In vendita seghe contraffatte. La Finanza lo scopre, sequestra e denuncia due napoletani

Tentavano di vendere motoseghe contraffatte: due napoletani denunciati.

La settimana scorsa i Finanzieri della Tenenza di Tirano, durante i consueti soffermi su strada, effettuati da militari sia in borghese che in uniforme, hanno fermato per un controllo di routine due autovetture sulla strada statale in direzione Tirano.

A bordo delle due macchine, condotte da due soggetti napoletani, erano occultate nei rispettivi bagagliai 12 motoseghe, destinate alla vendita al dettaglio.

I Finanzieri, insospettiti dall’incredibile somiglianza delle stesse con quelle prodotte dalla nota marca Stihl, procedevano ad accompagnare i due presso i locali della caserma al fine di eseguire un riscontro più approfondito.

Contattata la sede italiana della multinazionale tedesca, nonché ottenuta una perizia da parte di un locale rivenditore autorizzato, entrambi confermavano la contraffazione dei segni distintivi che identificano la genuinità e l’autenticità delle motoseghe originali Stihl.

Pertanto, i militari procedevano al sequestro penale di tutta la merce in questione, ed a denunciare alla competente Procura della Repubblica di Sondrio le due persone, poiché colpevoli di commercializzare, in concorso tra loro, prodotti recanti segni falsi.

Questo ennesimo sequestro oltre ad evidenziare la quotidiana opera svolta dal Corpo della Guardia di Finanza a tutela del mercato dei beni e della proprietà industriale, attraverso il rispetto delle norme in materia di utilizzo di marchi, segni distintivi, brevetti, disegni e modelli, testimonia che i servizi nello specifico settore sono volti a tutelare, otre che le attività commerciali oneste, anche l’acquirente finale, il quale, credendo di acquistare prodotti di determinata e provata qualità, tratto in errore da commercianti disonesti, vede posta in serio pericolo la propria incolumità, specie in casi come quello scoperto dai Finanzieri tiranesi.

Infatti, al contrario di essere autentici prodotti Made in Germany, le motoseghe sequestrate erano volgari copie cinesi, di dubbia affidabilità e di scarsissima sicurezza per l’utilizzatore.

IL COMANDANTE PROVINCIALE   (Col. Massimo Manucci)

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