La 38a edizione di Vinitaly va in archivio con grandi soddisfazioni per i vini di Valtellina

Un successo su tutti i fronti

La 38° edizione di Vinitaly va in archivio e secondo
quanto auspicato dall’assessore regionale Viviana Beccalossi la
Lombardia ha scalato il Palaexpo di Verona alla grande ed ha
fatto sventolare sul pennone più alto le bandiere dei suoi vini
più prestigiosi. Un successo su tutti i fronti. Elevato il
numero delle presenze costituite da persone interessate e
competenti, buoni i contatti commerciali, gli accordi per
l’export attraverso importatori ed interessanti i contratti di
vendita a ristoratori ed enoteche.

I produttori valtellinesi che attraverso il Consorzio di tutela
vini di Valtellina hanno partecipato al salone internazionale
del vino e dei distillati sono concordi nel definire
quest’esperienza altamente positiva. Giudizio raccolto non solo
fra le Case Vinicole più affermate ma anche fra i “piccoli”,
ossia quei vignaioli che curano personalmente il vigneto e la
cantina di famiglia e propongono al mercato alcuni rossi di
carattere, con etichetta personalizzata, spesso solo di una
sottozona.

“Tutto bene - ha commentato oggi pomeriggio Alberto Marsetti nel
lasciare lo stand a Vinitaly -. L’esperienza è stata impegnativa
ma ricca di risultati. L’interesse per i vini di Valtellina è in
continuo crescendo. Lo Sforzato ancora una volta ha fatto la
parte del leone ma molti hanno chiesto il Valtellina Superiore a
DOCG con le varie sottodenominazioni. Mi sono pentito di non
aver portato il Rosso di Valtellina, anche per questo DOC
sicuramente avrei incontrato estimatori. Abbiamo intrapreso la
strada giusta. Bisogna proseguire in questa direzione”.

Felicissimo dei risultati anche Nicola Nobili, produttore di
Inferno.

“Al Palaexpo abbiamo occupato il piano alto - ha aggiunto il
giovane viticoltore di Poggiridenti - e la scelta è stata
vincente. Maggior selezione, maggior comfort, qualità e stile
anche nell’accoglienza dei visitatori, numerosissimi e veramente
interessati. Vinitaly mi ha consentito di allargare i contatti
con operatori italiani e stranieri, di appoggiarmi ad un
importatore per le zone di Lugano e Francoforte e di acquisire
nuovi clienti, soprattutto laziali e del Milanese. Nebbiolo
Grapes ha dato i suoi buoni frutti”.

“L’attenzione per i nostri vini fra i giornalisti e gli
operatori è stata notevole - ha concluso Marco Chiapparini, a
Verona a disposizione delle delegazioni straniere in visita al
padiglione Lombardia - Abbiamo visto i primi risultati della
convention sul Nebbiolo, compresa la richiesta degli atti del
Convegno di Sondrio. Ho incontrato visitatori dalla Lituania,
dal Perù, da Singapore, Canada, Norvegia, dall’Europa dell’Est
in generale, dall’Asia. E’ arrivato a Vinitaly perfino il
presidente dei sommelier giapponesi. Tutti informati sui vini
della Valtellina”.

Soddisfatto pure il Presidente del Consorzio, Casimiro Maule.
Questo il suo giudizio:” Il nostro padiglione è stato
continuamente frequentato, indice di grande interesse”.

Sintetico anche il commento del direttore Carlo Alberto Panont:“Finalmente
la Lombardia è diventata regione viticola”.

Alcuni dati e qualche curiosità:

I visitatori all’edizione 2004 di Vinitaly sono stati 140.000.
Di questi giornalmente circa 12.000 hanno dedicato le loro
attenzioni ai vini di Lombardia. Richiestissimo lo Sforzato, il
ristorante del Palaexpo col menù valtellinese “Vanoni” ha dovuto
far ricorso a forniture straordinarie di pizzoccheri (inviati a
tempo di record a Verona). Esaurite anche le scorte di violino
di capra.

Un dato ufficiale sul mercato dello Sforzato: nel 2003 ne sono
state vendute 368.000 bottiglie delle 450.000 prodotte. Dopo
Nebbiolo Grapes e Vinitaly il 2004 si preannuncia ancor più
interessante.

CS


Gds - 10 IV 04 -
www.gazzettadisondrio.it

CS
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