In viaggio nel sound di “LP” col pioniere Piergiorgio Ratti

di Nello Colombo

Basta fermarsi un attimo dinanzi al crepuscolo che arabesca sulla tavolozza infinita del cielo per bere un sorso di “Give five”, cinque minuti d’infinito che vibrano nell’aria come un budello teso allo spasimo su cui sfrega uno sdrucciolo archetto mentre un clarinetto matto, prima dipinge di fino, poi se la spassa un mondo a fare “tana” in un simpatico nascondino con gli archi ficcandosi in un nasuto andirivieni “epigrammatico” che spernacchia irriverente. Basta accovacciarsi sulla nuda cassapanca dei pensieri  innanzi al fuoco acceso di un focolare incatramato dal fumo nella stagione che cade, per assaporare il fasciame voluttuoso del pizzicore degli archi in affanno nel sinuoso ansare del cello e dal suo emulo “excelso” nelle tanguere “Visions erotiques”. Basta lasciarsi andare tra l’erba appena falciata all’ombra di un antico rovere testimone del tempo che fugge, per sprofondare in una nuova dimensione evocata dalla musica nelle flautate metamorfosi del grano che ondeggia tra lutee cromature sospinto dal sibilo del vento che canta tra le canne vellicando appena il dorso dell’acqua sognante di uno stagno. Basta infatti chiudere gli occhi per proiettarsi oltre lo specchio magico di “Alice in wonderland”, o accoccolarsi sul litorale flagellato dalla mareggiata tra sparuti cespugli intrisi di bianca rena lasciandosi annegare nel luccichio stellato degli ottoni impazziti di un irresistibile “LP” che “oltre-passa” lo steccato in un salto solo, per condurre la mente nel giardino di timide tricipiti foglioline o tra grappoli ametista del malevolo aconito silvestre. “Chiedilo alla polvere” infine se vuoi giocare con le ombre che digradano al limitare dell’orizzonte prima di sprofondare nel “Panico” delle contorsioni mentali o nella cristallizzazione materica di un pianoforte “’e juorno” che zampilla in un’esplosione pirotecnica sfavillante. Sono queste le emozioni di “LP”, uno spazio aperto sulla musica d’autore del giovane compositore Piergiorgio Ratti, noto al grande pubblico valtellinese per le sue sorprendenti performance musicali su tutto il territorio. Innovativo il suo progetto discografico, vincitore del bando “Sillumina” e realizzato con il sostegno del MIBAC e della SIAE, con otto tracce per sette solisti e un quartetto d'archi, scelti tra alcuni dei più giovani e brillanti strumentisti italiani accompagnati dagli archi dell'Orchestra “Vivaldi” con un conductor speciale come il M° Lorenzo Passerini. “LP è un progetto di sinergie artistiche, racchiuse in un CD, che vive delle emozioni, passioni, visioni, sogni, fantasie, riflessioni, di un compositore, di un direttore d’orchestra e di tanti musicisti, ognuno con i propri desideri, ognuno con la propria formazione e diversità, tutti accomunati dall’entusiasmo di aprirsi alla diversità dell’“Alter”, di confrontarsi per realizzare un suono personale – spiega il compositore Ratti -  È la sintesi del mio percorso artistico iniziato nel 2011 con Lorenzo Passerini e l’Orchestra Vivaldi. Le influenze musicali sono moltissime e vengono fuse per dare origine a brani in cui la variazione è il principale elemento generatore. Le fondamenta della riflessione compositiva sono localizzabili certamente nell’astrattezza dei codici semantici tipici della musica occidentale, ma la loro concreta realizzazione diventa musica che dialoga, che crea suggestioni, che si fa riconoscere. La speranza è quella di soddisfare l’aspettativa del curioso, che abbia voglia di ascoltare ciò che nuovo può non apparire, nonostante, per sua natura, nuovo sia." Non resta a questo punto che mettersi in viaggio guidati dal sicuro vincastro di Ratti che coi suoi fedeli compagni saprà condurre l’ascoltatore verso orizzonti lontani, aperti alla più ospitale e prolifica delle contaminatio.

 

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