MOLA. Renata Tebaldi - Piero Bestetti – Cineteca – Thomas Piketty - Genova, Scienza

Renata Tebaldi
Abbiamo sempre avvertito i nostri lettori delle iniziative in ricordo dei grandi protagonisti della lirica, facendo crediamo cosa gradita per Milano, per Sondrio e per l’Italia. Essendo MILANO  LA CAPITALE DELLA LIRICA NEL MONDO. Oggi è la volta di RENATA TEBALDI.Gli Assessori D’Alfonso e Del Corno ci dicono: “Iniziative che contribuiscono a rendere attrattivo il centro città rinnovando il legame indissolubile tra Milano e il mondo della lirica” Dunque  Milano celebra il grande soprano Renata Tebaldi “ambasciatrice” della città e della musica italiana nel mondo. Sono  passati dieci anni dalla scomparsa, avvia, dal 3 al 20 novembre, “Passeggiata Tebaldi”: un’offerta a lei destinata con una successione di iniziative in Galleria Vittorio Emanuele II e nei luoghi visitati spesso dal celebre soprano. Un denso programma di concerti, mostre, eventi e - vi saranno iniziative anche a dicembre – vi è la collaborazione tra Comune di Milano, Comitato Renata Tebaldi e operatori commerciali della Galleria e del centro (con Associazione “Salotto di Milano”- Confcommercio Milano). Per tutto il periodo nei negozi saranno in mostra fotografie, libri, riviste, cimeli, locandine, mentre nei locali e ristoranti si potranno degustare appositi menu, dolci e cocktail ispirati al grande soprano.”. “Ci piace ricordare - concludono gli assessori del Comune di Milano - che quando la Tebaldi  tornava a Milano dopo i trionfi a Napoli o a New York, amava ripercorrere quelli che per lei erano i 'luoghi del cuore' della nostra città, come i giardini della Guastalla, la chiesa dei Barnabiti dove la domenica si recava a Messa o le rare uscite con amici nei ristoranti storici milanesi, “Siamo consci dello scarso peso che il mondo dà alla parola memoria. Con la ’Passeggiata’ – spiega Giovanna Colombo, presidente del Comitato Renata Tebaldi - vogliamo contribuire a rinnovare il grande sodalizio che vi è stato tra Renata Tebaldi e Milano. Desideriamo ringraziare il Comune e gli operatori commerciali per la preziosa collaborazione. Renata Tebaldi è una milanese d’adozione  a tutti gli effetti: nel 1983 il Comune di Milano l’ha annoverata tra ‘Le persone che hanno fatto grande Milano’, a Lei è intitolato un giardino di piazza Nicolò Tommaseo. Vi sono luoghi cittadini che ha  frequentato legati a bellissimi ricordi come il Teatro Manzoni che la vide protagonista in un concerto nel 1957 dopo anni di assenza dall’Italia e da Milano: con i fan che, con entusiasmo,’spinsero’ la sua auto fino alla Scala”.Gli esercizi commerciali della Galleria – afferma Rossana Galli, presidente dell’Associazione “Salotto di Milano” (Confcommercio Milano) partecipano con convinzione a un’iniziativa che ben si connota con il ruolo della Galleria come cuore di Milano a due passi dalla Scala. Vi è attenzione alla musica, alla cultura e confidiamo che quest’iniziativa possa suscitare interesse ed accrescere l’attrattiva” Queste iniziative proseguiranno anche in dicembre. Avremo modo di riparlarne. CARLO MOLA

