A Chiavenna Il rigore scientifico si sposa con l’estrosità dell’arte. Evento unico

La grande Mostra: dopo Venezia e Chiavenna Monaco e Vienna

A due giorni dall’inaugurazione di Our Place in Space, in programma sabato 13 maggio, la mostra che soltanto Venezia, una delle capitali italiane dell’arte, ha ospitato, Chiavenna si sta trasformando in polo scientifico e artistico per offrire a residenti, turisti e appassionati un evento unico nel suo genere, di richiamo internazionale, che attirerà sulla cittadina di confine dal fascino antico l’interesse del mondo scientifico e artistico. E se Venezia può definirsi il posto dell’Arte, Monaco, in Germania, la prossima tappa, quello della Scienza, Chiavenna è il posto del Cielo, perfettamente in grado, quindi, di ospitare la prestigiosa mostra, come ha sottolineato la curatrice Anna Caterina Bellati, chiavennasca che ha nel cuore la sua città d’origine e le montagne. Con Antonella Nota di Esa, l’ente spaziale europeo, per il quale dirige il settore STScI (SPACE TELESCOPE SCIENCE INSTITUTE), Bellati ha curato l’esordio di Our Place in Space a Venezia, risultata una delle mostre preferite dal pubblico nel 2017 con le sue trentamila visite, e ne segue il percorso che la porterà, dopo la Valchiavenna, nel capoluogo della Baviera, a Vienna, negli Stati Uniti e in Australia. La mostra è ospitata nell’ex Convento dei Cappuccini, circondata da una città impregnata di cultura che, per oltre tre mesi, diventerà, a suo modo, spaziale, sollecitando uno sguardo diverso anche a chi ne conosce ogni angolo.
Al termine della cerimonia di inaugurazione, che avrà inizio alle ore 17.30, sarà la stessa curatrice Bellati ad accompagnare la prima visita alla mostra.

Il fascino al quale sarà difficile resistere è quello della vastità dell’Universo, ma la mostra parla degli uomini e agli uomini, fornisce risposte, più o meno definitive, alle domande che gli individui si pongono da sempre: da dove veniamo? qual è il nostro posto nell’Universo? siamo soli nello Spazio? Sarà il Telescopio Spaziale Hubble, che dal 1990, orbitando attorno alla Terra, ha compiuto innumerevoli scoperte astronomiche, a guidare il percorso di scoperta attraverso le straordinarie immagini divenute fonte di ispirazione per undici artisti che hanno realizzato dipinti, sculture e installazioni site specific.

Il rigore scientifico si sposa con l’estrosità dell’arte in una mostra che non può essere descritta a parole ma che deve essere visitata affinché ciascuno possa ricavarne una personale interpretazione. Our Place in Space, dopo l’inaugurazione di sabato 13 maggio, rimarrà aperta fino al 20 agosto 2017 e potrà essere visitata tutti i giorni, con la sola eccezione del lunedì, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è gratuito.

 

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