LA MUSICA VIA, SPERANZA E VITA

Vero segno di speranza e di rinascita - di Nello Colombo

“Chi fermerà la musica?”, cantavano i Pooh negli anni '80.  Chi fermerà la musica? Niente e nessuno. Nemmeno questa assurda pandemia che sembra aver sospeso le sorti del mondo intero. E allora ecco che si spezzano anche le catene del lockdown, pur senza infrangere le regole, catapultandosi tra le melodie immortali di Mozart e Vivaldi  in un concerto memorabile “con” la natura. En plein air, sul lussureggiante pendio della Sassella che svetta rasserenante alle porte di Sondrio tra i verdi declivi dell'azienda agricola “La Spia” dell'imprenditore illuminato Michele Rigamonti, l'orchestra “Vivaldi”, alla spicciolata, dimora disseminata a debita distanza  all'ombra di ulivi secolari, tra massi erratici e rupi scoscese in perfetto equilibrio sul poggio digradante al piano, verdeggiante patria di vigneti sciorinati al sole di una primavera gaudiosa. Sulla “Via del Vino” nel cuore dell'antica Sassella protetta dalla Vergine salvifica, la musica come una dea bendata ha slegato i suoi sandali, ha sciolto i suoi capelli al vento e snudato le sue vesti indossando i paramenti sacri per celebrare il “primo vere” dannunziano tuffandosi tra il luteo splendore dei ranuncoli gioiosi e il bianco casto dei fiori d'acacia, del verde sprillante dei primi viticci  e il rosso purpureo del nuovo cerasus che ondeggia lieve al refolo del vento che accoglie la danza armoniosa di ninfe silvane degli archi (Elisa Scanziani, Annie Hsu e Chiara Torselli) e del flato suadente  di Isabella Casu a cui dà man forte il violino di Davide Scognamiglio,  tra folletti giocondi al cembalo sonante (Marco Cadario) e ai sistri d'argento (Ernesto Colombo), mentre il dio Pan in persona (il maestro Lorenzo Passerini che una ne fa e troppe ne pensa) si diverte folleggiando nel filare più alto preferendo il trombone al mitica “siringa”.  Mozzafiato il video realizzato a volo radente di drone dal videomaker provetto Maurizio Gusmeroli che ha saputo cogliere l'anima dell'orchestra “Vivaldi”, la prima ad essersi esibita “dal vivo” dopo il lockdown. Una pagina di storia firmata dalla Triplice Intesa del Maestro Passerini con la sua Orchestra “Vivaldi”, il suo presidente Michele Rigamonti e Gli Amici della Musica di Sondalo. Incisivo il commento della guida in capo di questa nuova spedizione musicale, il M° Passerini: “Si deve ripartire presto, con regole nuove, stringenti, ma si deve ripartire. La musica è necessità per l'uomo. E quando parlo di musica intendo tutto ciò che concerne la musica dal vivo. Torneremo a suonare all'aperto, nelle piazze. Riconquisteremo il pubblico. I musicisti non si lasciano intimorire da nulla. Ogni piastrella, ogni pezzo di suolo è palcoscenico. È forse frustrante, ma non occorre lamentarsi. Bisogna sfruttare l'attesa per studiare, per migliorare, così da essere pronti per una immediata ripartenza quando ve ne sarà l'occasione. Bisogna progettare, non abbattersi. Costruire progetti. Avere idee. Tornerà la nostra ora. E quando si potrà ripartire il pubblico dovrà sostenerci ancor più di prima, con forza. L'arte senza pubblico non ha senso di esistere. Questo strano periodo ci ha tolto sogni? La musica ci aiuterà a sognare”. Al suo fianco gli inseparabili Roberto Spagnoli e Sergio Dagasso fedeli reggitori delle fila degli Amici della Musica di Sondalo. Entusiasta per l'iniziativa l'imprenditore Michele Rigamonti che ha ospitato la compagine musicale nel suo regno incantato: “Un segno di rinascita per rivivere respirando musica. E' stato bello vedere questi musicisti lasciarsi andare, “sciogliersi” all'emozione, dimentichi delle costrizioni patite negli ultimi tempi, orgogliosi di rendere il dovuto omaggio agli eroi del mondo sanitario quotidiano attraverso il coinvolgimento del dottor Gianluca Marconi, responsabile AREU che ha messo a disposizione dei protagonisti di questa incredibile performance polo e mascherine “griffate” dall'Azienda Regionale Emergenza Urgenza”. “Dedichiamo questo video a tutte le persone che hanno lottato in prima linea contro questa emergenza, che speriamo grazie alle nostre note possa presto essere un sol ricordo”, è la testimonianza viva dei musici. Vero segno di speranza e di rinascita: gli uomini e la natura che ringraziano per questo scampolo d'azzurro in un mare profondo, grigio di tempesta.

Nello Colombo

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