I Diritti della persona (maschio/femmina…o transgeder?)

E’ cominciato il dibattito in Senato sulla “Famiglia” Day o Arcobaleno, seguendo il documento Cirinnà che propone di risolvere l’annosa questione se la famiglia deve essere considerata solo quella composta da papà mamma e figli, oppure questo termine potrà essere usato anche da Famiglie omosessuali. Ci sarà da tenere il cuore sotto tono, perché la questione è piuttosto tragica se si pensa ai due che stanno insieme oppure che vogliono adottare e crescere un bambino. Certamente, nessuno potrà negare ad ogni essere umano di avere diritto ad essere considerato dallo Stato democratico in cui vive uguale agli altri cittadini e di usare la sua sessualità senza ledere quella degli altri. Sarà una lunga e penosa “battaglia” di idee, suggerimenti, proposte che- speriamo- alla fine produrranno una legge civile. Tenendo presente quello che pensano della sessualità anche gli altri popoli tra cui quello più severo verso il sesso sembra proprio l’islamico, tanto che a Doha dove era stato proiettato il film di Tom Hooper, “The Danish Girl” presentato alla 72.ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, le proteste di molti cittadini hanno indotto il Governo del Quatar a dichiararlo proibito e bandito da questo Stato per essere depravato moralmente.

Che cosa è un transgender
Generalmente, si indica con questo termine, una persona nella fase di transizione dal sesso biologico al sesso opposto. Il transgenderismo sostiene che l'identità di genere di una persona non è una realtà duale "maschio/femmina", ma un continuum di identità ai cui estremi vi sono i concetti di "maschio" e "femmina". Nella terminologia psicologica, psichiatrica, endocrinologica e legale il termine "transgender" viene utilizzato in termini semplificativi per indicare una persona transessuale non operata ai genitali.
Il film : The Danish Girl
Questo film  applaudito tantissimo, tanto che molti credevano che venisse premiato almeno con la Coppa Volpi al maschile, per la straordinaria interpretazione di Eddie Redmayne, narra la storia vera di Lili Elbe, il primo trans della storia, che  è basata sul romanzo “Danish Girl” del 2000 scritto da David Ebershoff e racconta di come Einar Wegener, un pittore di discreto successo a Copenhagen e sposato con la moglie Gerda, abbia scoperto di essere una donna nel corpo di un uomo.
La pellicola ci racconta la vicenda nella sua completa intimità, facendo rivivere i torturanti conflitti interiori di Einar, che non riusciva ad accettare questo lato nascosto di lui. L’amore della moglie è toccante e supera anche queste difficoltà permettendo all’uomo di realizzare il suo desiderio di scoprire se stesso. Nella società di fine ottocento chi viveva la condizione di Einar veniva bollato come schizofrenico dai medici e la disperata ricerca della coppia di qualcuno in grado di aiutarlo li ha portati a sperimentare la prima operazione della storia per diventare donna. I momenti dell’accettazione della sua condizione sono i più intensi e drammatici della pellicola, per la straordinaria interpretazione di Eddie Redmayne che esce fuori in modo prorompente.
La bellezza del film non è soltanto nel talento dei due protagonisti, ma anche nello splendido contorno in cui danno sfoggio delle loro abilità recitative (sia Einar che Gerda: il film è stato girato a Copenhaghen in delle location splendide, con costumi che permettono di rivivere appieno il periodo storico della vicenda e musiche che trasmettono le emozioni provate da Einar/Lili).
Questo biopic storico contribuisce ad aprire lo scenario sul mondo transgender sotto una luce diversa, esattamente come accaduto in passato con l’omosessualità. La difficoltà maggiore di una simile operazione è cercare di raccontare una sessualità diversa dalla propria, ma Redmayne si è dimostrato davvero preparato ed è riuscito a entrare pienamente nella parte. Semplicità, delicatezza, raffinatezza e intensità sono i quattro aggettivi con cui etichettare “The Danish Girl. L’attore con il volto da eterno adolescente è esploso a 32 anni e sembra aver finalmente trovato i ruoli che meglio gli permettono di esprimere le proprie qualità, per la gioia degli amanti della settima arte. Noi speriamo- sinceramente- che aiuti a capire quanto si soffre a non essere definito nel proprio sesso e di permettere alla Legge a alla Medicina, di dare una mano amichevole ai transgender. Senza grida ed isterismi nel Parlamento italiano.

Maria de falco Marotta (coll. Antonio, Elisa, Enrico)
Cultura e spettacoli