Andiamo a Palazzo, e che palazzo, in centro di Tirano

Siamo al terminale del Patrimonio Unesco e il Palazzo Salis ne é all'altezza

Nel centro storico di Tirano, terminale della Ferrovia Retica, Patrimonio Unesco dell'Umanità un Palazzo non da vedere solo all'esterno come molti ma da visitare.
Per i numerosi visitatori che raggiungono ogni anno le note località turistiche della valle come Bormio, Livigno, S. Caterina Valfurva o la Valmalenco, Palazzo Salis è infatti tradizionale ed apprezzata sosta durante il viaggio in Alta Valle. Facilmente raggiungibile da Milano, è collegata a St. Moritz e all'Engadina con il suggestivo trenino rosso della Ferrovia Retica che sale agli oltre 2000 metri del Passo del Bernina.

Il  PALAZZO
Da sempre di proprietà della famiglia Salis, che ne ha curato i restauri attraverso i secoli, Palazzo Salis a Tirano rappresenta oggi un patrimonio artistico e culturale straordinario. Costruito fra il 1630 e il 1690 fu dimora dei Salis governatori e podestà grigioni della Valtellina.

Si sviluppa su una struttura che presenta una facciata di stile tardo-cinquecentesco, fiancheggiata da due torri, con un portale centrale barocco realizzato su disegno dell’architetto Giacomo Barozzi detto “il Vignola”.

L'interno del palazzo è visitabile entrando  dalla corte padronale affrescata  ("Corte della Meridiana") e in seguito proseguendo con l’imponente scalone d'onore si attraversa  il salone delle feste  per accedere al circuito museale, inaugurato nel 2007, dopo quasi un ventennio di restauri. Anche ,"Il Saloncello",il cosiddetto salotto di lettura , fa parte del circuito museale.

Il salone delle feste, restaurato sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici, presenta un soffitto magnificamente affrescato con decorazioni pittoriche settecentesche attribuite al pittore Cucchi .

Altri pregevoli interventi artistici, quali ad esempio il trompe l'oeil " a chiocciola" sono di notevole interesse.

Il "Saloncello" riporta un altro interessante soffitto affrescato del '700 con prospettive architettoniche ed è adornato da una camino barocco con decorazioni in stucco raffiguranti le armi dei Salis e dei Wolkenstein.

I due saloni, così come l’intero circuito museale,  si affacciano su un'antica corte rustíca in stile cinquecentesco, denominata "Corte dei Cavalli"

IL MUSEO
E certo che la famiglia de Salicibus ebbe a passare dal Comasco in Val Bregaglia agli inizi del XII secolo e si fissò in Italia con ramo a Tirano intorno alla metà del XVII secolo, costruendo l'’imponente  palazzo di famiglia.
Dal 2007, al termine di quasi un ventennio di restauri, il palazzo ha aperto al pubblico un’'ala trasformata in museo che offre una panoramica  storica  della nobile famiglia Salis contestualizzata principalmente ai secoli XVII e XVIII, e la loro appassionante storia.  All’interno di 10 magnifiche sale decorate ad affresco e stucchi, tra cui la sala delle otto meraviglie, sala dal soffitto policromo, sala di Apollo ed Aurora, vengono esposti:
-Importanti testi e pergamene storiche che documentano l’importante storia politica dei Salis ed i rapporti  storico-culturali con i Grigion, tra cui statuti manoscritti del sevolo XVI.

-Preziosi pezzi d’arte, tra i quali  spiccano  i disegni del Caimi,alcune miniature e ritratto del Carnovali
-Numerosi oggetti preziosi di famiglia, tra cui stemmi e diploma comitale rilasciato dall’imperatore Leopoldo I d’Asburgo

La visita alla seicentesca cappella dedicata a S. Carlo Borromeo ed il giardino segreto all'’italiana completano la visita del palazzo.
Prezzo d'’ingresso euro sei; – disponibile guida per gruppi e audio guide (in molte lingue, compreso il giapponese) per singoli visitatori o per piccoli gruppi.
Informazioni visita  orario estivo (sino a ottobre):
tutti i giorni da lunedì a sabato: mattina dalle 10.30 alle 13; a giovedì a sabato anche il pomeriggio dalle 14 alle 16. Per gruppi è sempre possibile prenotare la visita guidata in altri orari. www.palazzosalis.com – mail to info@palazzosalis.com ; regina@palazzosalis.com;    cell: +39.340.0640653    

Cultura e spettacoli