ILLUMINAZIONE PUBBLICA E CRIMINALITA'

Conferenza a Teglio per capire se il buio è una delle cause dei comportamenti devianti

Di questi tempi in cui il risparmio energetico è argomento sul tavolo di ogni amministrazione comunale e nell’agenda dei Paesi europei stretti anche dalla morsa del freddo, il dibattito fra l’associazione tra l’illuminazione pubblica e la criminalità è oggetto di discussione anche a Teglio. Il costo elevato dell’energia elettrica e la necessità di trovare strategie per la riduzione degli sprechi impone scelte anche radicali che potrebbero impattare sulla quotidianità degli italiani.
Sabato 10 dicembre alle ore 16.00, infatti, la Biblioteca comunale di Teglio ha organizzato una conferenza e un dibattito con l’autore di un saggio di recente pubblicazione che indaga le (eventuali) relazioni esistenti tra fenomenologie criminali in aree urbane o suburbane e la presenza dell’illuminazione pubblica. Per i tipi Editoriale Delfino, Luca Invernizzi ha ricercato, attingendo dalla letteratura specialistica, prove statisticamente significative che giustificassero l’efficacia degli interventi di deterrenza al crimine basati sull’incremento o sul miglioramento della luce artificiale durante le ore di buio.
La presentazione si articolerà attraverso una conferenza introduttiva, con l’ausilio di grafici e immagini, volta alla comprensione delle ragioni secondo cui vi sarebbe una relazione inversa tra il tasso di criminalità e la quantità di luce che viene prodotta e diffusa nelle nostre città.
Stante la interdisciplinarità delle tematiche affrontate, l’autore discuterà con i presenti sulla matrice socio-criminologica improntata al tema della prevenzione al crimine, per fare chiarezza sui concetti di percezione di rischio di essere vittima di reati e quelli di rischio statistico concernente il verificarsi di eventi criminosi.
L’altro tema della conferenza sarà la luce artificiale che illumina le città e ormai gran parte del territorio anche quello meno antropizzato, valutandola sia dal punto di vista quantitativo e qualitativo, sia perché rappresenta la variabile indipendente degli studi che sono stati effettuati. In alcune circostanze, gli amministratori pubblici hanno infatti impiegato proprio la luce per incrementare la percezione di sicurezza e per tentare di ridurre il crimine, nonché in quanto potenziale strumento per un apprezzamento ecologico e sociale di un territorio.
Tuttavia, nel saggio, così come nella presentazione di sabato, l’autore informa che non si potrà eludere il problema riguardante il labile confine tra i genuini interventi di riqualificazione illuminotecnica e il vero e proprio “business della luce”, che determina una serie di conseguenze disastrose, non solo di carattere economico.
A proposito di ciò, gli effetti dell’inquinamento luminoso sia sulle persone, sia e soprattutto a carico dell’intero ecosistema saranno posti in evidenza, così come i danni che la luce artificiale notturna determina a scapito della ricerca scientifica e sulla cultura più in generale.
Un pomeriggio quindi all’insegna della scienza, ma anche dell’umanesimo e dell’ambiente, con un libro aperto sulle ricerche e gli impianti teorici di stampo criminalistico, sociologico e tecnico-ambientale.
L’autore anticipa che non si rivolgerà solo a coloro che si occupano di criminalità o di pubblica illuminazione, ma condenserà alcune nozioni per sollecitare spunti di riflessione anche su aspetti sociologici e ambientali intorno del risparmio energetico e la tutela dell’eco-sistema.

Note autore – Luca Invernizzi (Sondrio, 1966), libero professionista e giornalista ha collaborato con varie testate con articoli e approfondimenti in ambito scientifico. Tra le altre pubblicazioni, è co-autore del saggio L’astronomo Valtellinese Giuseppe Piazzi e la scoperta di Cerere (2001). È tra i promotori delle legislazioni volte alla tutela del cielo stellato, occupandosi anche professionalmente di illuminotecnica con specifico riferimento alle attività di energy saving. Nel 2006 l’Unione Astronomica Internazionale ha attribuito a un asteroide della fascia principale, scoperto in Italia nel 1997, il nome (47359) Invernizzi.

Titolo: Illuminazione pubblica e criminalità
Sottotitolo: La Luce come variabile indipendente per comportamenti devianti
Casa Editrice: Editoriale Delfino
Pagine: 304
Formato: 17 x 24 cm
Edizione: 1^ edizione 23 marzo 2022
Ristampe: 1^ ristampa 22 agosto 2022
Codice ISBN: 978-88-31221-59-7

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