Convegno sul Biometano a Bologna. C'era LNG Valtellina

“LNG Valtellina Logistica Sostenibile” è già un esempio virtuoso di responsabilità imprenditoriale. Parola di Legambiente.
“LNG, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale in Valtellina”, questo il titolo dell’intervento a cura di Tito Baldelli, responsabile del progetto Valtellina Logistica Sostenibile, in occasione della conferenza nazionale voluta e organizzata da Legambiente, lunedì scorso, a Bologna.
Al centro dell’incontro che ha richiamato presso la sede CNR di Bologna relatori provenienti da tutta Italia “La nuova frontiera del Biometano, sviluppo, prospettive e opportunità per la lotta ai cambiamenti climatici e l’economia circolare in Italia”.
Fra i sostenitori dell’intensa giornata di studio anche “LNG Valtellina”, marchio ormai noto che identifica l’ambizioso progetto ideato e sviluppato dall’azienda valtellinese di trasporti Maganetti Spedizioni.
Il biometano, prodotto dalla raffinazione del biogas, rappresenta, infatti, per il nostro Paese una significativa opportunità per ridurre l’uso delle fonti fossili e alleggerire notevolmente la nostra impronta energetica in un’ottica di innovazione ambientale e economia circolare.
Obiettivo del partecipatissimo incontro, dunque, illustrare e valorizzare le esperienze imprenditoriali virtuose già attive e in fase di ulteriore crescita.
“LNG Valtellina” è senza ombra di dubbio una di queste.
Al suo attivo  - come illustrato da Tito Baldelli  - una flotta sempre più numerosa di veicoli alimentati a gas naturale liquefatto, siamo ormai a quota 36 fra Iveco Stralis 330 LNG e 400NP, una stazione di servizio a Gera Lario.

La stazione al confine fra la provincia di Sondrio e quella di Como è la quarta realtà aperta in Italia, la prima assoluta in Lombardia, la prima a livello nazionale in self service per LNG ed è l’unica dislocata al di fuori di un’arteria principale, a dimostrazione che anche le aree decentrate, se ben organizzate, possono adottare queste innovazioni.
“Il progetto “LNG Valtellina” - ha aggiunto Baldelli -  mira a rendere la stazione di Gera Lario un polo di sostenibilità ambientale all’ingresso della Valtellina: qui troveranno spazio, infatti, anche due colonnine per il rifornimento per autovetture elettriche e un punto di noleggio per biciclette a pedalata assistita e qualora i dati lo permettano, anche una pala eolica a bassissimo impatto visivo per la produzione di corrente elettrica.
Numeri e fatti, quindi, non fanno altro che confermare come, in pochissimi, anni questo progetto - nato e cresciuto in una piccola valle alpina - sia divenuto un caso di responsabilità imprenditoriale, studiato e analizzato a livello nazionale e internazionale.
Un progetto che - come è noto - ha suscitato l’interesse e l’adesione di numerose e consistenti realtà imprenditoriali che hanno scelto di far viaggiare i propri prodotti in modo sostenibile.
“Nel futuro prossimo del progetto – ha spiegato Tito Baldelli – vi sarà il Biometano. Stiamo approfondendo la possibilità di trattare le deiezioni animali e altri scarti agroalimentari per produrre la giusta quantità di biogas, separare il biometano e ra?reddarlo sino a liquefarlo. Crediamo in un sistema territoriale capace di fare economia circolare e produrre energie rinnovabili. Guardare lontano, innovare, orientarsi alla sostenibilità, oggi è sempre di più un dovere morale oltre che un valore economico”.
Il progetto “LNG, Valtellina Logistica Sostenibile” fa scuola e la conferma è arrivata, pochi giorni prima della conferenza nazionale di Bologna, dalla tavola rotonda organizzata a Milano, il 2 febbraio scorso, da “Le Fonti” media company e centro di ricerca leader indipendente nel business internazionale, la ?nanza, la tecnologia ed i mercati globali, con centri editoriali a Londra, Milano, New York, Singapore, Dubai e Hong Kong.
A prendere parte all’incontro in questo caso è stato Matteo Lorenzo De Campo, amministratore delegato del Gruppo Maganetti.
Il tema proposto era incentrato sulla più ampia ri?essione relativa alla “Logistica green: scenari e strategie innovative per una supply chain sostenibile”.

 

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