'Sottopassino'. La fine lavori scivola al 28

Nuova ordinanza comunale ma la motivazione...

Movimento insolito sabato 14 novembre sulla parte terminale del Lungo Mallero Cadorna dove dal 1885 c'era un passaggio a livello, da cui in quel tempo si raggiungeva, quasi alla confluenza in Adda, la polveriera.
Un via vai che sarebbe stato insolito anche prima della chiusura del PL. Diceva infatti persona da decenni ivi residente – una parte della strada è tuttora proprietà sua e degli altri residenti!!! - che dopo la chiusura della scuola, il Professionale Fossati, di lì passavano solo parecchie auto ma pedoni nessuno o quasi. Gli faceva eco un altro dicendo che da quando è stata eliminata 'la ruota' sull'altra sponda e costruito il sottopasso si è ben guardato dal passare di qua in quanto la ristrettezza della sede stradale dalla Piazza in giù è un pericolo per i ciclisti che hanno a disposizione la pista che porta al Parco Bartesaghi.

Il via vai
Via vai dunque per tutta la giornata di gente che si spingeva fino in fondo, come le due persone nella foto in alto a sinistra, per vedere i lavori, sicuramente imponenti, necessari per la realizzazione di quello che abbiamo chiamato “sottopassino” per distinguerlo dal fratellone di Via dello Stadio, il “sottopassone”.
Ragione del via vai la curiosità che ha spinto molti a pensare di potere attraversare la ferrovia da sotto. Si era infatti diffusa la voce che i lavori si sarebbero conclusi il giorno 14, una voce che anche noi avevamo raccolto e quindi pubblicato ma che avevamo però voluto verificare prima di pubblicarla. Riscontrammo che in effetti l'ordinanza 226 del 27.10 disponeva il divieto di sosta e di circolazione su quel tratto di strada sino al 14.11 per consentire i lavori. Se era stata stabilita tale scadenza dei divieti era del tutto plausibile che fosse stata scelta in previsione della fine dei lavori. O no?

Il 14 novembre
Il giorno 14 l'avanzamento dei lavori è quello che la gente ha visto, e di cui dà un'idea la foto pubblicata, tanto che il Comune ha provveduto con altra ordinanza a prorogare i divieti di cui sopra sino alla nuova scadenza fissata per il 28 novembre p.v. (per la verità l ragione sarebbe “le avverse condizioni meteo che hanno condizionato il programma lavori;” Senza tornare sui due mesi in cui il cantiere è rimasto deserto al punto che l'assessore, come da lui dichiarato, ha dovuto intervenire e sollecitare l'impresa, una precisazione si impone. Ci sono state sì avverse condizioni meteo ma, come del resto da documentazione fotografica, la betoniera è arrivata comunque, le gettate in calcestruzzo sono state fatte e sono visibili. Gli scavi sono stati fatti. L'escavatore grosso ha fatto il suo dovere tanto che se ne è andato lasciando lì solo quello minore. E gli uomini? Li abbiamo visto lavorare sotto la pioggia chiedendo come mai non lavoravano con gli impermeabili appositi. Ci hanno detto che con quelli si suda).
Sottopassino, fra l'altro costosetto – circa un miliardo di vecchie lire se non ci saranno imprevisti –  sicuramente dunque sfortunato con tutta una storia alle spalle che è meglio dimenticare, almeno per quanto riguarda la parte urbanistica. Più sfortunati però i residenti...

Copiare il 'sottopassone'
Ormai comunque ci siamo. Non ci pare cambi molto se al posto del 14 i lavori si chiudano il 28, purchè, dice chi ha i maggiori disagi, siano il 28.
Si prenda esempio, a nostra volta diciamo noi, dal 'sottopassone' che sta andando avanti, secondo voci, in perfetta regola con i tempi previsti
 

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