Festa della Liberazione un’occasione sprecata



“Si tratta di strumentalizzazioni inaccettabili per una
festa che appartiene all’Italia intera, senza divisioni né
ipocrisie. Del Nero, in quanto presidente, rappresenta
l’intero Consiglio Provinciale, perciò auspichiamo che tutte
le forze politiche presenti esprimano la loro solidarietà a
Del Nero e condannino gesti così lontani dai veri valori
della democrazia che il 25 Aprile da sempre esalta”, così si
è espresso il vicepresidente dell’Amministrazione
Provinciale Gildo De Gianni, informato della contestazione
subita dal presidente del Consiglio Provinciale Patrizio Del
Nero durante la manifestazione che si è svolta stamane a
Sondrio per celebrare il 60° anniversario della Festa di
Liberazione.


Presente sul palco accanto al Prefetto Sante Frantellizzi,
al sindaco Bianca Bianchini e al rappresentante dell’Anpi,
l’associazione dei partigiani, Del Nero, ha tenuto un breve
discorso soffermandosi sul valore della pace, richiamando
l’esempio di Giovanni Paolo II e ricordando l’impegno dei
nostri soldati in missione all’estero. Poi il passaggio
sulla Costituzione, che ha scatenato la contestazione di un
gruppo di rappresentanti di Rifondazione Comunista, presenti
con bandiere e striscioni contro il Governo. Fischi e
insulti che si sono sovrapposti alle parole di Del Nero, il
quale ha però proseguito per terminare il suo discorso.
“Proprio questi valori di libertà e di unità, alti e
condivisi – ha detto dal palco -, sono presenti ed
enfatizzati nella nostra Carta Costituzionale, la quale sta
per essere modificata per essere debitamente adeguata alle
esigenze e alle richieste territoriali vigenti; la modifica
della Costituzione in essere, pertanto, non intacca
minimamente quegli alti valori che hanno retto e reggeranno,
ancora oggi, la nostra Repubblica. L’esigenza di una
rappresentanza delle istanze territoriali – ha poi
proseguito Del Nero – oggi è quantomai necessaria anche a
seguito delle recenti elezioni regionali, che vedono la
nostra provincia non essere rappresentata in Consiglio
Regionale; la democrazia si rafforza soprattutto con
un’efficace rappresentanza del territorio nelle sedi
istituzionali”.
CS


GdS - 30 IV 05 - www.gazzettadisondrio.it

CS
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