Anche in Lombardia si firma per la legalizzazione dello spray anti orso

 Il sito www.ruralpini.it partecipa da tempo alla campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla pericolosità degli orsi reintrodotti in Trentino denunciando le informazioni propalate dai fautori del progetto Life Ursus e tendenti a presentare la non pericolosità dei plantigradi. Ma 4 aggressioni in 12 mesi (di cui l'ultima del 9 giugno avvenuta a freddo con la vittima presa alle spalle  e solo per miracolo non conclusasi in tragedia) dicono che gli orsi sono pericolosi.

Nelle valli lombarde si è registrata la presenza di diversi orsi nelle provincie di Brescia, Sondrio, Bergamo e Lecco. Essi, oltre a provocare stragi di animali domestici, si sono rivelati potenzialmente pericolosi (tanto che uno, sconfinato in Svizzera, è stato abbattuto perché seguiva le persone ed è penetrato in una baita). è necessario pertanto porre anche da noi in Lombardia il problema della sicurezza dei frequentatori della montagna. Con queste premesse Ruralpini.it aderisce con slancio alla campagna proposta dall'avv. Mario Giuliano di Trento e da altre persone delle valli trentine finalizzata chiedere attraverso una petizione popolare rivolta al Ministero degli interni la legalizzazione dello spray al peperoncino anti-orso (ben più efficace di quello anti stupro).

Uno strumento non risolutivo ma efficace per difendere la vita dei lavoratori della montagna (contadini, allevatori, pastori, boscaioli, apicoltori) degli abitanti dediti alla raccolta della legna, dei funghi, dei piccoli frutti, delle piante officinali e commestibili e di tutti coloro che cercano sui sentieri di montagna, nei boschi, nel territorio agrosilvopastorale, un ambito umanizzato da migliaia di anni dove poter svolgere attività sportive all'aria aperta, ma anche godere delle bellezze del paesaggio e ritemprare lo spirito.

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