Sondrio Festival

Con i profondi silenzi di un tesoro naturale a tremila metri, nel mezzo delle Alpi italiane, dove 100 anni fa esplodeva la Guerra e ora si parla di Pace, attraverso culture, racconti e vite che si intrecciano, nuove passioni e attività che emergono mescolandosi alla poesia che l'alta quota ispira, il film/documentario "Stelvio. Crocevia della pace" del regista e produttore Alessandro Melazzini ha aperto ieri la prima vera giornata del Sondrio Festival. Girato con il sostegno della Banca Popolare di Sondrio (Prima al Trento film festival 2014 e numerose altre presenze su palcoscenici nazionali e internazionali tra cui, ad esempio, il DOK.fest München, il World Mountain Documentary Festival di Qinghai in Cina e il Jahorina Film Festival), racconta un luogo, lo Stelvio, appunto, traboccante di contenuti. Incredibile per le immacolate distese di neve, per la storia e le storie che racchiude, per gli eventi che ospita e per il valore ingegneristico della sua strada. Enorme patrimonio antropologico oltre che naturale, nonchè scorcio spettacolare di Valtellina, spesso sconosciuto "in casa", che lo sguardo attento dell'autore contribuisce a far riscoprire.

Sempre di bellezza e valorizzazione si è parlato la sera attraverso le 400 stupende immagini (selezionate tra le migliaia pervenute) della Multivisione "Per le Alpi" realizzata da Alparc, Rete delle Aree Protette Alpine. Creata dal Ministero francese per riunire le centinaia di aree protette sulle Alpi, dalla Francia alla Slovenia e trasformata, l'anno passato, in organizzazione, Alparc ha come obiettivo il "fare rete per proteggere una natura che confini non ne conosce", come ha sottolineato il presidente Michael Vogel. Stupirsi e riflettere, ricetta vincente del Festival che è proseguito con le pillole videoregistrate di Jacopo Fo e i documentari in concorso GUADALQUIVIR – IL GRANDE FIUME di Joaquin Gutiérrez Acha, con la storia di una volpe che, percorrendo il grande corso d'acqua, ne fa scoprire la straordinaria biodiversità e AUSTRALIA SELVAGGIA – LA FORESTA DEI KOALA di Thoralf Grospitz e Jens Westphalen, con i suoi marsupiali e le più strane ed originali specie come l'ornitorinco o l'uccello lira, in grado di imitare qualsiasi suono o rumore, persino la voce umana.

Assaggi di natura che proseguono oggi con il documentario fuori concorso verso Expo (in lingua originale) GOD SAVE THE GREEN di Michele Mellara e Alessandro Rossi, il cortometraggio fuori concorso VIGIA di Marcel Barelli e, alle 20.30, i "salotti letterari" con la Serata Secam, relatore Fabio Roggiolani, seguita dai documentari in concorso: I SEGRETI DEI BOMBI di Kurt Mündl, ORGOGLIO di Roshan Patel  e IL TEMPIO DELLE FENICI di Francois De Riberolles.

Domani, mercoledì 8, alle 15 è in programma il documentario verso Expo (in lingua originale) CAROUSEL OF LIFE – THE TRADITIONAL ORCHARD di Annette e Klaus Scheurich sui i frutteti, vero e proprio paradiso alle porte delle città e giostra di vita senza inizio o fine. Alle 16.30, la replica delle proiezioni della sera precedente, alle 18.15 i documentario fuori concorso GAREF, LE ULTIME PIETRE DELLA VAL DI PAI di Luca Ruffoni che racconta la storia di Pedesina, il più piccolo comune italiano per numero di abitanti. Lo spopolamento, la mancanza di attività lavorative, l’apparente degrado diffuso e l’abbandono del territorio montano, si contrappongono ad una realtà fatta di difficoltà e sacrifici dei pochi cittadini rimasti, volontari del territorio. Una condizione che accomuna il paese alla Linea Cadorna, opera militare della Prima Guerra Mondiale diffusa su buona parte del territorio alpino e prealpino italiano. Giornata ricca che si concluderà, alle 20.30, con l'ospite d’eccezione, SYUSY BLADY,  autrice, regista e conduttrice televisiva da "Turisti per caso", e le immancabili proiezioni in concorso ABISSI – LE ALLEANZE DELLE PROFONDITÀ di Jean-Yves Collet e NAMIBIA – IL REGNO DEL DESERTO di Mike Birkhead e Martyn Colbeck.

Camilla Martina, U.S. Festival
Cultura e spettacoli