MOLA: Capsule collection – Energia – Animal Cognition - Chagall

Capsule collection

Avvenimento da considerare altamente culturale anche se ha  caratteristiche piuttosto propense per  palati raffinati ma di autentica qualità e gusto. All’influente Galleria 10 di Milano Corso Como,  di cui ci siamo interessati altre volte, da domenica 18 gennaio, sono in esposizione ed in eventuale vendita, le creazioni Façonnable x Jean Cocteau (per lo stile di Cocteau), una Capsule collection.
Il termine Capsule collection si riferisce ad una collezione composta da pochi elementi agevolmente abbinabili e interscambiabili fra loro; tuttavia il termine è passato, almeno nell’uso, a indicare le sempre più abituali cooperazioni fra i grandi marchi del lusso e le catene multinazionali dell’abbigliamento low cost, diventate in pochi anni un evento globale. Per rievocare le prime collaborazioni dobbiamo tornare indietro fino al 2004, anno in cui H&M ne realizza una fortunata con Karl Lagerfeld. (Celebre personaggio KarlLagerfeld,Amburgo, 10settembre 1933uno stilista, fotografo e regista tedesco. Un creatore indipendente che collabora con una varietà di diverse etichette di moda, come Chloé, Fendi e Chanel.)

Poi compare la felice cooperazione tra Lanvin e H&M, nata dall’estro di Alber Elbaz.  Questo per chiarire in molta, molta sintesi il termine Capsule collection. 

Qui invece la Capsule collection é  ispirata al lavoro del grande Jean Cocteau. Si tratta di una selezione di 12 pezzi decorati con due disegni d’artista. La collezione per la prossima primavera/estate è stata realizzata grazie alla disponibilità di Pierre Bergé. Pierre Bergé (pronuncia francese: [pjɛːʁ bɛʁʒe] ) (nato 14 Novembre, 1930) è un  industriale e mecenate francese. Egli è il co-fondatore della casa Yves Saint Laurent Couture   un tempo socio di vita  di lunga data e socio in affari dello stilista Yves Saint Laurent.

Pierre Bergé è proprietario dei diritti delle opere del famoso poeta, attore e regista francese.

Un ricordo personale. Molti anni orsono causa i miei studi a Parigi, in Sorbona organizzati dallo IULM, ebbi il compito dal professor Baridon di raccogliere e ordinare molti ricordi di Jean Cocteau. Di quella collaborazione mi sono rimaste di ricordo in regalo due bellissime incisioni del grande Cocteau. CARLO MOLA

Energia

Energia e geopolitica. Gli attori e le tendenze del prossimo decennio. Ancora sull’eterno problema del fabbisogno  energetico mondiale che si sviluppa continuamente e le economie vengono intrappolate in questo vortice. E’ evidente che tutta la politica dei vari paesi è compromessa.  Poniamo la nostra attenzione su un rapporto dell’ISPI che espone un insieme di ragionamenti su alcuni dei principali Paesi della scena energetica globale; per ciascuno di essi ricostruisce le dinamiche attuali e analizza le possibili conseguenze sul prossimo decennio. Il rapporto è curato da Matteo Verda,  (Classe 1982 dottore di ricerca dell’Università di Pavia ISPI Associate Research Fellow), e sarà discusso nelle prossime settimane a Milano e Roma con esperti, operatori e rappresentanti del mondo economico e istituzionale. La prefazione  è di Paolo Magri (Paolo Magri  1960; è Vice Presidente Esecutivo dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. È inoltre Segretario del Gruppo Italiano della Trilateral Commission; Vice Presidente del CESVI “Cooperazione e Sviluppo”; docente di Organizzazioni Internazionali all’Università degli Studi di Pavia e alla IULM; Membro della Consulta Tecnica della Fondazione Giordano Dell’Amore”Micro finanza”, del Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Italia-Russia e dell’Advisor Board di Centrimark “Università Cattolica”.)

Ecco gli argomenti:

1 - Geopolitica dell’abbondanza di Massimo Nicolazzi.(17 luglio 1954. Manager. Dal luglio 2009 amministratore delegato (Ceo) di Centrex Europe Energy & Gas. Ex Eni e Lukoil. Collabora con Limes.) Un libro: Il prezzo del petrolio (Boroli  Editore, 2009.)

2 - L’energia del futuro, tra rivoluzione americana e boom asiatico di Matteo Verda; markets; Carlo Frappi (ISPI e Unive), national oil companies; Nicolò Rossetto (IUSS Pavia), markets regulation; Antonio Sileo (IEFE Bocconi e I-Com), energy infrastructures; Matteo Verda (ISPI e Unipv), gas markets; Matteo Villa (ISPI e Unimi), refining and downstream; Antonio Villafranca (ISPI), European energy security; attraverso l'Osservatorio ISPI rafforzerà la propria presenza in questo ambito, nel quale vanta già una lunga collaborazione con il Parlamento e il Ministero degli Affari Esteri italiani, attraverso la redazione dei Focus trimestrali sulla sicurezza energetica, e la partnership con il Parlamento europeo.

3 - L’energia in Europa al 2030: ambiente vs competitività?di Nicolò Rossetto (Professore universitario)

4 Cina: da produttore a importatore di Filippo Fasulo (Università Cattolica del Sacro Cuore, Dipartimento di Scienze Politiche; Facoltà di Scienze Politiche e Sociali) .

