APR. UN SUCCESSO TARGATO TEP D'INA OLTA

Migliaia di persone in contrada Santa Maria per riscoprire il tempo andato

Il successo delle prime tre edizioni, con migliaia di presenze, è stato confermato al quarto appuntamento, nella serata di domenica scorsa, 17 agosto, quando la contrada Santa Maria di Aprica ha vissuto la pacifica invasione di turisti, valligiani e residenti, tutti desiderosi di tuffarsi in un clima antico, fra i mestieri di un tempo, la tradizione e il buon vino valtellinese, presenza garantita da quattordici case vinicole con i loro stand.

La kermesse I tèp d'ìna òlta (I tempi di una volta) ha ottenuto un ottimo riscontro sia in termini di presenze, sia di divertimento. I contradaioli hanno saputo ricreare ambientazioni passate, con gli allestimenti relativi alla lavorazione del maiale, alla battitura della falce, alla creazione dei cesti, al taglio della legna, per non parlare della preparazione dei pizzoccheri o del pan vino, delle "patati da la brua" e della "cadolca". Il Consorzio tutela vini Valtellina e l'amministrazione comunale hanno fatto il resto. L'inaugurazione è avvenuta sotto il campanile della chiesa di Santa Maria, quest'anno con i bambini della contrada in vestito tipico a dare il via ai percorsi.

"Siamo contenti di aprire questa importante manifestazione - ha detto il sindaco Carla Cioccarelli - e di salutare la presenza di così tanta gente con i nostri bambini. Questa sera ho voluto indossare l'abito della kermesse invernale di contrada San Pietro (la Festa par i sciori, che si svolge a febbraio) anche per creare un ideale ponte fra le due manifestazioni più importanti di Aprica, promosse proprio grazie all'impegno della nostra gente".

Cioccarelli era presente insieme all'assessore al Turismo di Aprica Carlo Stampa, al vicesindaco e vero protagonista di questa iniziativa Carlo Ambrosini, ed al presidente del Consorzio tutela vini Casimiro Maule.

"Si tratta di una festa che è entrata nel cuore di tutti, ma soprattutto degli aprichesi, che la vivono come una sorta di momento di incontro e memoria".

E così i giovani si sono uniti agli adulti ed agli anziani nell'assaggio dei vini, nella riscoperta dei mestieri, le corti vecchie si sono spalancate agli ospiti e la contrada ha manifestato tutta la sua ancora intatta - e spesso sottovalutata - bellezza.

Marco Quaroni

Marco Quaroni
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