Piero Bestetti
Oggi che la carta stampata sta ricevendo una scossa che la porterà sicuramente ed una revisione ed a un ripensamento è anche il momento di mostre e raccolte che ci fanno meditare  e misurare. Allora ecco in mostra il giornalismo illustrato di Piero Bestetti Al Castello Sforzesco fino al 7 dicembre. La mostra racconta vent'anni di carta stampata per immagini  a Milano, - E’ stata inaugurata martedì 21 ottobre, con ingresso aperto al pubblico, la rassegna “Il giornalismo illustrato di Pietro Bestetti (1977-2000) ”, allestita nella Sala del Tesoro del Castello Sforzesco dal 22 ottobre al 7 dicembre 2014. La rassegna, realizzata dal Comune di Milano (Direzione Cultura – Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici) - Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, è compresa nel programma delle iniziative promosse per Bookcity 2014 (BOOKCITY MILANO è un’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dal Comitato Promotore “Fondazione Rizzoli Corriere della Sera”, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si sono abbinati la Camera di Commercio di Milano e l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani). Bookcity e la Città: nel 2012 il Comitato Promotore e l’Assessorato alla Cultura hanno rivolto agli editori italiani una iniziativa per realizzare un evento partecipato tra tutti i protagonisti del sistema editoriale, con l’obiettivo di porre al fulcro della questione  una serie di episodi sparsi sul territorio urbano: il libro, la lettura e i lettori, come moventi e protagonisti dell’identità della città e delle sue modificazioni nella storia passata, presente e futura. La mostra è curata da Giovanna Mori, conservatore della Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” e  da Pietro Bestetti che ha recentemente donato alla Raccolta Bertarelli un nucleo di oltre 300 opere: tavole preparatorie, disegni e copertine, da lui illustrate per testate giornalistiche, tra cui la rivista settimanale “Il Mondo” alla quale egli collaborò per più di 20 anni, e per case editrici italiane ed estere. La mostra dunque, grazie alla donazione che ha permesso di arricchire significativamente il patrimonio dell’Istituto, è un’occasione senza eguali per ripercorrere i periodi basilari della fertile produzione artistica di Pietro Bestetti."Milano è capace di raccontare se stessa e la storia del pensiero e della creatività italiana in molti diversi modi - ha commentato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Il Castello Sforzesco è uno scrigno che cela non solo tesori del passato, ma anche (a volte insospettabili) testimonianze della creatività moderna e contemporanea. Come questa mostra di Bestetti, che è in grado di documentare il presente attraverso lo sguardo attento di chi ha usato il proprio talento creativo per riflettere sulla propria attualità e poi comunicarla agli altri filtrata dalla propria sensibilità: un processo di sintesi capace di rendere più accessibile la conoscenza grazie al tratto semplice di un disegno. Ed anche grazie a questo modo di fare giornalismo che Milano è diventata la capitale italiana della lettura e dell'editoria".Pietro Bestetti, nato a Mantova nel 1943, frequenta la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco; nel suo durevole lavoro artistico ha lavorato e creato per diverse testate italiane ed estere tra cui “La Repubblica”, “L’Espresso”, “Graphis”, “The New York Times”. La rassegna mostra 100 disegni eseguiti tra il 1977 e il 2000 per la rivista di economia e politica “Il Mondo”, inoltre disegni preparatori e copertine che testimoniano la personalità dell’artista. Il settimanale, fondato nel 1949 da Gianni Mazzocchi e diretto da Mario Pannunzio, si presentava come un periodico di cultura laica, anticonformista e indipendente; nel 1969 venne acquisito da Rizzoli e, sotto la direzione di Paolo Panerai, assunse un taglio più economico-politico sul modello del periodico “The Economist”. Stile peculiare dei disegni di Bestetti è l’analisi, attraverso un’esteriore semplicità tecnica, della circostanza sociale ed economica italiana ed internazionale. Il suo modus operandi è contrassegnato da un’impronta grafica limpida ed opportuna con l’aiuto anche di colori leggeri e  di collages. Sono ancora lì a proporci momenti di meditazione quasi dialoganti con il  momento che stiamo attraversando. Il catalogo della mostra é edito da Silvana Editoriale . CARLO MOLA
 
