermieristiche, si è soffermato sugli avanzamenti della disciplina negli ultimi anni: il 2020 è stato proclamato l'anno dell'infermiere e dell'ostetrica dall'Assemblea mondiale della sanità. Il presidente dell'associazione "Siro Mauro" Edoardo Trinca Colonel ha parlato di ricerca nell'ambito delle cure palliative annunciando l'istituzione di due borse di studio, del valore di 250 euro ciascuna, che dall'anno prossimo premieranno le migliori tesi di laurea sull'assistenza infermieristica nelle cure palliative, e il contributo per sostenere un progetto condotto da un ricercatore di Scienze infermieristiche.

Il corso universitario, l'unico in provincia di Sondrio, attivo dalla fine degli anni Novanta, in convenzione con l'Asst Valtellina e Alto Lario, è ospitato a Faedo in una moderna struttura di proprietà del comune: qui i 111 studenti iscritti, per il 94% donne e per il 90% lombardi, seguono le lezioni dei docenti, spostandosi a Sondrio, presso l'ospedale, con il servizio navetta gratuito, per la mensa.

Al termine dell'incontro, i nuovi infermieri, Alessia Acquistapace, Chiara Gusmeroli, Arianna Macrì, Gabriella Negri, Cristina Pedrana, Michele Porzio, Silvia Rofinoli, Emanuela Venosta e Paolo Vitali, hanno voluto salutare i docenti e i compagni di corso con un divertente video nel quale hanno raccontato in maniera spontanea la loro esperienza di studio e di vita, congedandosi con un pensiero: ≪La piccola comunità di Faedo rimarrà nel nostro cuore≫. 

 

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