'Lettera aperta' della RSU dell’Azienda ospedaliera ASST

Sondalo 16  aprile 2017

LA RSU (RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA) DELL’ AZIENDA OSPEDALIERA ASST – VALTELLINA ALTO LARIO,  SCRIVE UNA LETTERA APERTA IN DIFESA DEI COLLEGHI INFERMIERI , OPERATORI DI SUPPORTO E OPERATORI  SANITARI DEL REPARTO DI GERIATRIA/ RECUPERO E RIABILITAZIONE  FUNZIONALE E ONCOLOGIA DI SONDRIO. 

ABBIAMO DECISO DI SCRIVERE QUESTA LETTERA APERTA A TUTTA LA POSSIBILE UTENZA SANITARIA DELLA PROVINCIA DI SONDRIO PER EVIDENZIARE COME LA PROFESSIONALITA’ E IL LAVORO  DELL’ INFERMIERE E DEGLI OPERATORI DI SUPPORTO  MERITINO ATTENZIONE E RISPETTO. TROPPO SPESSO, SONO I  PRIMI A PAGARE GLI ERRORI DI UN ORGANIZZAZIONE AZIENDALE  NON EFFICIENTE.    Poco tempo  fa, sul quotidiano  della nostra valle,  sono stati pubblicati  ben due articoli , scritti da familiari  di pazienti  ricoverati presso le strutture di Geriatria, Recupero e Riabilitazione Funzionale e Oncologia del Ospedale di Sondrio. Tre strutture  separate solo  nella  gestione medica, mentre  il personale infermieristico e di supporto, lavora  su entrambe le strutture  a rotazione, e frequentemente si trova a doversi  supportare nella gestione della quotidianità. La scrivente  Rsu, ha deciso di pubblicare il seguente articolo per  dare voce e sostegno alla  professione infermieristica e agli operatori di supporto presenti  in tali strutture, operatori che lavorano con mille difficoltà  organizzative, create da una cattiva gestione e organizzazione, che ormai da anni  persiste nella struttura di cui si sta parlando. Si potrebbe  a questo punto definirla “disorganizzazione cronica” e  come spesso accade,  dove ai carichi di lavoro importanti, determinati da un insufficiente fabbisogno di risorse, ed una carente  organizzazione, il rischio è la probabilità  che la minor attenzione verso i bisogni del paziente , e talvolta anche l’errore  aumentino , è sicuramente molto più elevato.  Errore che evidentemente  e  sfortunatamente non può che ricadere  sull’ utente che sta usufruendo di un sevizio sanitario . Purtroppo abbiamo constatato  che questo  sistema d’ inefficienze,  non ha coinvolto  la  dirigenza medica che  spesso  è  colpevole di una determinata e consapevole organizzazione strutturale.  Non ha colpito  chi realmente in  Azienda è  deputato alla programmazione, al  controllo e gestione dell’ organizzazione delle strutture Sanitarie Ospedaliere,  ma  ahimè, come spesso accade,  sono  stati  gli  infermieri ad essere  coinvolti in questo sistema di mal organizzazione, e sono spesso gli infermieri  le vittime di  attacchi   mediatici che di riflesso sminuiscono il valore della professione infermieristica ( “ infermiere poco attento, infermiere negligente, l’infermiere  colpevole…..”), spesso è il capo espiatorio della non efficienza organizzativa. Leggendo l’ articolo a cui si fa riferimento, è  emerso in modo piuttosto palese lo scarso impegno ed interesse che  gli infermieri  ponevano  nei confronti dei pazienti durante  la propria attività assistenziale, senza evidenziare quale causa primaria, la mal gestione ed organizzazione quotidiana, presente da ormai troppo tempo. Nell’ articolo  non si fa riferimento alcuno delle difficoltà che l’infermiere e gli altri operatori , incontrano quotidianamente lavorando in condizioni di “ristrettezza e di carenza di risorse”  infermieristiche e di supporto.
Come Rsu Abbiamo constatato che nonostante le risapute difficoltà oggettive presenti giornalmente in quei reparti , difficoltà di cui l’ organizzazione era ed è,  perfettamente a conoscenza, nessuno  si sia schierato  al  fianco dell’infermiere.   Non il Dirigente delle professioni infermieristiche, prima figura deputata al controllo ed operato  della professione infermieristica e sanitaria in genere ,  non il Direttore di Struttura ,  non il Direttore di Dipartimento , e tanto meno i Vertici Aziendali della ASST Valtellina Alto Lario, coloro i quali devono rispondere dell’ organizzazione e sicurezza della struttura Sanitaria.
Alla luce di quanto fin qui rappresentato,  come RSU possiamo affermare  che nessuno dei  preposti elencati,  ha svolto responsabilmente e  correttamente il  ruolo  che gli compete, con particolare  riferimento all’ attenta valutazione  delle criticità  e delle priorità  presenti da troppo tempo. E da troppo tempo mal gestite.
Come RSU  abbiamo deciso di dire basta , abbiamo più volte chiesto  e segnalato al tavolo di confronto aziendale, che non si può andare oltre,  che siamo stanchi di false promesse e di azioni di tamponamento  che di fatto risultano essere inconcludenti dal punto di vista del  miglioramento  organizzativo e dei carichi di lavoro presenti. 
E’ ormai da troppo tempo che le risorse sono poche e perlopiù legate ad un alto turnover (segnale evidente di disagio organizzativo), risorse che devono  gestire un carico di lavoro  specifico  per l’acuzia e post acuzia ma anche di  prevenzione (mobilitazione del paziente), strettamente correlato a quel tipo di patologia del paziente anziano.
Siamo stanchi di evidenziare quanto si voglia non vedere e non si ponga  la giusta attenzione nel risolvere i problemi segnalati . Auspichiamo  quindi che  venga dato il giusto peso e ascolto ai bisogni più e più volte segnalati , con un adeguato numero di personale infermieristico e di supporto . Ci auguriamo che, come richiesto più volte ai tavoli di confronto, venga attuata nel più breve tempo possibile una destrutturazione dei  tre reparti , senza dover attendere altri due  anni(come esplicitato dalla direzione). Riteniamo  urgente una ricollocazione di una  parte della struttura, che gestisce l’ acuzia,  in altro reparto ospedaliero, con l’obiettivo di  migliorare e dimezzare le quotidiane difficoltà che gli operatori riscontrano,  ogni qualvolta  devono  spostare l’ utente per indagini diagnostiche. Chiediamo ai  vertici Aziendali, che sino ad oggi hanno sottovalutato e spostato l’ interesse  in altra direzione , di porre  finalmente la giusta e doverosa  attenzione al problema.  Continueremo a monitorare la situazione è se necessario , passeremo ad altre azioni. 
                 Nadia Cola - Coordinatore RSU ASST VALTELLINA VALCHIAVENNA

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