SONDRIO FESTIVAL.(e uno)

SONDRIO FESTIVAL, PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI PER LA SERATA INAUGURALE LE VOCI DI MEDIASET REGALANO SORRISI E RIFLESSIONI I DOCUMENTARI EMOZIONANO Stasera secondo appuntamento, ospite d'eccezione il giornalista Toni Capuozzo
Un pubblico da grandi occasioni, il Teatro Sociale gremito per l'occasione: si è aperto ieri sera con un'inaugurazione in grade stile il  Sondrio Festival, Mostra internazionale dei documentari sui parchi, giunto alla sua 32esima edizione. Ed è iniziato un vero viaggio nel mondo alla scoperta di luoghi speciali, così come lo ha definito il direttore di Sondrio Festival, Simona Nava, vera anima della manifestazione. “I documentari ci porteranno a scoprire aree protette a livello internazionale – ha affermato -. Un viaggio bellissimo, che siamo contenti di poter fare con tutti voi. L'obiettivo prioritario del Sondrio Festival è quello di formare una coscienza ambientale, imparare a rispettare l'ambiente che ci è stato donato”. Dopo il saluto istituzionale del sindaco di Sondri, Marco Scaramellini, che si è detto certo “sarà un'edizione meravigliosa”, il presidente di Sondrio Festival e assessore a Cultura e Istruzione del Comune di Sondrio, Marcella Fratta, ha focalizzato l'attenzione sulle opportunità di crescita legate alla rassegna. “Sono molto ocntenta di vedere il teatro gremito – ha esordito – e che la natura riscuota così grande successo. I miei figli sono cresciuti con il Sondrio Festival. La nostra città grazie alla Mostra internazionale dei documentari sui parchi accoglie registi da tutto il mondo, questo ci riempie di orgoglio. Tra gli aspetti più significativi il coinvolgimento dei nostri ragazzi, di ben 11mila studenti, in laboratori molto formativi e innovativi”.
La serata inaugurale della 32esima edizione ha poi visto sul palco tre ospiti davvero d'eccezione: le “voci di Mediaset” Chicco Maggi, Raffaele Farina e Andrea Piovan, voci ufficiali rispettivamente di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. I tre attori e doppiatori hanno regalato sorrisi e riflessioni, prestando le loro splendide e molto note voci ad animali come il gufo e la civetta, recitando la poesia “Il rospo” di Victor Hugo nella traduzione di Giovanni Pascoli, e snocciolando scioglilingua, filastrocche e nonsense di Toti Scialoja, sempre con il filo conduttore degli animali e della natura.   Poi, i documentari in concorso si sono presi la scena, emozionando sin dalle prime battute. Il viaggio è iniziato dal Ruaha National Park in Tanzania, dove è ambientato “La legge dei leoni – Morte nella radura”, documentario di Owen Pruemm, prodotto in Austria. La Radura è un
paradiso nelle pianure riarse di Ruaha; qui c’è acqua tutto l’anno. Questa abbondanza favorisce strane relazioni, come quella fra una famiglia di babbuini e una di leoni che, contrariamente ai loro istinti naturali, vivono in armonia. Ma la pace nella Radura è distrutta quando arrivano per abbeverarsi migliaia di bufali, seguiti dal più grande branco di leoni del Parco Nazionale di Ruaha: il branco dei baobab. Mentre questi cacciano la mandria di bufali nella Radura, un altro branco irrompe sulla scena: sono i Njaa, un branco di nomadi, sempre all’inseguimento della mandria di bufali, pronto ad attaccare ogni leone che osa cacciare queste prede. La Radura diventa così zona di guerra.
Dai leoni a “Gli orsi della Kamchatka – Inizia la vita”, documentario di Irina Zhuravleva, prodotto in Russia, ambientato nel Santuario federale Kamchatka meridionale in  Russia, spesso definito un paradiso per gli orsi. La troupe del documentario ha passato sette mesi qui per osservare e filmare i segreti della vita quotidiana dei cuccioli d’orso nel loro primo anno di vita. La musica, i suoni dell’ambiente e l’assenza di voci umane nel documentario permettono allo spettatore di immergersi nella bellezza della natura selvaggia, fra vulcani, fiumi e animali selvatici, e di capire che esistono degli importanti confini oltre i quali l’uomo non dovrebbe interferire.
I documentari verranno proiettati nuovamente, in replica, oggi alle 16.30. Stasera alle 20.30, nell'ambito de “Le conversazioni di Sondrio Festival”, verrà presentato il cortometraggio #Ri-cantieri a cura di Più Segni Positivi. Poi, in programma l'incontro con un altro ospite d'eccezione, il giornalista Toni Capuozzo, inviato speciale , in particolare di guerra, per le testate giornalistiche del gruppo editoriale Mediaset. Vicedirettore del TG5 fino al 2013, dal 2001 cura e conduce “Terra!”, settimanale del TG5 per dieci anni e poi in onda su Retequattro. Ha tenuto inoltre, su Tgcom24, la rubrica “Mezzi Toni”.
La serata proseguirà con la proiezione di due documentari in concorso.
LA MERAVIGLIOSA VITA DELLE FARFALLE (Sex, Lies and Butterflies) di Ann Johnson Prum – Produzione: Terra Mater Factual Studios in coproduzione con Thirteen Productions LLC in associazione con WNET e PBS – Austria 2017 - Durata: 50 min. - Area trattata: Ecuador, Marocco, Mozambico, Perù, U.S.A.
Le farfalle volano sul nostro pianeta da oltre 130 milioni di anni e oggi se ne contano circa 20.000 specie diverse. Ora la nostra attenzione è concentrata sui loro affascinanti stadi di vita: dall’uovo al bruco e alla crisalide, fino alla sviluppo della creatura alata. Il documentario segue la loro vita, evidenziando le sorprendenti tecniche di sopravvivenza e le ricerche che svelano i segreti del loro
mondo, cambiando per sempre la nostra visione di queste fantastiche e delicate creature.
IL GRANDE FIUME HIMALAYANO – DALLE SORGENTI ALLE GOLE (Sky River of the Himalayas – From the Source to the Gorge) di Klaus Feichtenberger – Produzione: PRE TV – Austria 2017 – Durata: 53 min. - Area trattata: Nepal, Tibet
Fra le sorgenti del Brahmaputra e il suo canyon, lungo le principali creste himalayane, si trova forse il paesaggio più dinamico del mondo. La collisione tuttora in corso fra due continenti originariamente divisi, India e Asia, ha creato sia l’Himalaya che il suo sistema fluviale. Gli altopiani vicini a questi fiumi sono spesso nascosti alla vista e costituiscono l’habitat di animali e piante che si sono adattati alle condizioni estreme delle alte quote e delle basse temperature.

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