IMAGINE. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969

La Guggenheim e Venezia ci attendono...

IMAGINE. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969  -   Il museo, con la sua collezione permanente e questa mostra, si conferma ancora una volta uno dei perni centrali della vita artistica e culturale della città.

È ancora possibile visitare una delle più interessanti mostre della stagione veneziana, a cura di Luca Massimo Barbero, studioso e critico d'arte moderna e contemporanea. “IMAGINE. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969”, è un’inedita quanto originale lettura dell’arte italiana attraverso gli anni ’60, che intende analizzare la nascita della nuova immagine.



Nell’Italia dei primi anni sessanta, al culmine del miracolo economico, le sperimentazioni artistiche si susseguono, si mescolano e si intrecciano con rapidità e intensità straordinarie. Proprio alla ricchezza propositiva ed eterogenea di questo decennio è dedicata questa mostra, che si offre come una possibile lettura della varietà degli aspetti di quella vitalità creativa. 

Luca Massimo Barbero illustrando la mostra a Radio3 spiega: “…Attraverso la mostra, si capisce come l’Italia fosse un laboratorio straordinario, bisogna ritornare a vedere gli oggetti più che la mitologia di questi anni ruggenti o il famoso boom economico, è una mostra anche poetica, romantica, meno in lambretta…”

Quindi cercare “nuove immagini” guardando da un’altra prospettiva, come ben ha spiegato il curatore della mostra: “…cercare di cambiare le idee generiche che abbiamo, è una proposta di lettura più che una mostra di quegli anni che generalmente etichettiamo come Pop o Arte Povera; …IMAGINE vuole dare una forma di corrispondenza di immagine mentale, qualcosa che non esiste ancora, quindi si vede in mostra un Italia che esce dall’informale, dalla materia e dall’astrazione e incomincia a figurare…”

A differenza della Pop Art inglese o americana, nell’arte italiana un’inedita figurazione d’avanguardia guarda alla storia delle immagini e soprattutto all’influenza quotidiana che l’arte ha sull’immaginario collettivo italiano.
Il catalogo della mostra presenta una serie di studi, saggi e confronti; contestualizzando tali ricerche, mostra l’autonomia di maturazione ed evoluzione rispetto all’immaginario Pop statunitense.
Si tratta di un ambito creativo che è espressione di un paesaggio culturale sfaccettato e complesso, oltre che di una permeabilità tra linguaggi e discipline, tra immagine dipinta o plastica da un lato e mezzi di comunicazione della cultura di massa dall’altro, utilizzando fotografia, rotocalchi, cinema e televisione.

L’esposizione presenta, sala dopo sala, in una serrata successione, le molteplici linee di ricerca di alcuni autori italiani che, partendo dall’azzeramento delle neoavanguardie, ricreano un mondo fatto di immagini, figure e racconti originali. In mostra artisti quali Franco Angeli, Mario Ceroli, Domenico Gnoli, Giosetta Fioroni, Tano Festa, Fabio Mauri, Francesco lo Savio, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Giulio Paolini, Jannis Kounellis, Pino Pascali. Ciò che si vuole presentare al pubblico è un intenso alternarsi di opere che sottolineano, in modo sintetico, la vitalità di quel breve arco temporale in continuo divenire, prima che si andassero a delineare scuole e movimenti destinati a definire le avanguardie degli anni successivi.

Una delle figure italiane di maggior rilievo internazionale per il nuovo linguaggio che connoterà l’arte italiana per tutti gli anni a seguire è sicuramente Mario Schifano, a lui la mostra dedica due sale ricchissime di dipinti rarissimi, mai visti insieme, prodotti nei suoi primi viaggi a New York.

“…IMAGINE parla di un’immagine dell’arte italiana nuova, aldilà dei movimenti, delle ortodossie, della restrizione della gabbia.” Prosegue Luca Barbero “…è una mostra da camminarsi tutta con gli occhi…”

Se avete la possibilità consigliamo di non perdere questa mostra aperta ancora fino al 19 settembre, comunque invitiamo a visitare il museo in ogni momento dell’anno.  (sempre aperto tranne 25 dic)

Ricordiamo che La Collezione Peggy Guggenheim è uno dei più importanti musei in Italia per l'arte europea ed americana del XX secolo che comprende capolavori di alcuni dei più grandi artisti del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo, scultura d'avanguardia, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano.

([Immagine in apertura: Giosetta Fioroni, Particolare della nascita di Venere, 1965, olio su tela, Collezione Intesa Sanpaolo, Gallerie d’italia – Piazza Scala, Milano, ph Giuseppe Schiavinotto])

 

 

Diana Barrows
Cultura e spettacoli