In dono al Comune un dipinto del compianto Elvio Mainardi

Domani, venerdì 12 agosto, alle ore 11.30 presso la stua granda di Palazzo De Simoni in Bormio si terrà la cerimonia di donazione al comune di Bormio di un dipinto del compianto Elvio Mainardi.

Il pittore, nato ad Adria (Rovigo) nel 1934 e mancato a Bologna nello scorso mese di maggio, è sempre stato
profondamente legato a Bormio, tanto da eleggerla quale residenza permanente. Nella cinquecentesca chiesa
di S. Barbara, non più utilizzata per il culto, Mainardi allestì il suo atellier dal quale uscirono moltissime
delle sue opere.
Speciale era il rapporto che legava l’artista con il paesaggio, con la natura incontaminata ricca di silenzi e di
luce, elementi che l’artista sapeva cogliere, valorizzare e reinterpretare nella propria intimità. Come
dimenticare la forza espressiva e il vigore coloristico degli atleti-sciatori sulle piste di Bormio, opere che
divennero il manifesto con il quale Bormio si presentava al mondo in occasione dei campionati del mondo di
sci alpino del 1985. La luce, elemento che Mainardi sapeva dosare e filtrare, è la cifra distintiva delle sue
opere, come nel dipinto della chiesa di S. Gallo (1984), lavoro che ritrae la chiesa insieme a contadini e
personaggi locali. Amava molto cogliere le persone che animavano il paesaggio, presenze speciali che nei
suoi dipinti rendono tutto più vivo e vitale.
Particolarmente significativo il dipinto della cappella della Santissima Trinità, realizzato nel 1993 sulla
santella di Combo, edificata per volere dell’omonima confraternita con il sostegno di varie famiglie del
luogo.
L’opera che oggi la famiglia Mainardi dona al comune di Bormio, è un dipinto di dimensioni importanti,
(mt. 2x1.50) che raffigura un momento significativo della vita bormina, quello del mercato del bestiame; la
pacatezza dell’insieme, il calore della luce che tutto permea e che evoca la canicola e i profumi di una
giornata estiva, propone uno scorcio di vita contadina ormai scomparsa che insieme allo sfondo, ricco di
dimore antiche, torri e campanili, ci fa rivivere per un attimo la Bormio che fu.
L’amministrazione comunale di cuore ringrazia la famiglia per questo dono e per l’emozione che il dipinto
potrà trasmettere agli abitanti di Bormio e alle generazioni future, in un profondo legame con l’artista che
tanto ha amato Bormio, i suoi abitanti, il suo paesaggio, la sua luce.

ll Sindaco - Silvia Cavazzi   -   L’Assessore alla cultura Paola Romerio Bonazzi

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