A Postalesio SECAM produce biogas e il biogas produce energia. Non male

Contenti tutti, atmosfera compresa, anzi per prima dato che vede ridotto il suo inquinamento

Un venerdì speciale per Secam, il 18 0ttobre, vista, alla presenza delle massime autorità provinciali, l'inaugurazione ufficiale dell'impianto di produzione di energia elettrica da biogas di Postalesio, realizzato da Enerbio srl. Enerbio è una società il cui socio di maggioranza è Secam e della quale fanno parte anche la Cooperativa Agricola BioEnergia Valtellina (che fornisce la "materia prima" che alimenta l'impianto) e la Federazione provinciale della Coldiretti.

Che tipo di impianto
Scopo della società la realizzazione nel comune di Postalesio di un impianto di produzione di energia elettrica da biogas proveniente da reflui zootecnici e altre matrici agronomiche conferiti da aziende del settore.

Cosa 'mangia' per produrre energia
In particolare a Postalesio sono accolti e trattati:
•    reflui degli allevamenti zootecnici (le deiezioni animali)
•    biomassa (l’insilato e la granella di mais)
•    scarti dell’industria lattiero-casearia (il siero)
All’interno di una struttura detta fermentatore, in ambiente anaerobico - ossia in assenza di ossigeno -, gruppi di batteri degradano il materiale organico, abbattendo il contenuto in solidi volatili e producendo biogas.
Si forma anche il cosiddetto “digestato”, molto adatto ad essere utilizzato come fertilizzante.

Il risultato in numeri
L’impianto di Postalesio - entrato in funzione nel 2013 - si estende su una superficie di circa 7.000 metri quadri e produce una media di 10.000 metri cubi di biogas al giorno.
La potenza nominale di energia elettrica che è in grado di  generare è pari a 0,99 MWe  (megaWatt elettrici).
Per ogni kilowattora prodotto con il biogas, le emissioni di anidride carbonica in atmosfera si riducono di 0,575 kg, ossia circa 4.000 tonnellate/anno.
Si può anche calcolare un risparmio annuale di circa 1.600 tonnellate equivalenti di petrolio.

Al taglio del nastro ha fatto seguito la visita guidata della struttura e, al termine, un pranzo a base di prodotti tipici locali organizzato sul posto con la collaborazione del gruppo Alpini di Colorina.

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