Gerola, Capra Orobica in mostra

Tanti visitatori, espositori e amanti della pastorizia alpina

Tanti visitatori, espositori e amanti della pastorizia alpina. Protagoniste le simpatiche capre di montagna, specie autoctona che piace ai più giovani. Grande kermesse rustica e alpina con una straordinaria partecipazione di giovani e di famiglie oggi domenica 12 maggio a Gerola Alta, Valtellina. La Pro loco di Gerola Alta, rinomata stazione montana della montagna lombarda, con Ecomuseo Valgerola, centro di destagionalizzazione del turismo, anche in chiave didattica e Ara, Associazione allevatori organizzavano l’edizione 2019 della Mostra della Capra Orobica. La particolare specie caprina, autoctona, originaria della Valgerola ma diffusa anche nelle Prealpi lecchesi e bergamasche è da anni un presidio di grande qualità nella pastorizia di montagna. Allevata un tempo in queste vallate da ogni famiglia, l’Orobica, detta anche Capra Valgerola vive una seconda stagione come diffusione e considerazione tra gli addetti ai lavori. Il suo latte viene utilizzato in piccola percentuale nella produzione del  formaggio Bitto originario, un grasso d’alpe caseificato in quota secondo la ricetta originaria e ormai conosciuto in ogni parte del mondo, L’Orobica o Valgerola è una beniamina dei bambini, docile, vispa, intelligente e molto socievole, viene allevata da piccoli pastori, che si aggregano poi alla famiglia d’estate, finita la scuola per aiutare nel duro lavoro d’alpeggio. Elemento di attrazione per famiglie che si riavvicinano specie in questi anni alla natura, questa capra, imponente e maestosa richiama nei recinti gara, dove i capi vengono esposti durante il raduno, tanti giovani anche dalle città, visitano i box, poi fanno festa e gustano i sapori tipici durante il “pranzo del pastore” servito dai volontari. Alla giornata hanno preso parte in tanti, sono intervenuti i rappresentanti di 23 aziende agricole e allevamenti, gli animatori della località hanno proposto laboratori creativi di disegno e le frequentatissime prove di mungitura.  Grande attenzione la hanno avuto i capi, gli esemplari di capra orobica. Tante le categorie in concorso. Il miglior becco, il “Re” della rassegna è stato portato in esposizione dalla azienda Ca’ Zelinda di Sueglio, Lecco; regina della mostra, un’esemplare di proprietà dell’allevatore Bruno Mazzina; migliore mammella, una capra appartenente a Stefano Acquistapace. Miglior gruppo, quello proposto da Bruno Mazzina. Sono stati complessivamente 120 i capi portati in mostra. Da Ecomuseo Valgerola, si è sottolineata l’affluenza di nuove leve del mondo agricolo rurale. «La mostra è un grande richiamo – ha affermato Sergio Curtoni, responsabile didattico della manifestazione – porta in evidenza aspetti della vita di montagna che non tutti conoscono. Ed è motivo di soddisfazione vedere anche tanti giovani interessati alla cultura antica e naturale dei nostri luoghi ».

Ecomuseo della Valgerola

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