Atlante dell’Arte Contemporanea, eccolo, ben 81enne
Al Teatro Italia, in Roma, è stata presentata la nuova edizione, circa mille pagine tra arte, storia e tradizione del più antico annuario dell’arte italiana: l’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini
È fresco di stampa l’Atlante dell’Arte Contemporanea, volume che, da quasi un secolo, fa parte delle librerie di collezionisti, galleristi, istituzioni culturali e appassionati del mondo artistico, in specie per il periodo che va dal 1950 fino ai tempi nostri. Un progetto, il più longevo tra tutti gli annuari esistenti, che vanta ben ottantuno anni di storia alle spalle, giungendo a De Agostini nel 1994, con il nome di Arte Contemporanea Italiana. Tanti gli artisti trattati quanto le venti regioni italiane, con uno sguardo distaccato anche all’arte internazionale e alle nuove tendenze. In occasione della presentazione avvenuta ieri al Teatro Italia, alla presenza dei responsabili scientifici della collana, è stata ribadita l’intenzione “riparatrice” dell’iniziativa editoriale che è quella di recuperare dall’oblio figure di artisti trascurati dalle pagine di storia dell’arte, restituendo ad essi quell’identità sempre più negata dal tempo.
Sulla copertina spazio quest’anno a una Tanica di trementina dell’artista caro a Testori, Luca Vernizzi, figlio del chiarista Renato, che indaga, con uno squisito tocco figurativo, l’uomo e le cose; oggetti d’uso comune che riempiono il tempo, che coprono il vuoto e i silenzi.
E poi l’arte del passato che vive in ogni pagina, impreziosita da una grafica sobria e ricercata, dove il colore galleggia tra memorie, ricordi e studi d’atelier. Diverse le sezioni del volume, partendo da una prima parte di taglio più internazionale con artisti storicizzati si giunge agli speciali. La fotografia dei grandi nomi – e qui, a quasi un anno dalla scomparsa, trova spazio la conversazione con gli eredi di Giovanni Gastel, tra i più importanti fotografi internazionali - passa il testimone agli accostamenti imprevedibili tra arte e moda - punti di forza della maison Gucci - indagati attraverso l’intervista al suo Direttore Creativo Alessandro Michele. E poi ancora tutta la parte riguardante il mercato, tra nuovi trend, quotazioni e risultati d’asta, per giungere al corpus centrale del volume, in cui trova spazio la catalogazione degli artisti; ben oltre mille pagine corredate da testi critici che consegnano alla storia futura il volto più vero e vibrante dell’arte. Tra i numerosi artisti trattati si segnalano, solo per citarne qualcuno, autori del calibro di Giorgio De Chirico, Domenico Gnoli, Emilio Vedova, Giacomo Balla, Paolo Scheggi, Alberto Burri, Carol Rama, Lucio Fontana, Domenico Gnoli, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Pino Pascali, Giulio Paolini, Giorgio Morandi, Marino Marini, Afro, Agostino Bonalumi, Massimo Campigli, Mimmo Paladino, Rudolf Stingel, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Maurizio Cattelan, Ettore Spalletti.