5 La Russia dopo la Crimea: la fine di South Stream e la proiezione verso l’Asia di Fabio Indeo. (Fabio Indeo è Research Fellow in Geopolitica dei conflitti presso l'Università di Camerino).

6 L'area del Caspio nello scenario energetico contemporaneo di Carlo Frappi  (Ufficio, Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea Sede: Palazzo Vendramin) .

7 Il gas naturale liquefatto: evoluzione di un mercato sempre più globale di Filippo Clô (Esperto di geopolitica dell'energia ed analista di Relazioni Internazionali. Monitora le relazioni che intercorrono tra i paesi produttori e consumatori)

8 Prepararsi al futuro: alcune indicazioni sulle policy per l’Europa di Matteo Verda.  CARLO MOLA

Animal Cognition
Animal Cognition: la pubblicazione che illustra in modo esemplare e altamente scientifico il “comportamento animale”, pubblica un affascinante studio su  i cebi dai cornetti che rischiano, ma non d’azzardo. Nella scelta tra una ricompensa sicura e una che potrebbe essere proficua o in minor grado queste scimmie azzardano sul secondo solo se lo valutano opportuno È il risultato di uno studio effettuato dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr di Roma e pubblicato su Animal Cognition.  Anche fra gli uomini spesso ci troviamo di fronte a situazioni in cui curare poco o ignorare il rischio può essere molto dannoso. Un esempio tipico e purtroppo assai frequente è quello dei giocatori d’azzardo patologici che insistono  a giocare anche quando ciò potrebbe comportare ad arrivare a problemi familiari, finanziari, di lavoro e di sicurezza molto gravi. I ricercatori dell’Unità di primatologia cognitiva dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Istc-Cnr) di Roma hanno preso in esame il comportamento del cebo dai cornetti, una scimmia sudamericana. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Animal Cognition. “Studiare la propensione al rischio in primati non umani può aiutarci a capire quanto incidano le radici biologiche e i condizionamenti culturali in questo comportamento” afferma Elsa Addessi, ricercatrice Istc-Cnr le cui attività di ricerca si concentrano sul processo decisionale, ragionamento simbolico, cognizione numerica e influenze sociali sulla formazione individuale nei primati non umani e dei bambini in età prescolare. “Ciascun cebo aveva la possibilità di scegliere tra una ciotola ‘sicura’ sotto alla quale trovava sempre quattro pezzi di nocciolina e una ciotola ‘rischiosa’, che poteva nascondere uno oppure sette pezzi. I cebi hanno svolto prima una fase di familiarizzazione durata tre giorni con complessive 48 prove per ciascuna delle tre differenti condizioni, definite neutra, vantaggiosa e svantaggiosa, rispettivamente pari al 50%, 67% o 33% di probabilità di trovare nella ciotola rischiosa maggiore quantità di cibo rispetto alla sicura”, spiega Francesca De Petrillo, dottoranda in Biologia ambientale ed evoluzionistica presso l’Istc-Cnr e l’Università ‘Sapienza’ di Roma. “Dopo questa prima fase di training, in cui hanno imparato a riconoscere le ciotole, è arrivata la fase sperimentale, in cui i cebi si sono rivelati giocatori responsabili, preferendo la ciotola rischiosa solo quando la condizione a cui erano stati formati indicava loro una probabilità di ottenere la quantità maggiore di noccioline del 50% o 67%, mentre si sono mostrati indifferenti quando la probabilità era del 33%. Questi risultati suggeriscono che i cebi sono in grado di stimare la frequenza come neutra, vantaggiosa o svantaggiosa e di regolarsi di conseguenza e che sono propensi al rischio solo nei primi due casi”. “Possiamo considerare i cebi dai cornetti una specie propensa al rischio, ma non all’azzardo”, conclude Addessi. “Un risultato che non ci ha sorpreso considerando l’ipotesi della razionalità ecologica, secondo cui l’ambiente naturale in cui una specie vive influenza le sue decisioni anche in contesti diversi, come quello di laboratorio. Nel loro habitat, infatti, i cebi adottano strategie di ricerca del cibo potenzialmente rischiose: ad esempio usano strumenti litici a terra, facendo rumore ed esponendosi quindi al rischio di essere individuati e predati. Hanno però messo a punto un sistema di valutazione che permette loro di massimizzare i guadagni: possiamo dire che l’ambiente li ha aiutati a diventare giocatori responsabili”. Stupefacente! CARLO MOLA

Chagall
La galleria Deodato Arte, in occasione delle grandi mostre al Palazzo Reale e al Museo Diocesano, si congiunge per annunciare  la mostra “ “Chagall: l’arte è uno stato d’animo” che comprende 60 opere grafiche, sulla scia delle mostre milanesi. Le incisioni enunciano l'universo dell'artista e attraversano le immagini spirituali, fantastiche ma anche quelle legate alla realtà,  dall'inconfondibile effetto cromatico e il laborioso segno grafico tipiche dell'arte di Marc Chagall. .

Via Carlo Pisacane, 36, 20129 Milano Telefono:02 3952 1618 Orari dal lunedì al venerdì ore 10-19 orario continuato / sabato 10-13 e 15-19 - in esposizione dal 4 al 28 febbraio, CARLO  MOLA

 

Carlo Mola
Cultura e spettacoli