Domani, giovedì, ore 18 in Comune: 'Ligari d'argento' alla dr.ssa Carini

Alle 18 di domani, nella sala consiliare del Comune di Sondrio, cerimonia ufficiale per la consegna del Ligari d'Argento, 18ma edizione, a un personaggio come Adelia Martinelli Carini. Nel precedente articolo (http://www.gazzettadisondrio.it/societa/17122014/sondrio-ligari-dargento...) oltre alla presentazione anche la biografia e le notivazioni dell'assegnazione del premio. Tali motivazioni riportiamo di seguito:

Motivazioni
Fin da giovane si è dedicata al sostegno delle persone colpite nell’integrità del bene più caro: la salute. Infatti, per un trentennio è stata tra le persone più attive del Comitato Femminile della Sezione di Sondrio della Croce Rossa Italiana. Non solo, moltissimo si è adoperata per il riconoscimento di sostegni concreti verso i non vedenti, allorché ha ricoperto la carica di Presidente della locale Associazione Ciechi. 
Il suo impegno nei confronti degli ammalati ha subito un ulteriore incremento quando, nel 1993, ha fondato la Sezione di Sondrio e Provincia dell’Ail, Associazione contro le Leucemie. Il proposito di dare sollievo alle sofferenze umane è il suo tratto caratteristico, anzi, il suo motto è: la malattia fa parte della vita e non si deve affrontare in solitudine, si deve condividere con chi ne è colpito. Per dare attuazione a questo principio ha svolto un notevolissimo lavoro nella raccolta fondi, aderendo alle iniziative nazionali di vendita delle stelle natalizie e delle uova pasquali. Ma cosa di assoluta preminenza è stata la capacità profusa nell’instaurare rapporti di collaborazione con le strutture all’avanguardia presenti nella nostra regione, ove, spesso vengono accolti malati valtellinesi, in particolare i bambini. 
Il suo sostegno e conforto si è esteso anche ai familiari provati da queste avversità, verso i quali non è mancato l’aiuto finanziario. Un segno tangibile del lavoro svolto in provincia, è riscontrabile nella donazione di attrezzature all’avanguardia fornite ai reparti ospedalieri locali, nel sostanzioso contributo elargito per la realizzazione delle case alloggio di Sondrio e Pavia, per l’accoglienza di ammalati ed accompagnatori residente in luoghi distanti rispetto ai centri di cura. Va in questa direzione anche la realizzazione di una nuova sala terapia nel reparto di oncologia nel nosocomio sondriese. Non sono mancati i convegni per l’aggiornamento della classe medica locale e le borse di studio elargite a giovani studiosi disposti a prestare la loro attività in Valtellina. Non possiamo dimenticare un servizio predisposto da oltre un decennio relativo alla raccolta nel nostro territorio del cordone ombelicale da cui trarne le cellule staminali ad uso terapeutico. Delineare la personalità della dottoressa Carini attraverso le opere realizzate sarebbe un lungo lavoro. Oggi, a nome di tutta la Città, vogliamo esprimerLe tutto l’apprezzamento e la stima per la sua passione, la sua dedizione, la sua generosità, il suo sentimento d’altruismo che hanno caratterizzato, in tutti questi anni, il suo grande e disinteressato impegno al servizio della comunità.

(foto National Press / Carlo Orlandi - 8.5.2012 - inaugurazione spazi di oncologia medica)

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