Tartano, il Comune, la fascia tricolore (ancora al vice)

La prefettura ricapitola le fasi della vicenda

In merito alla pubblicazione sulla stampa locale di una serie di articoli relativi alla vicenda relativa all’Amministrazione comunale di Tartano, appare utile un momento di chiarimento  e di conoscenza della situazione che attualmente riguarda quel comune.

Attualmente il comune, a seguito dell’elezione a sindaco nello tornata elettorale del 19 maggio 2019 del sig. Oscar Barbetta, successivamente sospeso con provvedimento del Prefetto di Sondrio ai sensi della legge 31 dicembre 2012, n. 235 (più nota come “legge Severino”),  è guidato dal vicesindaco e dalla giunta che si è formata a seguito della predetta elezione.

La citata normativa prevede che detta sospensione possa durare 18 mesi, estendibili ad ulteriori 12 mesi in caso di condanna in grado di appello, e che, in caso di sentenza definitiva, l’amministratore decade di diritto dalla carica dalla data di passaggio in giudicato della sentenza di condanna.

Gli accennati articoli di stampa hanno preso spunto da una notizia, pervenuta anche agli uffici di questa Prefettura, relativa all’asserito passaggio in cosa giudicata della sentenza di conferma della condanna del sig. Oscar Barbetta.

Si precisa in proposito che, in considerazione del fatto che nella sentenza in un primo momento acquisita agli atti risultava un’evidente discrasia tra la data di passaggio in giudicato della sentenza (25 ottobre 2020) e quella del deposito della stessa che, invece di essere precedente, era successiva (9 dicembre 2020), è stato chiesto dal Prefetto un intervento chiarificatore alla Corte d’appello di Milano, sezione penale.

Oltre a chiarire appunto il contrasto tra le date sopra indicate, è stato anche chiesto di conoscere se fosse stato presentato ricorso alla Corte di Cassazione

Il 18 giugno scorso la cancelleria della Corte di appello ha posto fine alla vicenda in questione, comunicando che i legali del sig. Oscar Barbetta hanno proposto ricorso in Cassazione, nei termini di legge, precisando altresì che “il ricorso non era stato inserito a suo tempo per lo smarrimento dello stesso, pervenuto a mezzo posta dal Tribunale di Sondrio”.

A seguito di ciò la cancelleria “ha provveduto ad annullare l’irrevocabilità della sentenza per l’intervenuto ricorso in Cassazione”

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