Cineteca
Abbiamo scritto in questi giorni sulla pagina  cartacea e sulla rivoluzione che sta avvenendo in questo campo e della mostra di Bestetti al Castello Sforzesco. Anche il cinema sta attraversando un momento di particolari cambiamenti, forse meno della carta stampata.  Anche l’analisi e lo studio di vecchi film sta cambiando.  Alcuni film del passato giudicati capolavori rimangono tali. Invece altri  risultano datati e persino noiosi. Altri invece che erano giudicati film “spazzatura”, rivisti con gli occhi di oggi scoprono  e rivelano aspetti e momenti nuovi da rivalutare.  Questo è un fenomeno di cui risente tutta l’opera dell’uomo specialmente in arte. Ma soprattutto il cinema e la fotografia. Se ne fa carico il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Cineteca Nazionale in Italia. Punti fermi per questi lavori di recupero di studio. La Conferenza Internazionale REGULATION: AN INDUSTRY AT A CROSSROADS, organizzata dal MiBACT-DG Cinema (Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, noto anche con l'acronimo MiBACT, è il dicastero del Governo Italiano preposto alla tutela della cultura, dello spettacolo, e alla ... Wikipedia Anno di fondazione: 1974). E’ indicativo e da segnalare questa conferenza internazionale che si   aprirà con un filmato inedito con Peppino De Filippo, ritrovato e restaurato dalla Cineteca Nazionale. Il filmato, del 1951 - regia: Giaci Mondaini, fotografia: Gianni Di Venanzo. Girato al Centro Sperimentale di Cinematografia è antesignano, già nel 1951, con sottigliezza e elasticità  dell’idea  dell'Unione Europea. La Cineteca Nazionale presenta, il 23 ottobre all'Auditorium Parco della Musica,  Partire è un po' morire, film inedito nella versione integrale (1951), interpretato da Peppino De Filippo, regia di Giacinto Mondaini, fotografia di Gianni Di Venanzo. Ritrovato da poco e restaurato dalla Cineteca Nazionale aprirà la mattinata della Conferenza internazionale REGULATION: AN INDUSTRY AT A CROSSROADS, organizzata dal MiBACT-DG Cinema tra le attività della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea. E' l'anno 2001, una presentatrice da un televisore annuncia la trasmissione di un film spassoso di cinquanta anni prima, quando viaggiare anche per l’Europa non era facile come oggi. Si vedono un uomo (PEPPINO DE FILIPPO) e una donna (MARGIT SEEBER) spostarsi  da un ufficio all'altro per avere, lui, il passaporto e, lei, la licenza di matrimonio. Alla fine, dopo innumerevoli avventure burocratiche fino al posto di frontiera, i due decidono di non viaggiare in paesi stranieri  e di andare a vivere insieme su un albero, sperando  che un giorno, guardando  agli Stati Uniti d'America, vengano creati gli Stati Uniti d'Europa. Il film appartiene al Fondo della famiglia Iannotta, depositato nel 2013 presso la Cineteca Nazionale, in cui si stanno scoprendo numerose rarità. Parte del film, o forse tutto, è girato all'interno e all'esterno del CSC. Il restauro in digitale 4k è stato effettuato partendo dai negativi originali scena e colonna conservati presso gli archivi della CN. Ed ora qualche chiarimento sul regista Giacinto Mondaini detto Giaci (1903-1979), è stato pittore, disegnatore, umorista, sceneggiatore e scrittore. Ha collaborato con mitiche riviste come Il corriere dei piccoli, Il giornalino della domenica, Candido, e soprattutto con Il Bertoldo. Da un suo racconto è stato tratto il film Darò un milione (1935) di Mario Camerini.  Giaci  Mondaini era il padre della brava Sandra Mondaini. CARLO MOLA

