Sondrio. Marciapiedi, strade, edifici comunali, impianti sportivi, impianti-luce, opere idrauliche!

LL.PP. 1 Singolare caso in Via Bernina a Sondrio

Manutenzione di marciapiedi, strade, edifici comunali, impianti sportivi, impianti di illuminazione e opere idrauliche: è questa una delle priorità dell'Amministrazione comunale di Sondrio. “Lo avevamo annunciato in campagna elettorale e lo abbiamo messo nero su bianco nelle Linee programmatiche presentate in Consiglio comunale: intendiamo impegnare maggiori risorse sulle manutenzioni – spiega l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Sondrio, Andrea Massera -. Si tratta di interventi importanti tanto quanto le opere nuove, e che hanno un forte impatto sulla qualità della vita dei cittadini, senza contare che una buona manutenzione della città permette di presentare un migliore biglietto da visita dal punto di vista del turismo e dell'accoglienza, altra priorità della nostra Amministrazione”. Nel mese di settembre sono state approvate alcune variazioni al Programma triennale opere pubbliche, che hanno dato copertura finanziaria  ad alcuni significativi interventi di manutenzioni attesi dalla città. Ciò ha permesso di dare il via, già in queste settimane, a una parte degli interventi,altri partiranno a breve o comunque nell’arco dei prossimi mesi. Partiamo dalla riqualificazione di tratti, anche importanti, di marciapiedi e strade cittadini.  “Ammontano a 150mila euro i fondi  che ci sono stati assegnati con questa destinazione nell'ambito dell'Aqst, l’Accordo quadro di sviluppo territoriale per la provincia di Sondrio – prosegue l'assessore Massera -. Di questi, circa 50mila euro sono stanziati per rifare il marciapiedi che costeggia Villa Quadrio, lungo le vie IV Novembre e Don Bosco. Verrà realizzato con materiali di pregio, vista la vicinanza ad uno degli edifici di maggiore valore della città, e in particolare in porfido. E' già stato approvato il progetto esecutivo e i lavori sono stati affidati, partiranno a breve, entro il mese di novembre”. Sul fronte marciapiedi e strade, inoltre, circa 30mila euro sono stati messi a disposizione per il ripristino di pavimentazioni stradali e di marciapiedi di vario tipo (in particolare porfido e masselli autobloccanti). Si tratta di numerosi micro-interventi in tutta la città, alcuni già iniziati, altri in fase di affidamento incarico. “ Sono stati poi definiti altri quattro interventi su tratti di marciapiedi particolarmente ammalorati che verranno eseguiti nei prossimi mesi – continua Andrea Massera -. In particolare, verrà sistemato il marciapiedi  in asfalto sul lato destro di via Vanoni dall'incrocio con via Mazzini fino alla rotonda. Lavori anche in via Bernina, dal lato dell'hotel Schenatti; in via De Simoni, lato sinistro dal ponte, e in via Parolo, lungo il sottopassaggio che porta verso via Maffei” E ancora: verranno presto eliminati una quarantina di pini marittimi tra via Gramsci, via Torelli, e via Donatori di sangue, che hanno causato negli anni i noti problemi alla sede stradale e ai marciapiedi, e sostituiti con aceri o altri alberi autoctoni. Dopo la messa a dimora delle nuove piante verranno sistemati la sede stradale e i cordoli.

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Singolare caso in Via Bernina con 41 candeline
Era il 26 settembre del 1977. In Via Bernina, lato ovest, c'era per una cinquantina di metri solo il cordolo e subito la scarpata. Tutti dovevano spostarsi sulla strada a grande traffico. La Giunta Municipale, assente il Sindaco, fece una sorpresa oggi a molti nota deliberando di procedere realizzando il marciapiede mancante. Soldi pochi per cui l'intervento, spostata la scarpata, fu modesto in attesa di tempi migliori. Qualche anno? Ma neanche per sogno. Le candeline sono diventate 41.
Quando il Sindaco Venosta encomiambilmente trasformò il Piazzale Merizzi di fatto da parcheggio camion a centro sportivo e giardino, alcuni camion presero l'abitudine di sostare proprio n quei 50 metri squassandoli. Lì ci fu, e c'è, la fermata dei bus provenienti dalla Valmalenco, di quelli urbani, di quelli che portano i turisti. Morale pedoni, carrozzine, mezzi per diversamente abili devono finire sul rilevato stradale. Il massimo si registra con i turisti che debbono scaricare le valige al suono del paf paf nelle pozze d'acqua ma ci sono anche i ragazzi della Torelli col paf paf a inizio e fine lezioni
Da almeno 20 anni si registra, a fronte di richieste d'intervento una sordità totale, se voluta o meno giudichino i lettori, da parte del Comune nonostante la gravità della situazione, solo alleviata da un po' di asfalto in qualche modo gettato prima delle elezioni, e la modestia del costo della sistemazione. Se la memoria non falla si trovarono però – proponente non l'allora assessore dei LL.PP. - un 25.000 € per una sistemazione non urgente, non prioritaria, non di grande interesse pubblico allo sbocco del Lungo Mallero Cadorna su Via Trento. Ora a 41 anni di distanza da un modesto intervento, a una trentina dall'inizio del deterioramento, a 20 dall'inizio delle pressanti richieste di intervento da parte dei concittadini – molte delle quali raccolte dal nostro giornale-, a una quindicina dalla quasi inutile aiuola sul Lungo Mallero, a neanche un anno dalle due ridicole mini-asfaltature, intravvediamo la parola fine. Al fin della licenza pertanto possiamo deliziare i lettori con questa favoletta  senza dire “meglio tardi che mai” ma semplicemente registrando che questa esigenza era già stata motivo di sottolineatura in Consiglio Comunale da parte del consigliere di minoranza Massera, ora assessore e coerente. Bene.
GdS

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