Luca Ronconi, addio
Da segnalare subito. Un'altra triste scomparsa. Luca Ronconi (Susa, 8 marzo 1933 – morto a Milano, 21 febbraio 2015) un grande uomo di teatro attore teatrale e regista teatrale italiano. Un grande ed anche discusso innovatore. Nato in Tunisia nel 1933, si diploma al corso di recitazione dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma nel 1953. La sua prima esperienza é come attore in Tre quarti di luna di Luigi Squarzina, diretto dallo stesso Squarzina e da Vittorio Gassman, poi, ancora come attore, con una numerosa schiera di registi famosi come Orazio Costa, Giorgio De Lullo e Michelangelo Antonioni. Nel 1963 inizia la sua carriera di regista con Corrado Pani e Gianmaria Volonté, e negli anni successivi anche la sua “rivoluzione” in campo registico, nel 1969, con l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, nella versione di Edoardo Sanguineti, con la scenografia di Uberto Bertacca. Lo spettacolo arriva con successo e discussioni ad una tournée a New York. Poi la versione televisiva in cinque puntate nel 1975. Collaboratore con diversi istituti teatrali, tra cui la biennale di Venezia, di cui è direttore della Sezione Teatro dal 1975 al 1977. Nel biennio successivo, 1977 - 1979, fonda e dirige il Laboratorio di progettazione teatrale di Prato. Sono gli anni di spettacoli di grande impegno che rimangono nella storia del teatro, tra cui Orestea di Eschilo1972, Utopia da Aristofane 1976, Baccanti di Euripide 1977, La torre di von Hofmannsthal 1978. Tra gli spettacoli da segnalare negli anni Ottanta, Ignorabimus di Holz 1986, Tre sorelle di Cechov 1989. In seguito dirige il Teatro Stabile di Torino (dal 1989 al 1994), dove realizza tra l'altro un imponente allestimento (oltre sessanta attori) de Gli ultimi giorni dell'umanità di Karl Kraus, al Lingotto (1991). Nel 1994 dirige a Salisburgo I giganti della montagna di Pirandello. Diventa poi direttore artistico del Teatro di Roma (dal 1994 al 1998), dove nel 1996 dirige Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Gadda e l'anno successivo mette in scena uno dei pochi drammi inediti della sua carriera, il Davila Roa di Alessandro Baricco, che riceve un'accoglienza negativa e I fratelli Karamazov di Dostoevskij1998. Nel 1999 é al Piccolo Teatro di Milano, dove si unisce al direttore Sergio Escobar come direttore artistico. Inizia con due pièces: La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca e Il sogno di August Strindberg. Al Piccolo, nel 2002 dirige un originale spettacolo, Infinities, tratto da un testo scientifico del cosmologo John David Barrow,. Ha diretto anche le versioni per latelevisione di molti suoi spettacoli. Come regista lirico, ha curato l'allestimento di moltissime opere, soprattutto classici italiani (Monteverdi, Bellini, Rossini - Ronconi ha partecipato più volte al Rossini Opera Festival di Pesaro - Verdi e Puccini) e stranieri contemporanei (per esempio Il caso Makropulos di Janacek e Turn of the Screw di Britten).
Vincitore di un premio Ubu Speciale "...per la complessità e la riuscita artistica di un’iniziativa nella quale il teatro concorre a trovare nuova linfa espressiva nella riflessione sulla contemporaneità". Ha ricevuto lauree honoris causa dalle università di Bologna (1999), Perugia (2003), Urbino (2006, in occasione dei festeggiamenti dei 500 anni dell'Università) e Università IUAV di Venezia (2012).
Notizie raccolte e rielaborate da CARLO MOLA