SONDRIO FESTIVAL e quattro

TUTTO PRONTO PER IL SECONDO WEEK-END DI SONDRIO FESTIVAL OSPITE D'ECCEZIONE LA FREE CLIMBER IRANIANA NASIM ESHQI In programma anche la presentazione della prima monografia dedicata al valtellinese Alfredo Corti
Si sta per aprire il secondo lungo week end della 32esima edizione del Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi che, ormai dall'anno scorso, è entrata a far parte dell'Iamf, la “International alliance for mountain film”, vale a dire l'associazione internazionale costituita dai più grandi festival al mondo dedicati alla promozione della cinematografia della montagna. Un “club” decisamente ristretto, che conta solo 23 realtà in tutto il mondo, in rappresentanza dei cinque continenti e di 17 Paesi: fra i componenti dell'Iamf, i festival di Banff (Canada), Graz (Austria), Autrans e Les Diablerets (Francia), Dundee (Gran Bretagna), Ushuaia (Argentina), Wanaka (Nuova Zelanda), Kathmandu (Nepal) e proprio il Sondrio Festival. L'Alliance riunisce i più prestigiosi operatori del settore  e negli anni si è accreditata come punto di riferimento per coloro che producono, promuovono e conservano la filmografia della montagna, con il coordinamento del Museo della Montagna di Torino. All'interno si è costituito un terzetto tricolore: dell'Iamf fanno parte Cervino CineMountain e il Trento Film Festival, una realtà con cui negli ultimi anni la Midop ha costruito un'amicizia sempre più stretta. Già da qualche edizione, infatti, il film vincitore di ciascuna rassegna è ospite dell'altra, con una proiezione speciale.
E domani in programma una nuova serata da incorniciare, con un'ospite davvero d'eccezione e due nuovi documentari a concorso. Nell'ambito delle “Conversazioni del Sondrio Festival” domani sera in programma una chiacchierata decisamente particolare con Nasim Eshqi, free climber iraniana di fama internazionale,  che, intervistata da Giancarlo Cattaneo di Radio Capital, racconterà la sua passione per le montagne, la sua scelta coraggiosa di libertà ad alta quota. Nasim Eshqi è nata nel 1982 a Teheran. Dopo essere stata campionessa iraniana di kickbox per 10 anni, nel 2005 ha appeso i guantoni al chiodo per dedicarsi all’arrampicata su roccia. In pochi anni ha collezionato oltre 70 vie nuove aperte con l’uso di spit e con tecnica trad. Contemporaneamente lavora come istruttrice trasmettendo la sua sfrenata passione per l’arrampicata alle giovani generazioni del suo Paese. Si tiene alla larga dalle palestre indoor dove le donne possono accedere con il capo rigorosamente coperto dal chador e a giorni alterni rispetto agli uomini perché preferisce di gran lunga la scalata su roccia in montagna e l’esplorazione di pareti su cui tracciare itinerari nuovi. Appena può, ogni volta che riesce a ottenere un visto, Nasim parte dall’Iran per andare alla scoperta delle pareti rocciose di tutto il mondo e per legarsi in cordata con scalatrici e scalatori di tradizione e cultura diversa dalla sua. Ha arrampicato negli Emirati Arabi, in Turchia, in India e nella maggior parte dei paesi europei. «Non importa se sei iraniano, italiano o tedesco – racconta spesso Nasim – perché la forza di gravità ci tira verso il basso tutti allo stesso modo». 
Nel pomeriggio di domani, alle 18.15, verrà inoltre presentato il volume “Alfredo Corti. Dall'alpinismo alla lotta partigiana” scritto da Raffaele Occhi. Edita da Beno, è la prima monografia dedicata ad Alfredo Corti (Tresivio 1880- Roma 1973), un valtellinese distintosi nella sua lunga vita come alpinista, scienziato, combattente e fotografo. Tanto fu stimato che una vetta, una cresta, un rifugio, un ghiacciaio e un insetto furono battezzati col suo nome. Il volume è frutto di anni di ricerche dello storico dell’alpinismo Raffaele Occhi, socio accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna).
Ecco, infine, i documentari a concorso che verranno proiettati domani.
I MAESTRI DEL CIELO (Les Maîtres du Ciel) di Anne e Erik Lapied – Produzione: Lapiedfilm – Francia 2018 – Durata: 69 min. – Parco Nazionale Gran Paradiso, Italia,  Alpi francesi Due aquilotti vedono la luce nel cuore di una grande parete di roccia … Così comincia questa storia che ci porta alla scoperta della fauna di montagna. Grazie a dei sensi estremamente sviluppati l’aquila reale riesce a controllare i movimenti di marmotte, camosci e stambecchi, ad affrontare i propri simili, a regolare i conflitti con i concorrenti e a sopravvivere all’inverno. Ma un rapace di quasi tre metri di apertura alare, il gipeto, sorvola la valle, dove conta di insediarsi. Come potranno questi avvoltoi cacciatori di ossa condividere il territorio con l’aquila reale? Il documentario, girato nel corso di sette anni, racconta la vita dei maestri del cielo e ci conduce in una favolosa odissea aerea, nello splendore delle Alpi selvagge.
MACRO MONDI – IL PRATO DEGLI ORRORI (Macro Worlds – Meadow of Horror) di Lothar Frenz – Produzione: Taglichtmedia per ZDF – Germania 2017 – Durata: 43 min. – Area trattata: Germania
Orrori, assassinii, morti violente e combattimenti mozzafiato con salvataggi all’ultimo minuto: se vi piacciono i film horror e i thriller questo documentario fa per voi! E dopo averlo visto saprete che uno dei luoghi più insidiosi è proprio il prato del vostro quartiere! Con lo stile e gli effetti del genere horror il documentario segue il viaggio di un famoso eroe con sei zampe, ali rosse e sette macchioline nere sul dorso, attraverso un prato apparentemente normale, ma pieno di mostri

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