Operazione 'sprint' dei Carabinieri

In un'ora recuperano a Bormio la Fiat 595 Abarth rubata a Tirano. Arrestato il ladro, un tedesco

Alle 22:15 del 19 febbraio 2020 il proprietario di una Fiat 595 Abarth, un’auto del rilevante valore economico, denuncia il furto, avvenuto a Tirano, del suo veicolo.
I Carabinieri della locale Compagnia Carabinieri si attivano immediatamente per le ricerche del mezzo e non passa un’ora dalla segnalazione che l’auto viene individuata a Bormio.
Alla guida W.U., un cittadino tedesco 37enne, in Italia senza fissa dimora.
Scatta la denuncia per ricettazione ma, mentre i carabinieri predispongono gli atti del caso presso il Comando Arma di Bormio, la posizione dell’uomo inizia ad aggravarsi. In preda all’ira, il 37enne inizia a dare pugni e calci al furgone di un privato cittadino della zona parcheggiata in un’area adiacente alla caserma. I militari intervengono subito per fermarlo ma l’uomo reagisce aggredendo i carabinieri: scatta così l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale ed un’ulteriore denuncia per danneggiamento.
Nel frattempo il proprietario della Fiat 595 Abarth viene avvisato del ritrovamento e manifesta l’apprezzamento per l’operato dei Carabinieri e la soddisfazione per la pronta restituzione della sua auto che aveva meno di 5.000 km.
Nel corso degli accertamenti di quella notte emerge che l’uomo ha dei precedenti in Germania e che nella stessa giornata, in Bassa Valle, era stato fermato dalla Polizia Stradale di Sondrio alla guida di una Fiat Punto risultata rubata nella notte tra il 17 e 18 febbraio 2020 a Bergamo.
Evidentemente, avendo perso la disponibilità della Punto, aveva rubato un’altra Fiat, di valore ben più elevato, ma è stato subito rintracciato e bloccato dai Carabinieri.  
Per l’uomo si sono quindi spalancate le porte del carcere di Sondrio.
Presso il Tribunale di Sondrio, stamattina si è celebrata l’udienza di convalida: l’arresto è stato convalidato e, vista la recidiva e lo stato di senza fissa dimora, il G.I.P. ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.

Cronaca