Thomas Piketty
Ormai non c’è angolo d’Italia che non parli di questo. Fra intellettuali e gente che legge. Ma che dico! non c’è angolo d’Europa e degli States. Stiamo parlando di Thomas Piketty. Thomas Piketty è autore del best seller internazionale Le Capital au XXIe siècle (2013). Oltre mezzo milione di copie vendute negli Stati Uniti, duecentomila in Francia e circa quarantamila in Italia e tutto questo in meno di due mesi. Piketty riprende in questo volume, irto di tabelle e formule,  gli argomenti dei suoi studi sulla concentrazione e sulla distribuzione della ricchezza negli ultimi 250 anni. Nel libro propugna la teoria secondo che, nei paesi sviluppati, il tasso di rendimento del capitale è stato ovunque maggiore del tasso di crescita economica, una situazione che, secondo la sua opinione, produrrà in futuro  un aumento della diseguaglianza in termini di ricchezza e nei tragitti di disponibilità di beni e servizi. Per fronteggiare questa difficoltà Piketty suggerisce di attuare una redistribuzione della ricchezza attraverso una tassa globale sulla ricchezza. In "Il capitale nel XXI secolo", Thomas Piketty sviscera una raccolta unica di dati da venti paesi, risalendo fino al XVIII secolo, per scoperchiare le vie della nostra realtà socio economica ed i suoi traguardi. Nascerà un nuovo dibattito sulla ricchezza e la relativa ineguaglianza. Un accenno di  Piketty alle drammatiche profezie di Karl Marx non avvenute a causa della recente crescita economica e l’espansione del sapere. Ma non abbiamo ancora  risolto il problema della diseguaglianza. Ed ora una conoscenza maggiore di Piketty come ce lo parmette un articolo. Piketty è nato nel 1971 a Clichy, un noto  sobborgo di Parigi. Ha studiato all’École Normale Supérieure (ENS) dove ha studiato matematica ed economia. A 22 anni Piketty conseguì il dottorato di ricerca con una tesi sulla redistribuzione del reddito scritta alla alla London School of Economics sotto la supervisione di Roger Guesnerie, un grande economista francese, un maestro.  Ottenuto il dottorato, Piketty ha insegnato, dal 1993 al 1995, come assistant professor al Dipartimento di economia del Massachusetts Institute of Technology. Ancora numerosi ed alti incarichi. Nel 2002, Piketty ha vinto il Prix du meilleur jeune économiste de France (Premio per il miglior giovane economista francese) e, secondo l'elenco fornito l'11 novembre 2003, è membro del comitato scientifico dell'associazione À gauche, en Europe, fondata dal Michel  Rocard e Dominique Strauss-Kahn.Nel 2006 Piketty è diventato il primo preside della École d'économie de Paris che egli stesso ha contribuito a fondare. In politica attiva  dopo poco tempo ha lasciato il ruolo di consigliere economico della candidata socialista alle elezioni presidenziali in Francia del 2007 Ségolène Royal.  Inoltre Piketty è opinionista del quotidiano francese Libération e occasionalmente scrive per Le Monde. Nell'aprile del 2012, insieme a 42 colleghi, Piketty ha firmato una lettera aperta in sostegno di François Hollande, candidato socialista alle elezioni presidenziali francesi, che risultò poi vincente, nel maggio successivo. I suoi studi si centrano sui temi delle diseguaglianze di reddito e ricchezza. Dirige la École des hautes études en sciences sociale (EHESS) ed è professore all’École d'économie de Paris.  CARLO MOLA

Genova, Scienza
Scriviamo e indichiamo con gioia e tanta speranza questa grande iniziativa della grande Genova. La Genova che vuole rialzare la testa ed essere con noi nel risveglio. E’ stato scritto “Genova riparte dalla scienza. Il Festival della Scienza torna a far brillare la città di Genova per il dodicesimo anno consecutivo, con un programma che si distingue per la varietà e la qualità degli ospiti italiani e stranieri, per l’adesione di tutti i principali istituti di ricerca nazionali e per uno sguardo che sempre più si orienta verso due orizzonti strategici decisivi per il futuro: la valorizzazione dei giovani e la collaborazione internazionale, nell’ottica di sviluppo di un ponte tra le eccellenze italiane e le più vivaci realtà del mondo.”

