Treni da pianto: 1. Fedeli 2. Noi

Anche oggi si registrano innumerevoli disagi per i viaggiatori sulle nostre linee ferroviarie:
ritardi e soppressioni di corse, con ricorso al servizio sostitutivo autobus, caratterizzano la giornata, sia sulla linea Tirano – Milano che sulla Colico – Chiavenna.

Al momento, non abbiamo notizie circa le cause che hanno determinato questa ennesima “giornata nera” del nostro trasporto ferroviario, ma  è facile ritenere che i problemi siano i soliti e, cioè, quelli riferibili ai guasti, sia sulla linea che sul materiale rotabile, oppure alla carenza di personale.

Ma anche individuare l'esatta causa dei disservizi odierni non ci è di grande conforto, in quanto il continuo ripetersi delle mancanze da parte dei gestori del servizio ferroviario sembra  non avere termine ed assomiglia ad una sorta di malattia cronica. 

Un giorno c'è un guasto al materiale rotabile, un altro c'è il passaggio a livello non funzionante, un altro giorno il personale è insufficiente e così via…… quel che è certo, purtroppo, è che molti cittadini Valtellinesi e Valchiavennaschi, che non hanno alternative alla mobilità ferroviaria, sono costretti a subire!

Anche in considerazione che il problema non è solo valtellinese o valchiavennasco ma riguarda tutta la rete ferroviaria lombarda, riteniamo necessario che i soci delle aziende che gestiscono i servizi ferroviari (Trenord e RFI), e cioè Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato, si rendano conto che il servizio, così come è adesso, stride fortemente con i livelli di eccellenza della Lombardia.

Allora è arrivato il momento non solo di programmare investimenti, ma anche, di accertare le carenze di governance e di management e le conseguenti responsabilità, per poter invertire la rotta e cercare di arrivare a livelli di efficienza in linea con quei livelli di eccellenza a cui una regione come la Lombardia deve aspirare.  

                                                               CISL Sondrio
                                                 Il Referente Settore Trasporti
                                                             Michele Fedele
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Anche ieri bus al posto di treni e non pochi. Cinicamente dobbiamo dire che  - viaggiatori consentendolo – dobbiamo augurarci che queste sostituzioni continuino. Meno treni (locali) in linea, meno incroci, meglio per i regionali.
-   Gran parte dei locali gira abbastanza vuoto. Come mai non si riducono le corse? Non è che sia per ricevere un maggior contributo?
-   In secondo luogo il materiale rotabile. Erano stati presentati con grande rilievo i 6 treni “rewampizzati”, e quindi fatti tornare quasi nuovi, battezzati col nome dei passi alpini. Abbiamo visto in stazione elettromotrici non battezzate. Come mai e dove sono quelle rewampizzate?

Dalla provincia