Sondrio. Sottopassone, lavori a pieno ritmo. Sottopassino, lavori fermi

Via Ventina: chiusura sino al 19 dicembre. Lungo Mallero: cambiato il progetto?

Impresa al lavoro nel 'sottopassone' che diciamo di 'Via Ventina' mentre sarebbe l'occasione per dargli un nome così come al settimo ponte. I meno giovani ricordando l'estate alla 'colonia elioterapica' – allora il sole c'era -  nella spiaggia che aveva fatto chiamare la zona “Riccione”, potrebbero vedere con favore questo battesimo.
I lavori. C'è da abbassare il piano stradale di circa un metro e mezzo per avere un 'franco' sufficiente sotto la la linea ferroviaria. C'é prima, ovviamente, da portare via tutto il materiale eccedente. Posate le grandi travi le spalle del vecchio sottopassino non servono più e vann0 eliminate per poter avere la sede stradale e sui lati lo spazio per pedoni e ciclisti. Infine la sistemazione allo sbocco su Viale dello Stadio. L'ordinanza di chiusura del sottopassone ha scadenza il 19 dicembre ma pare che nel giro di un paio di mesi il lavoro possa essere concluso. Qualche disagio nell'impossibilità di usare il sottopasso per il VII° ponte inevitabile anche se in fin dei conti si torna alla situazione di non molti anni fa quando il ponte non c'era.

Lavori fermi invece al sottopassino del Lungo Mallero Cadorna. Sistemato il buco sotto la ferrovia con i suoi manufatti ci sono tutti gli altri lavori da fare. Il Comune aveva comunicato ufficialmente il loro avvio per fine agosto. Non ci sono comunicazioni al riguardo (sia consentito, senza polemica: ma in Municipio si fanno conferenze stampa a getto continuo su mille argomenti, anche 'de minimis' e invece nulla su questa vicenda complessa? Non ci riferiamo alla scelta di tagliare a metà la gronda da Gombaro alla zona ex polveriera. Siamo stati urbanisticamente contro, senza peraltro avere un argomento che sia unico per controbattere argomenti e tesi da noi portati con larghissimo consenso. Tant'è, la cosa è ormai alle spalle e non serve, anche se ce ne sarebbe ragioni, continuare nelle recriminazioni.
L'unica cosa che si conosce è che i residenti, lamentando gravi danni che il sottopasso determinerebbe, hanno presentato un 'Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica' di cui non si è saputo niente salvo che si tratti di una pratica molto voluminosa con tanti allegati. I residenti, alla richiesta di saperne di più, indicano i loro legali, questi non vengono certo a dare a chiunque notizia di quel che bolle in pentola. Un'altra cosa è nota e cioè che il Comune non ha deliberato l'autorizzazione a stare in giudizio, anche se l'assistenza legale in questa procedura non è indispensabile (sì ma...). E' corsa invece voce, non confermata ma neppure smentita, che il Comune abbia prospettato una nuova soluzione progettuale con la speranza che possa essere accettata. Potrebbe esserci un nesso con il furgone di notevoli dimensioni, del tipo di quello se non addirittura quello, che oggi riesce ad accedere al cortile sottostante dove ci sono box, magazzini ed anche una consistente area fabbricabile, visto oggi. Prima le segnalazioni di non parcheggiare sul lato destro discendente e poi questo furgone che ha effettuato quelle che sono sembrate a chi osservava vere e proprie verifiche sperimentali. Secondo clienti del bar vicino sarebbe tornato in Via Mazzini a marcia indietro. Non siamo in condizioni di garantire esattamente la cosa che però pareplausibile.  Sta il fatto che i lavori sono ancora fermi e non ci sono notizie circa la ripresa. Quanto ai tempi di apertura dovrebbero più o meno essere quelli del sottopassone.
Red

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