In programma nel capoluogo ligure dal 24 ottobre, al 2 novembre, l’edizione del 2014 ha avuto come direzione il TEMPO.  Ed ancora è stato scritto”C’è un tempo proprietà della coscienza, che definisce presente, passato e futuro, e un tempo della scienza, successione di istanti e simultaneità, che non trascorre, ma semplicemente è. Il tempo è talmente evidente da essere materia quotidiana sia dello scienziato che del filosofo: entrambi non hanno ancora raggiunto risposte definitive sulla sua natura. Agostino del tempo diceva: “Cos’è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so”. Principio di ogni pensiero filosofico, il tempo è al centro di tutte le religioni del mondo. In quanto grandezza misurabile è divenuto parte della scienza con Galileo e Newton: dopo Einstein è divenuto argomento a sé. Le implicazioni della teoria della relatività ci hanno restituito un tempo elastico, dilatato dal moto e dalla gravitazione, che scorre non più uniforme, che forse può addirittura essere viaggiato. Tuttavia, per noi che viviamo a velocità quotidiane, lontane da quelle folli e relativistiche, il tempo è quello scandito dalle stagioni e dagli anni, dai frutti della terra e dai raccolti, dai meccanismi biologici che si mantengono sincroni al ciclo naturale dei giorni e delle notti, dall’accumularsi della memoria e delle esperienze. Abbiamo calendari e orologi meravigliosi, pronipoti di clessidre e meridiane, che ticchettano il tempo degli atomi, computando le frazioni più intime del secondo. Ascoltiamo tempi musicali; crediamo che il tempo abbia un valore, possa essere scambiato, impiegato, rubato, perduto. In definitiva, con tutte le accezioni che ha conquistato, il tempo è trasversale ed eternamente moderno: ecco perché l’abbiamo scelto come tema per questa edizione del nostro Festival, che ospita quest’anno la Francia, celebrando la sua straordinaria tradizione scientifica e l’impegno che esprime con costanza nel sostenere la ricerca. Mostre scientifiche, artistiche e interattive, laboratori, exhibit, conferenze, incontri, tavole rotonde, eventi speciali: la consueta grammatica con cui intendiamo rendere la scienza accessibile a tutti, traducendola in un linguaggio semplice, attraente, coinvolgente”. Pensato e programmato dall’Associazione Festival della Scienza, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il sostegno di Regione Liguria,  CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e la partnership di Telecom Italia, come da consuetudine il Festival associa un qualificato programma di conferenze, incontri, tavole rotonde e occasioni divulgative con laboratori, mostre, workshop ed exhibit interattivi protagonista il pubblico. E’ stata inaugurata dal Premio Nobel per la Fisica e Direttore del Collège de France Serge Haroche, con la presenza di ospiti internazionali, tra cui il matematico e presidente dell’European Research Council Jean-Pierre Bourguignon, il fisico Carlo Rovelli, il presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica Massimo Inguscio, il giornalista David Quammen. Il Festival della Scienza partecipa quest’anno a Libriamoci, tre giornate dedicate alla lettura a voce alta nelle scuole (29, 30 e 31 ottobre 2014) promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) - con il Centro per il libro e la lettura – e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) con la Direzione Generale per lo studente. In programma il 31 ottobre a Genova un tour de force di letture orientate al mondo della scienza e dintorni.

Dalla sede di Palazzo Ducale al Porto Antico, per dieci giorni Genova si converte nella capitale europea della scienza, con appuntamenti distribuiti in numerosi luoghi cittadini   sono ben cinquantotto le sedi  (strabiliante 58!!) fino a Nervi, dove la scienza si accoppia all’arte delle collezioni civiche, e alla  botanica dei parchi.

A Genova si vola  teoricamente con i laboratori ed  simulatori di volo esposti dall’Aeronautica Militare, si gioca con il maxi cruciverba Mangiaparole a cura di Focus Junior ed Expo Milano 2015, con il rinforzo dei maggiori enti scientifici nazionali,  come CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche ai nuovi sociIIT – Istituto Italiano di Tecnologia e INRIM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica. Efficace la partecipazione della Fondazione Bruno Kessler e di INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ormai un benemerito del festival. Paese ospite del 2014 è la Francia (protagonista di conferenze, mostre ed eventi), mentre il programma è accresciuto da ulteriori collaborazioni, come quella con la Commissione europea che porta a Genova lo European Space Expo.

E poi  “Futuro Prossimo”, realizzato in collaborazione con la Commissione europea – Rappresentanza in Italia, Ufficio di Milano, grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, e in partnership con Finmeccanica, ERG, Poste Italiane, Snam, Intesa Sanpaolo.

“Un progetto si compone di due format dedicati agli studenti eccellenti e agli insegnanti di tutta Italia. Nuove prospettive per immaginare il proprio domani (27 ottobre-1 novembre) è stato il percorso di orientamento rivolto a 130 ragazzi, ospiti dell’Associazione del Festival della Scienza, che coopera ad guidare le loro preferenze negli studi e nell’ambito professionale ponte di dialogo con professionisti dei più diversi settori produttivi.

Nuove prospettive per immaginare la scuola di domani (24-26 ottobre), dedicato ai docenti, è stato concepito per offrire loro la possibilità di entrare in contatto con studiosi di alto profilo scientifico, per condividere i risultati di ricerche importanti e attuali e per permettere loro di partecipare a momenti di condivisione di esperienze significative, realizzate in Italia e all’estero. Il progetto si inserisce nell’ambito di Studio Ergo Lavoro, iniziativa avviata da McKinsey&Company lo scorso gennaio 2014 con l’obiettivo di facilitare i processi di transizione tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro.

