SONDRIO FESTIVAL il pensiero del Prefetto

Il Prefetto, in occasione della 32^ Edizione di Sondrio Festival, ha formulato il seguente pensiero:

“Gentili Signore e Signori,
un grandissimo apprezzamento e fervoroso grazie formulo a tutti gli attori che hanno realizzato un evento di straordinaria portata culturale.
Potremmo cortesemente ribadirlo con un forte applauso.
Naturalmente, il susseguirsi di ospiti eccezionali, di calibro nazionale ed internazionale, ha coronato splendidamente queste serate indimenticabili.
Signore e Signori, sono incapace e indegno di far contenere nelle mie brevi parole che vi enuncerò le bellezze della Natura ovvero la grandezza di Dio e pertanto vi chiedo scusa.
Di conseguenza le mie sensazioni che ho provato sono incomplete e riduttive.
Preliminarmente, non posso non ricordare, nel giorno dell’inaugurazione la voce di una bambina che si trovava in fondo alla platea che mi ha condotto ad una riflessione: la sua voce delicata e meravigliata ha accompagnato le bellissime immagini ed ella gioiva di quello “stupore”, che noi grandi non ricerchiamo e che raramente nella vita quotidiana, non assaporiamo più.
E quindi queste splendide serate sono venute in soccorso, hanno riportato al rientro nelle nostre case quel qualcosa in più che si potrebbe identificare in quella sensazione denominata ”meraviglia”, la meraviglia del bambino che è eccelsa e rasserena il cuore.
Le mie sensazioni: quanta bellezza e ne sono felice e credo anche Voi, per aver potuto ammirare ed assaporare luoghi, vite, descritte e fotografate da bravissimi registi.
Le gesta, i colori, le immensità, la potenza della Natura, la maestosità di territori, luoghi aspri di alta quota, le luci verdi, gli sconfinati paesaggi mozzafiato, anche la crudeltà che ha le sue giustificazioni nella sopravvivenza del mondo animale, territori maltrattati dalla guerra, i conflitti, gli amorevoli gesti, la tenerezza degli animali che ci hanno trasmesso, gli sconvolgenti colori delle farfalle, quei loro colori, e lo affermo convinto, non potranno mai essere raffigurati nemmeno dai più grandi pittori, perché l’Artista è unico e impareggiabile.
E’ stupefacente che ancora in alcune parti del nostro Pianeta vi siano paradisi, mi correggo, il Paradiso, ma l’Uomo non ama il Paradiso perché compie gesti crudeli.
La conclusione non spetta a me e non ne sarei capace ma posso soltanto dire che una pratolina non va mai calpestata.
Grazie”.

Sondrio, 23 novembre 2018  

F.to il Prefetto
(Scalia)

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