Elicottero per un deceduto

Una nota di Luigi Mescia inviata gli organi di stampa e radio-televisivi provinciali e p. c. ai Direttori Generali dell’ASST Valtellina e Alto Lario e dell’AST della Montagna, alla Corte dei Conti della Lombardia, ai Comitati di Sondalo, Morbegno e Chiavenna

"Faccio seguito alla mia precedente comunicazione del 9 marzo scorso per segnalare, ancora una volta, quanto succede per i trasporti tramite AREU di pazienti e, purtroppo, di persona  deceduta, in provincia di Sondrio mercoledì scorso.

A Villa di Chiavenna un paziente subito dopo il risveglio ha avuto un malore ed in pochi minuti è deceduto.

I parenti hanno subito chiamato il 118.

La centrale di Bergamo ha quindi mandato l’MSI con equipaggio infermieristico.

L’infermiere giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del paziente.
A questo punto non restava altro che espletare le procedure legali per la constatazione del decesso che, per norma, deve essere eseguita da un medico.
Il medico dell’MSA di Nuova Olonio tuttavia, dovendo coprire un’area molto vasta, era già impegnato in un’altra urgenza, per cui la centrale (di Bergamo) non ha potuto fare altro che mandare sul posto il medico dell’eliambulanza di Como, (con tutto l’elicottero ovviamente) …

Questo alla faccia della razionalizzazione delle risorse e contenimento dei costi.

I contribuenti della provincia di Sondrio avrebbero certamente da ridire, perché, come al solito, paga sempre “pantalone”.

Anche l’ATS della Montagna,  cui dipendono i medici di base, potrebbe prendere posizione, come pure l’ASST di Valtellina e Alto Lario.

Luigi Mescia - Sondrio"

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