Comunità montane: Borromini eletto vicepresidente regionale

Christian Borromini, presidente della Comunità Montana di Morbegno, è stato eletto vicepresidente della Conferenza dei Presidenti delle Comunità Montane Lombarde nel corso della seduta assembleare che si è svolta martedì 20 gennaio 2015 presso Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, a Milano.

L’organismo, chiamato a valutare i provvedimenti in tema di montagna che gli vengono assegnati dalla Giunta regionale o dal sottosegretario competente, riunisce i presidenti delle 23 Comunità Montane della Lombardia. All’ordine del giorno della riunione c’era anche l’elezione del presidente e del comitato ristretto. Per la provincia di Sondrio hanno partecipato, oltre a Borromini, i presidenti delle Comunità Montane di Sondrio, Tiziano Maffezzini, e di Tirano, Annamaria Saligari.

Alla presidenza è stato riconfermato il presidente della Comunità Montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni, nel comitato ristretto sono stati eletti Borromini, che ricopre la carica di vicepresidente, in rappresentanza di Sondrio, Mauro Robba per Lecco e Como, Oliviero Valzelli per Brescia, Maria Sole De Medio per Varese-Pavia.

«Sono onorato per questa nomina - dichiara Borromini -: voglio ringraziare i colleghi del comitato ristretto che mi hanno scelto per la vicepresidenza ma prima ancora gli altri presidenti della valle, Maffezzini, Saligari e anche Gianni Confortola e Raffaele Cola per la Comunità Montana dell’Alta Valtellina, che mi hanno indicato quale rappresentante per Sondrio. La Conferenza è un organismo che riveste un ruolo importante per tutta la montagna e per gli enti territoriali, ancora più strategico in un questo momento. È fondamentale esserci per poter far sentire la nostra voce e difendere la montagna e chi la abita».

Il sottosegretario alla Montagna, Ugo Parolo, e il presidente del Comitato per la Montagna, Dario Bianchi, che hanno partecipato all’assise in rappresentanza della Regione, hanno evidenziato il buon livello di efficienza gestionale delle Comunità Montane, con amministratori che si impegnano a costo zero. Ma questa è una fase difficile per la montagna e vi è la necessità di fare fronte comune per evitare il disperdersi del patrimonio di competenze.
 

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