Ospiti Enrico Morando, il Viceministro all’economia e alle finanze, Anna Maria Aiello, Professore di Psicologia a Roma 1 e Presidente INVALSI, Andrea Bairati, Responsabile Politiche Territoriali, Innovazione e Education, Confindustria, Stefania Bandini, professoressa Complex Systems & Artificial Intelligence Research Center, Università di Milano-Bicocca, Gherardo Colombo, fondatore dell’associazione “Sulle Regole”, Premio Cultura della Pace 2008, Yossi Erlan Direttore Technology in Education Unit di Tell Aviv, Christian Greco, Direttore Museo Egizio di Torino, Laurent Ledoux, Direttore Generale del Ministero Belga della Mobilità, Direttore dell’Associazione Philoma “Filosofia e Management”, Gian Battista Mantelli, Amministratore delegato di Vechi, Carlo Ossola, Professore al Collège de France, Professore all’Università della Svizzera Italiana, Paolo Petralia e Silvio Del Buono,rispettivamente Direttore generale e Direttore Sanitario dell’ Istituto Gaslini di Genova, Fabrizio Spada, Fabrizio Spada, Direttore della Rappresentanza in Italia, Ufficio di Milano,Sebastiano Suraci, Direttore Generale di ERG Renew Operations & Maintenance, Maurizio Viroli, Professore Emerito di Teoria Politica a Princeton, Professore all’Università di Austin (Texas) e all’Università della Svizzera Italiana”.

“Compagnia di San Paolo è protagonista del Festival della Scienza 2014 con una ricca e articolata programmazione anche grazie al contributo dei suoi Enti Strumentali: Il sentiero turistico Marittime-Mercantour a cura di SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione, gioco-laboratorio rivolto ai bambini delle scuole elementari; Il sogno di Linneo – Studiare l’evoluzione al tempo dei computer a cura di HuGeF-Human Genetics Foundation Torino, simulazione di analisi bioinformatiche su dati genetici rivolta a ragazzi e adulti; gli esercizi di “terapia ludica” realizzati attraverso il sensore Microsoft Kinect del Progetto Rekover a cura di ISMB-Istituto Superiore Mario Boella, rivolto a un pubblico di tutte le età; Il laboratorio Domande in viaggio: un autobus arricchito di esperienze ed exhibit sul movimento a cura di Xkè? Il laboratorio della curiosità, rivolto ai bambini delle scuole elementari e medie.

Telecom Italia, Partner Fondatore del Festival, sostiene l’avvio di Eduscienza, un progetto didattico innovativo pensato per il pubblico più giovane grazie al quale i protagonisti del Festival, con il linguaggio fresco e diretto degli short-video, rispondono ai quesiti sugli infiniti legami tra scienza e tempo. Telecom Italia promuove inoltre il progetto ScienzainWeb – una selezione di contenuti di alto profilo del Festival trasmessi in streaming live e on demand sutelecomitalia.com/scienzainweb, con la possibilità di commentarli utilizzando l’hashtag #oradiscienze – e appuntamento speciale con ITALIAX10: un format ideato da Telecom Italia per far emergere i talenti italiani, promuovendo esempi virtuosi del Paese reale. 10 protagonisti in ambito scientifico-tecnologico, selezionati per aver tradotto le proprie ricerche in concrete idee di business hanno avuto a disposizione 7 minuti ciascuno per esporre il proprio lavoro e 3 minuti per rispondere alle domande raccolte dal pubblico della rete attraverso l’hashtag #ITALIAX10. L’evento, in agenda il 25 ottobre, era moderato dal direttore di “Le Scienze” Marco Cattaneo e trasmesso anche in streaming live e on demand su telecomitalia.com/italiax10.

Il Gruppo Finmeccanica ha partecipato al Festival della Scienza attraverso numerosi interventi nell’articolato programma. Quattro conferenze che hanno interessato temi diversi, dalla robotica fino all’esplorazione spaziale, con, tra i protagonisti, rappresentanti di Thales Alenia Space, Selex Electronic Systems e Telespazio, e, infine, la partecipazione a Futuro Prossimo”.

Questa notizia ci fa completamente appassionati di un evento straordinario per la Superba. La Dominante. CARLO MOLA
 

Cultura e spettacoli