Miat, un mondo d'arte - XXIII edizione

184 espositori totali provenienti da 18 Paesi

La fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano (Miart), 13 -15 aprile è diretta per il secondo anno consecutivo da Alessandro Rabottini. In questa XXIII edizione, vi è un aumento della presenza di gallerie italiane e internazionali. Tra i 184 espositori totali provenienti da 18 paesi selezionati tra le moltissime gallerie internazionali, Miart è la fiera in Italia che presenta al pubblico la più ampia offerta cronologica, dell'arte dell'inizi
del secolo scorso fino alle opere delle generazioni più recenti.
Attraverso le sue molte sezioni curate, il ricco programma di premi e la grandiosa serie di talk aperti al pubblico, Miart porta ogni primavera a Milano un pubblico internazionale di collezionisti, curatori, direttori di musei, artisti, designer, appassionati d'arte e giornalisti.
E’ uno degli eventi più di richiamo della Art Week milanese, che vedrà la città animarsi di mostre, inaugurazioni e iniziative esclusive promosse dai musei, dalle fondazioni e dalle istituzioni della città.
184 gallerie per 18 paesi di 4 continenti e 60 curatori coinvolti in mostre. Dalla Gagosian alla più sperimentale Almine Rech, fino alla Andersen’s Contemporary di Copenhagen o alla Amanda Wilkinson di Londra.
La Fiera non è solo un appuntamento ormai imperdibile per gli addetti ai lavori, ma soprattutto un luogo in cui ammirare moltissime opere che vanno dai primi del Novecento a oggi. Un dialogo tra arte moderna, arte contemporanea e design da collezione – aspetto, quest’ultimo, specifico di Miart considerato che non sono molte le fiere d’arte con una sezione dedicata al design d’autore – che si sviluppa in modo omogeneo nelle sezioni in cui è divisa l’esposizione.
Established raccoglie 124 espositori che vengono divisi in Contemporary, ovvero le gallerie specializzate in arte contemporanea, e Master, quelle che propongono artisti storicizzati dai primi del ‘900 a oggi.
Emergent, presenta i nuovi nomi della scena internazionale.
Generations mette a confronto coppie d’artisti di diverse generazioni.
Decades propone un percorso diviso per decenni lungo il XX secolo, sottolineando le due vitalità di Miart, quella moderna e quella contemporanea, in un momento in cui il mercato internazionale è concentrato soprattutto sull’arte del dopoguerra.
On demand specifica una serie di opere che richiedono un’influenza reciproca, una commissione o un’attivazione umana per esistere, come installazioni, wall-paintings e performance.
Alla fine c’è Object, la parte della fiera in cui 14 gallerie presentano oggetti di design contemporaneo concepiti come pezzi in edizione limitata e dunque goduti come opere d’arte.
Similmente al contenuto espositivo, irrinunciabili i talk organizzati in collaborazione con In Between Art Film di Beatrice Bulgari, che quest’anno interesseranno più di 40 personalità di spicco del mondo della cultura tra artisti, curatori, scrittori, designer, architetti…
Ciascuno è interpellato a dibattere su “Che cosa possiamo immaginare?”.  Che valore ha l’arte oggi? È ancora un’espressione popolare o si è trasformata in un privilegio elitario dettato da motivi sociali, economici e politici, che la vietano a molti? Gli approfondimenti del tema sono diversi e- sinceramente- bisognerebbe anche chiedere” Quanto è importante per un artista partecipare a questa esposizione per guadagnare, visto che oggi gli euro valgono più di tutto e tutti?”.
Sono anche annunciate aperture e visite speciali come Matt Mullican e Eva Kot’átková presso Pirelli HangarBicocca, Torbjørn Rødland. The Touch That Made You alla Fondazione Prada Osservatorio o Teresa Morgolles al PAC.

 

 

 

 

Maria de falco Marotta
Cultura e spettacoli