Tangenti sanità e arresti. Maroni, "offeso" furioso

M5S chiede le dimissioni della Giunta

(Lnews - Milano, 16 feb) "La Regione Lombardia in questa vicenda
e' parte offesa e si costituira' parte civile. Siamo pronti a fare
tutto quello che serve per fare piena luce. Se qualcuno ha
sbagliato, rispondera' pienamente di cio' che ha fatto". Lo ha
detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni,
intervenendo in Aula a Palazzo Pirelli, riguardo l'inchiesta
della magistratura di Monza su presunte tangenti legate agli
appalti per i servizi odontoiatrici negli ospedali lombardi, che
ha coinvolto anche il presidente della Commissione Sanita' del
Consiglio regionale, consigliere Rizzi.

DELUSO E INCAZZATO - "Fermo restando il principio della
presunzione di innocenza e confidando nell'azione della
magistratura -, ha premesso il governatore - spero che gli
indagati possano dimostrare la loro estraneita', ma confesso
sentimenti di stupore e incazzatura. Perche' il lavoro che stiamo
facendo con grande determinazione per garantire trasparenza,
efficienza e una spesa migliore per il sistema sanitario, viene
infangato da azioni come quelle oggi riportate all'attenzione
pubblica. E' qualcosa che fa male e puo' far pensare che quanto
stiamo facendo e' inutile. Non e' cosi', sono convinto che stiamo
andando nella direzione giusta, dobbiamo intensificare l'azione
per garantire trasparenza".

AVANTI CON REGOLE - "Quello che io continuero' a fare con ancora
maggiore forza - ha affermato - e' garantire regole e strumenti
di controllo. Ed e' cio' che abbiamo fatto proprio con
l'approvazione della legge di evoluzione del Sistema
sociosanitario. Questa legge, che ho voluto io e ho fatto io,
insieme al Consiglio regionale, prevede proprio regole e
strumenti di controllo. Ne cito uno: la nuova Agenzia di
controllo, che stabilisce verifiche sugli appalti. E' lo
strumento piu' idoneo per garantire che quanto successo non si
possa verificare nuovamente". "Non servono nuove regole - ha
sottolineato - dobbiamo semmai accelerare sull'applicazione
della riforma".

APPURARE RESPONSABILITA' - Sulla vicenda specifica, ha messo al
corrente il presidente lombardo, "ho costituito una commissione
ispettiva, incaricando il Comitato Trasparenza sugli appalti
guidato dal generale Forchetti, dove sono presenti anche
rappresentanti delle opposizioni, per garantire che su questa
vicenda sia fatta piena luce. Non abbiamo nessuno da difendere e
non vogliamo coprire nessuno, se qualcuno ha sbagliato
rispondera' pienamente di cio' che ha fatto".

OFFESA PERSONALE - "Il Gip - ha osservato Maroni - ha scritto
che gli indagati 'hanno strumentalizzato le idee del partito che
rappresentano'. E' un'offesa al partito del quale faccio parte e
un'offesa a tutta la Regione Lombardia. Il nostro Sistema
sanitario e' un'eccellenza, quello che costa meno e funziona
meglio. E quando si verificano certe cose, questa eccellenza
viene infangata". "Io - ha aggiunto - mi auguro che questa
vicenda non venga utilizzata strumentalmente sul piano politico,
perche' danneggia tutti, la Regione Lombardia in primo luogo",
"che - ha ribadito - e' parte offesa". 

PIANO STRAORDINARIO - "Questa vicenda - ha concluso Maroni - mi
ha ferito personalmente, per i rapporti che avevo con Fabio
Rizzi e mi ha offeso come presidente della Regione. Pero', mi da'
la forza per intensificare la nostra azione di governo del
Sistema". "Oltre alla commissione ispettiva - ha annunciato -
faremo un piano straordinario per la corretta applicazione delle
procedure. Verificheremo gara per gara, ospedale per ospedale,
che le procedure siano sempre applicate correttamente". (Lnews)

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M6S chiede le dimissioni della Giunta

“E’ doveroso che le opposizioni presentino una mozione di sfiducia a Maroni per salvare la faccia alla Lombardia. Non è la regione la sola parte offesa da questi arresti: i veri offesi e umiliati sono i lombardi. Maroni e la sua maggioranza devono andare a casa. Se i cittadini hanno una pessima opinione dell’Istituzione regionale, e da Roma vogliono asfaltarci, è tutto merito vostro. La politica ha bisogno di uomini onesti, come è onesta la persona che ha segnalato il caso. Maroni ha fallito: si torni a votare nell’interesse dei cittadini”, così Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia, sull’arresto del consigliere regionale Fabio Rizzi.
“Maroni  -continua il capogruppo del M5S - si era presentato alle elezioni con la scopa in mano ma evidentemente l'ha fallito. Prima l’arresto dell’ex Assessore alla Sanità Mantovani, oggi quello del leghista Rizzi padre della riforma sanitaria. Maroni è in piena continuità con Formigoni.  
E’ una riforma di cui evidentemente non possiamo fidarci, è scritta da un uomo accusato di aver usato la politica per fini personali e sulla quale aleggia lo spettro del celeste tante sono le politiche indirizzate verso il business privato”.
“Certo il M5S ha ottenuto in Lombardia una agenzia dei controlli sulla sanità, ma le altre forze politiche ci hanno tenuto fuori da quella porta. Siamo gli unici a non aver interessi privati da difendere: a noi interessa solo il bene dei lombardi", conclude Buffagni
 

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